Il 23enne Pavel Kotov vince il Challenger di Forlì

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Il 23enne Pavel Kotov vince il Challenger di Forlì

Il giovane russo conferma di trovarsi a proprio agio in terra romagnola e bissa il successo di dicembre.

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Pavel Kotov - Forlì 2022 (foto Uff. Stampa Challenger Forlì)
 

Il russo Pavel Kotov (n.231 ATP), che qui aveva già vinto in dicembre, mette in bacheca il Challenger 80 di Forlì 3 (cemento indoor), battendo in finale il francese Quentin Halys (n.148 ATP) con il punteggio di 7-5 6-7(5) 6-3. Una partita aspra e combattuta, durata più di due ore e mezzo, che il 23enne russo ha tenuto a lungo in pugno, pur accusando alcuni passaggi a vuoto che hanno concesso qualche chance all’avversario. Il primo set segue la regola dei servizi fino al 5-5 quando il francese si fa brekkare a zero e si condanna ad una gara di rincorsa. Che sembra avere successo quando nel secondo parziale Kotov è prima costretto, già nel secondo game, ad annullare tre palle break e subito dopo a ricorrere ad un lungo medical timeout per un fastidioso problema ad un ginocchio. Questo non gli impedisce comunque di arrivare al tie-break che però lo vede soccombere, rimandando la decisione ad un terzo set in cui il russo prende quasi subito il comando con un break nel quarto game. È lo strappo decisivo perché Kotov, servendo sul 5-3, chiude al secondo match point, non prima in realtà di aver annullato una palla break che avrebbe potuto riaprire l’incontro. Per Kotov, che era arrivato alla finale senza perdere nemmeno un set, è la seconda vittoria Challenger in carriera che gli regala il nuovo best ranking al n.180, sesto miglior giocatore russo in graduatoria. Per Halys continua un’anonima navigazione a ridosso dei primi 100, senza che sia mai riuscito ad entrarci. E i 25 anni già compiuti gli mettono senz’altro un po’ di pressione.

Fuori ai quarti i due italiani superstiti Franco Agamenone e Jimbo Moroni. L’italo-argentino perde 7-5 7-5 contro l’esperto tedesco Cedrik-Marcel Stebe. In un primo set che segue a lungo la regola dei servizi, Franco si fa brekkare a zero nel dodicesimo gioco, mentre nel secondo parziale perde il servizio e va sotto 3-5. Qui reagisce, come nel suo carattere, annulla un match point e recupera il break, tornando in partita. Poi, sventato un secondo match point, riperde a zero il maledetto dodicesimo game ed è costretto a fare i bagagli, con destinazione Francia per una lunga trasferta che lo vedrà partecipare a due Challenger in Bretagna e Normandia (Quimper e Cherbourg) e alle qualificazioni dell’ATP 250 di Marsiglia.

Ancora più combattuta la partita di Jimbo Moroni che lotta strenuamente contro il francese Quentin Halys, ma alla fine è costretto a cedere 7-6(1) 7-6(2) dopo un’ora e quaranta di partita.

Si è giocato un Challenger 80 anche in Cile, a Concepcion (terra battuta) e ha vinto Daniel Elahi Galan che in finale ha avuto la meglio sull’argentino Santiago Rodriguez Taverna (n.264 ATP) con il punteggio di 6-1 3-6 6-3, conquistando così il suo terzo titolo Challenger (S.Benedetto del Tronto 2019 e Lima 2020 i precedenti). Il 25enne colombiano risale così alla posizione n.122 ATP, riprendendo la rincorsa a quella top 100 che già aveva sfiorato nello scorso mese di marzo.

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