Australian Open, cuore Medvedev. Rimonta due set e salva match point ad Auger-Aliassime: "Ho pensato a Djokovic" [VIDEO]

Australian Open

Australian Open, cuore Medvedev. Rimonta due set e salva match point ad Auger-Aliassime: “Ho pensato a Djokovic” [VIDEO]

Il russo rimonta un Auger-Aliassime che si scioglie nei momenti importanti. E alla fine dice: “Sotto di due set ho pensato a cosa avrebbe fatto Novak”

Pubblicato

il

Daniil Medvedev - Australian Open 2022 (foto Twitter @AustralianOpen)
Daniil Medvedev - Australian Open 2022 (foto Twitter @AustralianOpen)
 

[2] D. Medvedev b. [9] F. Auger-Aliassime 6-7(4) 3-6 7-6(2) 7-5 6-4

L’Australian Open non perde colui che al momento è il favorito numero uno, Danill Medvedev. Ma il russo se l’è davvero vista brutta nei quarti di finale contro Auger-Aliassime, superato in rimonta. Il canadese ha avuto un match point nel quarto set e Daniil si è salvato col servizio. Gradualmente il campione dello US Open 2021 ha girato l’inerzia del match dalla sua parte anche se ha tremato pure nel quinto set, ma FAA non ha saputo sfruttare alcuna delle sei palle break avute nell’ultimo parziale. Sarà il russo dunque a sfidare Stefanos Tsitsipas in semifinale. E nell’intervista del post-match fanno scalpore le sue parole: “Sotto di due set ho pensato: cosa farebbe Djokovic in questo momento?”

LA PARTITA – Si inizia in equilibrio: entrambe le prime di servizio funzionano bene e gestire bene i propri game, per il canadese, è fondamentale per rimanere attaccato. Si va avanti spalla a spalla e il primo punto del nono game (sul 4-4) è il più bello tra accelerazioni, recuperi, palle corte e rincorse: lo vince Auger-Aliassime e si prende pure l’applauso del suo avversario. C’è decisamente partita, nonostante i precedenti (il più fresco in ATP Cup, ma è il replay della semifinale dello US Open) siano a senso unico. Sul 5-5 Aliassime dà una mini spallata, entrando nel campo con approccio propositivo: due palle break, la prima disinnescata da Medvedev forzando con un precisissimo rovescio lungolinea, ma sulla seconda il numero due del mondo concede il primo doppio fallo. Al momento di andare a servire per il set, però, il più giovane sente tutta la pressione: quattro errori di dritto (di cui tre di fila) con Medvedev schiacciato lontano dal campo ad aspettarlo generano il controbreak. Si va al tie, dove Aliassime fa di più per portarsi avanti di un set e si trova la strada spianata da altri due inattesi doppi falli.

Galvanizzato, Aliassime inizia il secondo set saltando sopra la palla, con l’obiettivo di cavalcare anche emotivamente il momento. Il primo game di servizio per Medvedev è una trappola, il servizio va a corrente alternata e le imprecisioni di dritto portano al primo break (che risulterà determinante). Tutto molto più complicato del previsto, per la testa di serie più alta di questo Australian Open. Dall’altra parte, sembra pagare la strategia di tenere alto il baricentro e l’aggressività, fattori che Medvedev soffre schiacciato verso i teloni (e di spazio alle spalle ne ha, avendo ottenuto finalmente di giocare sulla Rod Laver Arena). Questa volta, quando va a servire per il set, Auger-Aliassime è impeccabile e si ritrova sul 2-0 portando a casa il secondo parziale con molta meno fatica rispetto al primo. Il linguaggio del corpo di Medvedev, abbastanza esplicito, dà l’idea che sia quasi scocciato dalla situazione.

Sull’1-1 del terzo set, Medvedev è costretto a sparare un drittone all’incrocio delle righe per annullare una pericolosissima palla break. In situazioni ordinarie, però, è proprio il dritto a non dargli sicurezza. Auger-Aliassime sembra star meglio anche nelle gambe, regge lo scambio quando si allunga, è solido al servizio. Sul 4-4 Medvedev va sotto 0-30, il momento è scivoloso, ma in qualche modo salva la pelle. Nel frattempo – non che fosse così difficile rispetto ai primi due set – il dritto di Medvedev cresce di intensità ed efficacia. Ancora tie-break, con un punto di svolta: sul 2-1 per il russo (avanti di un minibreak) inizia a piovere e tutto si ferma per qualche minuto dando il tempo al tetto di chiudersi. A riaprirsi è però la partita: alla ripresa Medvedev non sbaglia più nulla e si va al quarto. Per rimettersi a pieno titolo dentro alla partita, il numero due del mondo tende anche ad alzare la temperatura con un paio di momenti di nervosismo che però sembrano caricarlo. Auger-Aliassime, sul 4-4, salva con un ace la prima palla break che si trova a fronteggiare dopo quelle del primo set. Si va avanti spalla a spalla e rispunta un doppio fallo a complicare la vita a Medvedev, sul 4-5: match point Aliassime sul servizio del russo, che però allontana il pericolo con un paio di servizi vincenti e riporta tutto in parità. Tre punti in meno di un minuto, per spingere di nuovo indietro l’avversario arrivato a un centimetro dal traguardo. Sul 5-5 arriva la palla break, che Medvedev sfrutta. Dal match point annullato al quinto set con il vento a favore, in un attimo.

Quinto set che, però, inizia in salita per Medvedev, il quale si trova 15-40 sul proprio servizio nel primo gioco. Daniil sfrutta un errore di Felix per arrivare a parità ma affossa un diritto e deve salvare un’altra palla break. Ci riesce, tanto per cambiare, con il servizio. E nel game successivo è il numero due del mondo a piazzare la zampata, beneficiando anche di due doppi falli del canadese – che si dimostra friabile mentalmente nei momenti topici – per salire 2-0 e servizio. Le fatiche per Daniil però non sono finite. Quando va a servire 4-3, deve salvare la quarta palla break dopo aver commesso un doppio fallo. Ci riesce, ancora con la prima palla, poi blinda il 5-3 attaccando di rovescio per poi chiudere una bella volée di diritto. Finita? No, assolutamente: Auger-Aliassime sale 15-40 sul servizio del russo anche nell’ultimo game. Ma spreca la seconda con un regalo, angolando troppo un rovescio in cross con cui tentava di aprirsi il campo. E poi il canadese consegna il match a Daniil, con un rovescio lungo sul primo match point per il russo.

LE PAROLE A CALDO – Così Medvedev nell’intervista a caldo, in campo, con Jim Courier. “Difficile da dire come io sia riuscito a vincere questa partita. All’inizio non stavo giocando al mio meglio, lui stava giocando benissimo. Mi stava prendendo a pallate, non sapevo cosa fare. A un certo punto ho pensato: cosa farebbe Novak? E’ uno dei più grandi, insieme a Roger e Rafa, e io devo fare molta strada per arrivare al loro livello. Quindi pensato: se Felix vuole vincerla deve sudarla, combatterò fino all’ultimo punto. E’ stato divertente quando hanno chiuso il tetto, ho capito che dovevo essere più aggressivo e ho iniziato a giocare meglio. Nel primo set stavo sudando tantissimo, le mie mani erano scivolose, non riuscivo a colpire bene il kick, non capivo cosa fare. Sicuramente la chiusura del tetto mi ha aiutato perché ho sudato di meno. Tsitsipas? E’ una semifinale di uno slam, devo essere nella miglior forma della mia vita e devo combattere al mio meglio”.

Pietro Scognamiglio – Gianluca Sartori



Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement