Australian Open, Barty: "Un onore far parte della storia del tennis australiano"

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Australian Open, Barty: “Un onore far parte della storia del tennis australiano”

La N.1 WTA dopo la storica vittoria a Melbourne: “Speciale poter abbracciare Goolagong”. Ora obiettivo US Open? “È emozionante tentare di realizzare nuove imprese”

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Ashleigh Barty all'Australian Open 2022 (Credit: @WTA on Twitter)
 

Giornata storica e di grande gioia per l’Australia e il tennis aussie grazie alla straordinaria vittoria di Ashleigh Barty nella finale contro Danielle Collins. La N.1 del mondo è la prima australiana a sollevare la splendida Daphne Akhurst Memorial Cup dopo 44 anni (nel 1978 ci era riuscita Chris O’Neil), regalandosi il terzo Slam in carriera dopo il Roland Garros nel 2019 e Wimbledon nel 2021. Un percorso perfetto a Melbourne Park per Ashleigh che non concede neanche un set. Un destino straordinario, quello di Ash, talento precoce poi prestato al cricket e tornato al tennis per consacrarsi definitivamente come una delle tenniste più talentuose di sempre. Una vera campionessa, non solo in campo ma anche fuori, ammirata e rispettata da tutte le colleghe e amatissima dai fan e dal popolo australiano per come sa essere d’esempio alle nuove generazioni, grazie al suo fair play, la sua generosità e l’attaccamento alle sue origini aborigene.

E di questo destino straordinario, che si ripercuote anche nella finale con la Collins con un aneddoto curioso, parla anche Craig Tiley, il direttore dell’Australian Open, aprendo la conferenza stampa post match di Ash con un discorso in suo onore: “Credo fosse il destino. Nel 1978, Chris O’Neil sconfisse Betsy Nagelsen – che poi allenò Danielle Collins – 6-3 7-6. Oggi tu hai sconfitto Danielle Collins 6-3 7-6. Congratulazioni, siamo così orgogliosi di te. Sei una grandissima campionessa, non solo in campo ma per tutto quello che fai”. In effetti, una congiunzione astrale davvero perfetta.

Come si sente dunque la campionessa dell’Australian Open 2022, dopo aver messo a segno l’ultimo vincente che le ha dato la vittoria?

Barty: “È stata una sensazione surreale. Non sapevo cosa fare o dire, ho lasciato semplicemente andare le mie emozioni, cosa un po’ insolita per me, e credo che avrei potuto festeggiare con tutto il pubblico, c’era un’atmosfera talmente incredibile stasera. Credo di sapere quanto lavoro ci sia dietro, in questi ultimi anni, da parte mia e del mio team, per arrivare a questo, è una cosa davvero speciale“.

E poi la gioia di vedere entrare Evonne Goolagong per la premiazione…

Barty: “Sì, certo. Pensavo non sarebbe venuta, ho parlato con lei in settimana, sapevo che si trovava a casa e che non poteva viaggiare quest’anno. Così, avere questa sorpresa è stato fantastico. Non ci posso credere che Craig abbia mantenuto il segreto. È stato speciale già solo poterla abbracciare. È la prima volta che ci vediamo in 12 mesi. Riuscire a vederla e parlare con lei è stato incredibile. Vivere questa esperienza insieme a lei, in un’occasione così grande, su quel campo così bello e in un torneo che significa così tanto per entrambe, è stato bellissimo. È una persona meravigliosa, sono fortunata di averla come amica e di poterla abbracciare in alcuni dei più grandi momenti della mia vita”.

Dopo aver vinto facilmente il primo set 6-3, arriva la reazione della Collins che, nel secondo, prende il largo sul 5-1:Forse stasera non ho servito al meglio ed è difficile allora contro una delle migliori ribattitrici del mondo. Sotto 1-5 ho cercato di essere più aggressiva, di aggiustare un paio di cose dal punto di vista tattico per prepararmi nel caso fossimo andate al terzo. Lo score del tennis è fatto in modo tale che le cose possono cambiare molto rapidamente. Era importante per me stare aggrappata al punteggio”.

E poi il bellissimo abbraccio con Casey Dell’Acqua.Casey è la mia migliore amica. Era sempre qui e sapevo che stava guardando il match e ho voluto semplicemente darle un abbraccio. Lei ha fatto così tanto per me come persona e non soltanto dopo le grandi vittorie. C’è sempre stata per me, fin dall’inizio. Le voglio un gran bene e condividere questi momenti con lei è speciale. È una presenza fondamentale nella mia vita di tennista e come amica”.

Una grande storia quella del tennis australiano. E Ashleigh oggi è riuscita a scriverne un’altra pagina. “Noi australiani siamo estremamente fortunati ad avere una storia tennistica così ricca. In tutti gli Slam, abbiamo avuto tanti campioni che in tutti questi anni, hanno creato le basi e l’esempio, in modo tale che anche noi potessimo provarci e tracciare il nostro proprio percorso. Ma io ho solo una piccola parte in tutte le imprese che sono state compiute, davvero piccola”.

Un percorso che conta già 15 titoli, tra cui altri due sigilli Slam e, forse, ora ci sarà l’obiettivo di vincere lo US Open? “Sono stati tutti momenti molto diversi per me, sono tappe diverse della mia vita. So di essere molto fortunata ad aver vissuto queste esperienze, perché non sono tante le persone che ci riescono. È stato un viaggio incredibile in questi vent’anni, fin da quando ho cominciato a colpire la pallina da tennis ma, soprattutto, gli ultimi cinque-sei anni, in questa seconda parte della mia carriera. Riuscire ad essere circondata da persone fantastiche che si sono dedicate a me per così tanto tempo, con tanto amore e che oggi possono vivere con me tutto questo è davvero speciale. Credo che la nostra determinazione e passione siano sempre state la giusta strada sin dall’inizio. Capire ciò che amiamo fare, riuscire a realizzarlo, superare le barriere e tentare di realizzare nuove imprese è davvero emozionante per noi, sempre“.

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