Torna Djokovic dopo l'Australia, a Dubai oggi trova Musetti (Grilli). Sinner si prepara giocando con Murray. E se arrivasse Seppi? (Crivelli)

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Torna Djokovic dopo l’Australia, a Dubai oggi trova Musetti (Grilli). Sinner si prepara giocando con Murray. E se arrivasse Seppi? (Crivelli)

La rassegna stampa di lunedì 21 febbraio 2022

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Torna Djokovic dopo l’Australia, a Dubai oggi trova Musetti (Paolo Grilli, Nazione-Carlino-Giorno Sport)

E’ dal 3 dicembre che non scende in campo. Novak Djokovic, dopo il caso globale di cui è stato protagonista (è il numero 1 al mondo…) con l’espulsione dall’Australia per la mancata vaccinazione, torna a giocare un match oggi negli Emirati Arabi, nel torneo Atp 500 di Dubai. E lo fa alle 17.30 (orario stimato) contro il nostro Lorenzo Musetti, non certo fortunato nel sorteggio, ma già in grado di mostrare senza timori il suo valore al cospetto del circuito nel loro unico precedente, al Roland Garros: Lollo si ritirò al quinto set per problemi muscolari dopo aver vinto i primi due e avere poi subito la perentoria rimonta del serbo.

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In attesa che in Italia si prenda una decisione definitiva sulla partecipazione di Djokovic agli Internazionali di Roma a maggio – il sottosegratario Vezzali ha aperto al serbo ricordando che essendo il torneo all’aperto non c’è obbligo di Super Green Pass, la speranza di tutti è che tra due mesi e mezzo le limitazioni siano solo un ricordo – quel che è certo è che la sua presenza a Dubai non è mai stata in dubbio visto che non è obbligatoria la vaccinazione per entrare negli Emirati. Mentre Nadal vinceva l’Open d’Australia superando lui e Federer nella classifica del più vincente negli Slam, ‘Nole’ ha continuato ad allenarsi in Serbia. Ripetendo poi di recente di non avere intenzione di vaccinarsi pur non essendo un no vax, tanto da mettere in conto di poter saltare altri tornei in futuro per la posizione presa. A Dubai in campo anche Yannik Sinner, ed è la prima volta dopo aver lasciato lo storico staff tecnico di Riccardo Piatti e aver ingaggiato come nuovo coach Simone Vagnozzi. Esordirà contro lo spagnolo Alejandro Davidovich Fokina.

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Sinner si prepara giocando con Murray. E se arrivasse Seppi? (Riccardo Crivelli, La Gazzetta dello Sport)

Una partitella con Andy Murray per riprendere l’abitudine ai grandi avversari: la domenica di Sinner a Dubai, in attesa del debutto di domani contro lo spagnolo Davidovich Fokina, numero 47 del mondo, già ostico per caratteristiche tecniche senza contare il portato emotivo della partita, trascorre sotto l’occhio attento e vigile di Simone Vagnozzi, il nuovo coach del ventenne prodigio azzurro. Ian non scende in campo dal quarto di finale perso in Australia contro Tsitsipas, al rientro in Italia ha avuto íl Covid e poi c’è stata la deflagrazione del rapporto con Platti. Ecco perché dalla settimana dagli emiri ci si può aspettare di tutto, perché le reazioni di un ragazzo di vent’anni a un evento clamoroso sono imperscrutabili.

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Nessun assillo immediato, dunque, perché la vera sfida arriverà ad aprile, quando ci saranno in ballo 825 punti: i 600 della finale di Miami, 1180 della semifinale di Barcellona e i 45 del secondo turno a Montecarlo. Per quel giorni, peraltro, il rapporto con Vagnozzi dovrebbe essersi consolidato in attesa, se arriverà, del famoso supercoach. A tal proposito Max Sartori, che fu allenatore di Vagno nonché l’uomo che portò Sinner da Piatti dopo averlo visto tredicenne a Caldaro, al sito federale avanza un’ipotesi suggestiva ma con basi solide: «lo credo che dei gruppo prima o dopo farà parte anche Andreas Seppi, che di Simone è quasi un fratello e di Jannik è stato idolo d’infanzia. Ora vuole continuare a giocare, ma con le conoscenze tecniche che ha sarebbe un’aggiunta notevole».

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