Djokovic: "Spero di avere la possibilità di tornare presto in campo" poi si congratula con Vesely e Medvedev

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Djokovic: “Spero di avere la possibilità di tornare presto in campo” poi si congratula con Vesely e Medvedev

Il serbo molto deluso in conferenza stampa si congratula in maniera piuttosto fredda con il nuovo numero uno del mondo, Daniil Medvedev

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Un Novak Djokovic comprensibilmente deluso quello che si è presentato in conferenza stampa dopo la sorprendente sconfitta contro Jiri Vesely a Dubai. La sua eliminazione ha infatti sancito uno storico passaggio di consegne, permettendo a Daniil Medvedev di diventare il 27esimo tennista maschio a occupare la prima posizione mondiale.

Il serbo si è poi congratulato in serata sia con il suo avversario odierno che con il suo successore in vetta al ranking

Era il tuo primo torneo dell’anno e l’atmosfera era incredibile. Cosa pensi del match?

Sì, l’atmosfera è stata incredibile come nei primi due match. Voglio ringraziare il pubblico per aver creato un’atmosfera ottima per entrambi i giocatori in campo. Gli spettatori mi incitavano e sono stato fortunato per questo. Sfortunatamente, non è stata la mia giornata. Mi congratulo con Jiri. Ha giocato meglio. Ha servito benissimo e tutto il suo gioco è stato perfetto. Quando aveva bisogno di tirare fuori i buoni colpi, lo faceva, mettendomi molta pressione anche nei miei turni di servizio. Il suo rovescio su questa superficie velocissima resta basso ed è davvero efficace. Mi aspettavo di giocare a un livello più alto, sicuramente, ma devo dare merito a Jiri.

Daniil è ufficialmente numero uno del mondo ora. Avevi detto che quando fosse successo saresti stato il primo a congratularti con lui.

Congratulazioni (ride, ndr).

Vuoi dire qualche parola?

Congratulazioni.

Hai perso il numero uno, qual è il tuo obiettivo ora?

Il mio obiettivo è continuare a giocare a tennis. Finché me la sento, finché il mio corpo e le circostanze della vita me lo consentono, finché le persone intorno a me continuano a supportarmi. Chiaramente sono sempre molto infastidito quando perdo un match, come chiunque sul circuito, a prescindere dall’età. Sono contento di provare ancora tutte queste emozioni ogni giorno perché significa che voglio davvero far parte del tour e di questo sport. Spero di tornare presto in campo. Se ne avrò la possibilità, proverò a sfruttarla al meglio.

Non hai giocato per quasi tre mesi, ti preoccupa non riuscire a entrare in ritmo?

Più partite gioco, più mi sento a mio agio in campo. Non ho giocato molti match negli ultimi mesi. Ovviamente dovrò monitorare la situazione, vedere come va. Ovunque avrò l’opportunità di giocare, lo farò (sorride, ndr). Spero che accadrà presto.

Guardando al tabellone di Dubai, guardi a oggi come a un’occasione persa?

Ho avuto così tante occasioni perse nella mia vita. Ogni volta che perdi una partita sei fuori del torneo ed è un’occasione persa. Se vogliamo vederla così… Non voglio essere in lutto per le mie partite perse. Ovviamente sono arrabbiato per aver perso una partita. È normale perché lotto uno contro uno contro il mio avversario e entrambi vogliamo vincere: può esserci solo un vincitore. Ma il giorno dopo è già un’altra pagina nel prossimo capitolo della tua carriera tennistica. Ho perso così tante partite nella mia vita e le sconfitte non mi rimangono più attaccate dentro come forse accadeva all’inizio della mia carriera. Voglio dire, è solo un’altra partita, è solo un altro torneo. Non considero l’età un fattore limitante per il mio carriera. Mi sento ancora benissimo in termini di corpo e di come sta resistendo. Mi sta “servendo” bene, per così dire. È qualcosa che ovviamente mi incoraggia ad andare avanti.

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