Dopo l’infinita telenovela sulla partecipazione di Novak Djokovic all’Australian Open, culminata con l’esclusione del serbo dall’Australia, paiono esserci sviluppi importanti per quanto riguarda un anno tennistico per lui molto incerto. Fino ad ora, infatti, l’ex numero uno del mondo ha potuto disputare solamente tre incontri ufficiali, venendo clamorosamente eliminato nei quarti di finale dell’ATP 500 di Dubai da Jiri Vesely. Una sconfitta che gli è costato il sorpasso di Daniil Medvedev in vetta al ranking ATP.

La sua stagione, come detto, sarà probabilmente la più incerta della sua carriera, dato che le norme per contrastare la pandemia da Covid-19 sono diverse da paese a paese. In una recente intervista alla BBC, il vincitore di venti Major ha dichiarato di essere disposto a rinunciare al Roland Garros e a Wimbledon pur di non vaccinarsi. Ecco, viste le ultime notizie, almeno in Francia Djokovic potrebbe scendere in campo.

Come riporta ANSA infatti, dal 14 marzo il pass vaccinale francese (l’equivalente del super green pass italiano) sarà sospeso. Oltre a questo provvedimento, il primo ministro Jean Castex ha annunciato anche che dallo stesso giorno non sarà più obbligatorio indossare la mascherina al chiuso, ma solo sui mezzi di trasporto pubblico.

Con questa decisione, dunque, Novak Djokovic teoricamente potrà regolarmente disputare il Monte-Carlo Rolex Masters e il Roland Garros. Il green pass da guarigione, infatti, in Francia ha validità solamente per quattro mesi (e non sei come in Italia), ragion per cui questo – considerando che Djokovic aveva contratto il Covid a dicembre . sarebbe scaduto il giorno delle semifinali del torneo monegasco, impedendo di conseguenza al serbo di disputare il primo Master 1000 della stagione su terra battuta e il secondo slam dell’anno. Grazie a questa decisione, tuttavia, lo scenario cambia ancora una volta.