Cari lettori,
noi di Ubitennis ci occupiamo di tennis e siamo piccoli piccoli, ma non potevamo restare inerti e insensibili alle vicende drammatiche che stanno accadendo in Ucraina.
Abbiamo pensato allora a lungo a che cosa potevamo fare per dare un qualche nostro piccolo, piccolissimo contributo alla causa della pace, in questi giorni in cui si è anche sentito parlare per la prima volta di un’ipotesi di guerra nucleare, di terza guerra mondiale e in cui c’è un intero popolo vittima di sofferenze indicibili a seguito dell’attacco russo deciso da Putin.
Ci siamo allora riuniti in una dozzina di amici e collaboratori di Ubitennis. E con l’aiuto di Antonio Ortu, il nostro uomo Instagram, è stato progettato un simbolo grafico _ qui riprodotto – che a noi piace molto. Esso collega al contempo tennis e pace e abbiamo provato a lanciare insieme a questo simbolo, anche una serie di piccole idee per diffondere il più ampiamente possibile, presso gli appassionati di tennis e l’opinione pubblica, l’ideale della pace, del disarmo.
Tutto ciò perché anche gli appassionati di tennis di tutto il mondo recepissero il messaggio di fratellanza che dovrebbe sempre persuaderci a usare il dialogo e non le armi per far valere le nostre ragioni.
E’ parso a tutti noi, anche se questa decisione improvvisa ma collettivamente entusiasta. ci ha costretto fare le corse, scrivere la lettera, tradurla (grazie al professor Kingsley Elliot), pubblicarla nelle tre lingue delle tre home di Ubitennis, individuare centinaia di indirizzi, scegliere il simbolo fra tre proposti…, che l’occasione giusta fosse quella, davvero imminente, degli incontri di Coppa Davis che si svolgeranno in 36 città del mondo fra 72 nazioni, nel weekend del 4-5 marzo.
Quello stesso in cui – per intendersi – Slovacchia e Italia si scontreranno a Bratislava (per l’appunto a 500 km dal confine con l’Ucraina…) in un match di qualificazione per il World Group. 24 nazioni giocano queste stesse qualificazioni, altre 24 si affrontano per il Gruppo 1, altre 24 per il Gruppo 2.
Sognando di trovare adeguata corresponsione, è stato quindi deciso di rivolgersi, alla federazione internazionale del tennis, l’ITF (International Tennis Federation), che è responsabile con il suo presidente David Haggerty, dell’organizzazione della nuova (e discussa) Coppa Davis e che finora ci è parso che abbia sposato un atteggiamento di prudente attesa. Forse perfino troppo prudente.
ATP e WTA sono i circuiti cui partecipano i tennisti professionisti più bravi. Ma lo fanno a livello individuale. Dietro alla Coppa Davis invece ci sono le federazioni nazionali.
Abbiamo allora scritto a ITF e ai suoi board members singolarmente, a 72 federazioni tennis nazionali, a Tennis Europe, all’ITWA, l’associazione internazionale dei giornalisti di tennis e a molti media in varie lingue, le nostre proposte che seguono nella mail che potete leggere per parola qui di seguito:
“Cari amici del tennis e della pace nel mondo
Il CIO e alcuni sport hanno preso posizioni piuttosto decise sul drammatico momento che vivono l’Ucraina e l’Europa. Il nostro tennis per ora è stato meno reattivo.
Ubitennis, unico sito trilingue del mondo tennis, vorrebbe suggerire alle 72 federazioni impegnate in Coppa Davis questo weekend (4-5 marzo) l’utilizzo di questo simbolo – allegato e incluso anche nel corpo di questa mail – che non sposa le istanze di una nazione nei confronti di un’altra.
Trasmette un messaggio di pace certamente condivisibile per tutti, quali che siano le ideologie e gli interessi politici, e a maggior ragione da ITF, Tennis Europe, Hall of Fame e tutte le federazioni tennis e istituzioni con a cuore l’amore per il nostro sport.
Questa una lista (non esaustiva) per un potenziale utilizzo del simbolo in occasione degli incontri di Coppa Davis e di BJK Cup:
1) Stampato su una t-shirt bianca per tennisti in allenamento, raccattapalle, arbitri, giudici di linea.
2) Sulla t-shirt all’inizio della cerimonia di presentazione delle squadre
3) Riprodotto da una coreografia di raccattapalle. Eventuale riproduzione grafica mostrata su un apposito spazio.
4) Tatuato in modo delebile su viso, braccia di tennisti
5) Dipinto vicino al nome delle città ospiti dell’evento, sempre visibile: il messaggio più efficace.
Ubitennis si augura che sia preso in considerazione il simbolo e una qualunque idea, ben oltre quelle sopra succintamente esposte”.
Altro da aggiungere non ci pare che ci sia. Se non che speriamo che qualcosa venga fatto.