dalla nostra inviata a Montecarlo

Lorenzo felice ma prudente al tempo stesso. Dopo la vittoria su Auger-Aliassime il 20enne di Carrara appare sempre più maturo e consapevole, dei propri mezzi, sì, ma anche del fatto che sia solo l’inizio e che, ovviamente, il meglio deve ancora venire. Tuttavia, il mercoledì monegasco per lui è stata una giornata all’insegna della perfezione e della felicità: “Per ora è la migliore performance dell’anno – ammette Lorenzo -. Come ho detto nell’intervista in campo, quest’anno è cominciato un po’ so and so come si dice in inglese (così così), è stato un po’ altalenante, mi manca ancora un po’ di costanza, devo confermarla giorno per giorno, però sto cercando di riuscire ad essere più maturo in campo. Sicuramente ciò che è successo a Marrakech (sconfitta netta contro Djere, ndr) mi ha fatto capire tante cose, cerco di migliorare sotto questo punto di vista. Il livello di gioco credo di averlo. ono molto contento di essere al terzo turno e oggi è stata quasi una partita perfetta”.

D: Quanto influisce giocare con il pubblico a favore?

Musetti: “È ovvio che è emozionante. Questa vittoria certamente la condividi con il pubblico, la giochi insieme al pubblico. Sono davvero tanto felice che ci siano tanti appassionati, che vengono a vedere il tennis, tanti bambini che mi dicono che sono il loro giocatore preferito. Mi fanno capire perché io giochi a tennis, la missione di noi tennisti è far appassionare le persone, farle divertire. Credo che oggi io abbia fatto divertire certamente tanti italiani“.

D: Il prossimo avversario, Diego Schwartzman, sarà il primo top 10 battuto l’anno scorso ad Acapulco (il secondo è stato Auger-Aliassime, oggi). Come affronterai “El Peque”?

“È vero, quella con Diego è stata la mia prima vittoria contro un top 10, lo conosco bene. L’altra volta la superficie era diversa, ora sarà sulla terra. È la sua superficie ma è anche la mia. Oggi sicuramente ho fatto vedere un buon tennis, sotto tanti punti di vista, cercherò di essere molto paziente come oggi, con l’atteggiamento giusto. Non dovrò mollare neanche un punto perché con lui sarà certamente una battaglia. Sono contento di essere al terzo turno e non vedo l’ora che sia domani per giocare questo match”.

“Per quanto riguarda Marrakech, a volte ho una giornata un storta, e da un break non riuscito, ho cominciato ad essere tanto nervoso, a mettermi tanta pressione, e ho cominciato a lamentarmi su qualsiasi cosa. Poi, rivedendomi è certamente un atteggiamento da immaturo e sono convinto di non essere quella persona lì“.

D: Ma chi è l’allegra combriccola?

Musetti: “In realtà ho un gruppo ristretto di cinque amici che conosco sin dall’infanzia. Siamo sempre in contatto anche su Whatsapp. E l’altro giorno non c’erano e mi hanno chiesto che, qualora mi avessero fatto scrivere qualcosa sulla telecamera, di scrivere i loro nomi. Allora è la prima cosa che mi è venuta in mente. Sono contento di condividere da lontano la vittoria anche con loro. Se domani ci saranno? Non lo so, non li ho ancora sentiti. Sono tutti ragazzi che studiano e sono anche impegnati. Infatti è bello avere anche questo rapporto di lontananza ma anche di vicinanza. Loro seguono ogni match, addirittura mentre sono a lezione all’università, mi mandano le foto che stanno vedendo sul telefonino la mia partita. Avere questo tipo di rapporto con dei veri amici credo sia qualcosa di bello e da portare avanti” .

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