Wimbledon, Halep travolge Badosa e vola ai quarti con Anisimova, facile vincitrice di Tan

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Wimbledon, Halep travolge Badosa e vola ai quarti con Anisimova, facile vincitrice di Tan

Finalmente sul Centrale, la campionessa del 2019 non lascia scampo alla spagnola. Anisimova mette fine alla corsa di Harmony Tan

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Simona Halep – Wimbledon 2022 (foto via Twitter @Wimbledon)
 

[16] S. Halep b. [4] P. Badosa 6-1 6-2

Quello che, sulla carta, si annunciava un match lotatto e di alta qualità – in campo la ex n. 1 del mondo nonché campionessa slam e la n. 4 del ranking – si rivela un incontro a senso unico. Paula Badosa non è mai riuscita ad entrare in partita, lasciandosi travolgere dal tennis chirurgico e granitico di Simona Halep. 6-1 6-2 lo score, in un’ora esatta, che consente alla rumena di accedere per la 16esima volta in carriera ai quarti di finale di un major, la quinta volta a Wimbledon, dove ha trionfato nel 2019. Da allora, Halep non aveva più giocato sul Centre Court, onore che le era stato negato ad inizio torneo, essendo assente la vincitrice dell’edizione 2021, Ash Barty.

Sempre in controllo negli scambi, ‘Simo’ non ha concesso nulla all’avversaria che, invece, ha commesso ben 21 gratuiti, senza mai riuscire a trovare la chiave per raddrizzare le sorti del match. La rumena ora attende Amanda Anisimova, vincitrice di Harmony Tan.

L’incontro di ottavi di finale tra Simona Halep e Paula Badosa è il loro secondo scontro diretto. Nell’unico precedente, sulla terra di Madrid lo scorso maggio, la rumena avevo vinto in due rapidi set. Ai Championships stanno dimostrando un’ottima forma non avendo fnora mai concesso un set. Cominciano entrambe manovrando bene da fondo campo, lasciando partire dalle corde fendenti angolati e profondi. Simona, campionessa a Church Road nel 2019 e ora allenata da Patrick Mouratoglou, rompe per prima gli equilibri, sorprendendo Paula con un perfetto passante in cross di rovescio e salendo così 2-1 e servizio. L’ex n. 1 del mondo per ora conduce le danze negli scambi, con colpi profondi, pronta a chiudere in accelerazione appena possibile. Sale ancora 4-1. La spagnola, dal canto suo, si fa spesso irretire dagli schemi ordinati dell’avversaria ed è più fallosa.

Se Halep è solida e paziente, Badosa va rapidamente fuori giri, concedendo troppi gratuiti. Per ora il set è a senso unico, con Simona che allunga ulteriormente il passo sul 5-1 per poi chiudere il parziale 6-1 in soli 23 minuti. Estremamente solida al servizio, la rumena intasca l’86% di punti con la prima palla, a fronte del 44% dell’avversaria che commette, inoltre, ben 12 errori non forzati.

Halep continua in modalità rullo compressore, aggiudicandosi anche il primo game del secondo set, il sesto di fila. La spagnola cerca di scuotersi e riesce a pareggiare. Ora è più aggressiva, tentando di verticalizzare il gioco, ma continua a sbagliare. Simona disegna molto bene il campo ed è sempre in spinta. Ma attenzione, perché Badosa comincia a tenerle testa e si procura la prima palla break che, però, getta alle ortiche con un dritto fuori misura. Ancora impeccabile Halep che, con i piedi dentro il campo e in avanzamento, va a prendersi il punto e sale ancora, 2-1. Il quarto game è particolarmente lottato, con Simona rapida e fresca anche negli spostamenti; tuttavia, questa volta, è Paula a prevalere, pareggiando i conti sul 2-2.

La rumena continua a far spostare l’avversaria a tergicristallo, sfiancandola con un palleggio intenso e prolungato. Allunga velocemente il passo sul 5-2 e, dopo un’ora esatta, il match è suo per 6-1 6-2. Unica protagonista in campo Simona, che offre una prestazione impeccabile, anche grazie alla mancanza di soluzioni e freschezza da parte della spagnola.

[20] A. Anisimova b. H. Tan 6-2 6-3 (di Pellegrino Dell’Anno)

La sorpresa del torneo, bella e spumeggiante, contro la solidissima e tenace americana, che quando in giornata è capace di spaccare il campo. Doveva essere una partita equilibrata, godibile, invece Amanda Anisimova non ha fatto neanche entrare in campo Harmony Tan, quasi trattandola da sparring partner dall’inizio alla fine, con passaggi a vuoto brevissimi, e subito tappati. Certamente ci si aspettava qualcosa di più dalla francese, ma una bassa resa al servizio, e certamente una buona dose di emozione, le hanno reso il braccio troppo contratto per le bombe dell’altra, che va a trovare il secondo quarto di finale Slam in carriera, dopo quello (vinto) al Roland Garros 2019. Sfiderà la campionessa di due edizioni fa, in serie positiva sull’erba, Simona Halep, in una partita da non perdere, tra siluri e tarantole in difesa.

IL MATCH – Inizia a rilento Tan, un po’ in rincorsa e con qualche errore di troppo, che permette ad Anisimova di entrare in campo e portare a casa il primo break, seguito subito anche da un secondo. L’americana è chiaramente più pesante e decisamente migliore sui colpi di inizio, specie quando può colpire sopra la spalla in libertà. L’unica ancora della francese sarebbe tagliare e attaccare un po’ di più, mettendo pressione e dando meno tempo di preparazione. Anisimova spreca addirittura tre set point in risposta, dove riesce con continuità a impattare bene la palla e a ribattere lasciando poco spazio a Tan, che dal canto suo è brava a giocare con coraggio su ogni punto, nonostante la differenza di peso, e ad attendere qualche errore per troppa potenza dell’americana, che rimane però in pieno controllo. Infatti il primo set rimane vivo giusto per qualche minuto in più, dato che Anisimova nell’ottavo game lo porta agilmente a casa per 6-2, continuando a sottolineare la differenza nella sua solidità da fondo e nella perfetta preparazione, anche mentale, contro la brillantezza (oggi non ancora emersa) della frizzante francese.

Rischia subito in apertura di secondo Tan, annulla una palla break e sembra essere comunque in affanno nello scambio; quando però entra la prima sicuramente trova più equilibrio. Anisimova alla seconda occasione però non perdona, e nel terzo game strappa addirittura a 0 il servizio all’avversaria, che da parte sua accorcia troppo e non trova abbastanza prime e certezze in battuta per arginare la devastante potenza da fondo della n.20 del seeding. Continua a giocare meglio l’americana, a spingere bene da fondo, per quanto Tan appaia più centrata in questo secondo parziale, e infatti va a trovare le prime due palle break nell’ottavo game, cavalcando l’onda di un mini passaggio a vuoto di Anisimova. Ma l’americana subito ritrova il giusto ritmo in spinta e ricaccia indietro l’avversaria, che spreca l’unica occasione, senza neanche avere troppi rimpianti, avendo potuto fare ben poco. Nel gioco successivo Amanda raccoglie tutte le energie e, anche sfruttando un piccolo scoramento di Tan, la quale mai ha saputo trovare il suo spunto tattico, spazzola per un’ultima volta il campo, tracciandolo con veemenza da fondo, e centrando, meritatamente, per la prima volta in carriera i quarti a Wimbledon, chiudendo un secondo set, ancora una volta dominato, per 6-3. La potenza e la sciabola battono la dolcezza e il fioretto.

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