Vika Azarenka critica il ban di Wimbledon: “Occasione persa, lo sport può unire”

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Vika Azarenka critica il ban di Wimbledon: “Occasione persa, lo sport può unire”

L’ex n. 1 del mondo delusa per essersi scontrata con “ignoranza e indifferenza”. Ma è giusto che sia lei a usare queste parole?

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Victoria Azarenka - Indian Wells 2021 (foto Twitter @BNPPARIBASOPEN)
 

Non giocava da un paio di mesi, Victoria Azarenka, precisamente dalla sconfitta al terzo turno del Roland Garros per mano di Jil Teichmann. Saltati i tornei continentali sull’erba e tornata in campo al Citi Open di Washington, all’esordio ha battuto 6-4 6-0 Dayana Yastremska e, dopo l’incontro, ha criticato il ban degli atleti russi e bielorussi dai prati inglesi.

Assente in quel periodo dai tornei ma non dal tennis in senso più ampio, come l’ex numero 1 del mondo ha così spiegato la sua posizione a Tennis.com: “Sono nel Consiglio delle Giocatrici, quindi non posso isolarmi completamente. Prendo molto sul serio quella parte del mio lavoro. Credo che in questo caso le persone abbiano perso una grande opportunità per mostrare come lo sport possa unire. Penso che abbiano perso quell’occasione, ma spero ancora che possiamo mostrarlo”.

“Come trattare quell’argomento? Io cerco sempre di trovare una soluzione che vada oltre me stessa e che possa essere migliore perché mi piace aiutare le persone” ha spiegato a proposito del tentativo di trovare un accordo con Wimbledon. “Adoro trovare soluzioni alle situazioni complicate. Penso che ciò che è stato davvero difficile siano state l’ignoranza e l’indifferenza delle altre parti in causa. Una parte dura da digerire perché tu stai portando delle opzioni, delle opportunità, il tuo cuore, e fondamentalmente ti rispondono ‘non ci interessa’”.

“Ma abbiamo tutti voltato pagina” ha concluso la due volte campionessa Slam. “Questo non ha cambiato la mia visione e la mia percezione quando si tratta di aiutare le persone e non lo farà. Non credo che quella parte di me se ne andrà mai, quindi passiamo semplicemente oltre”.

Non sappiamo se e come la sua avversaria di primo turno, l’ucraina Yastremskacostretta a lasciare il suo Paese lo scorso febbraio – abbia reagito alle parole di Vika che accusava gli altri di ignoranza e indifferenza. Di sicuro, meno di un mese fa, Dayana diceva che “russi e bielorussi dovrebbero essere esclusi dai tornei come succede in altri sport”. E aggiungeva: “I giocatori parlano più dell’esclusione da Wimbledon che dell’Ucraina”.

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