Coppa Davis: Gran Bretagna - USA 1-2. Vince Paul, Fritz si fa rimontare da Norrie, decide il doppio a notte fonda

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Coppa Davis: Gran Bretagna – USA 1-2. Vince Paul, Fritz si fa rimontare da Norrie, decide il doppio a notte fonda

Maratona lunghissima a Glasgow che finisce all’una di notte. Tommy Paul supera Daniel Evans, poi Taylor Fritz manca il colpo del K.O. Ci devono pensare Sock/Ram che battono Murray/Salisbury

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Jack Sock (sinistra) e Rajeev Ram (destra) - Coppa Davis 2022 Glasgow (foto Pedro Salado / Quality Sport Images / Kosmos Tennis)
 

Gran Bretagna – Stati Uniti 1-2

Nel raggruppamento di Glasgow in questa seconda giornata è andato in scena un incontro che ha fatto la storia della Coppa Davis agli albori della manifestazione, quando l’insalatiera veniva regolarmente contesa tra i rappresentanti di Stati Uniti e Gran Bretagna. Si tratta del primo scontro tra le due squadre dal 2015, quando proprio a Glasgow la Gran Bretagna si impose al primo turno per 3-2 in quella che sarebbe stata la loro ultima cavalcata trionfale verso la vittoria.

In questa edizione 2022 della sfida le due squadre hanno battagliato per quasi nove ore, e gli Stati Uniti sono riusciti a portare a casa la vittoria solamente grazie all’affermazione nel doppio chiusosi quasi all’una del mattino. La squadra americana avrebbe potuto chiudere la questione anche molto prima, dato che Fritz è stato per lunghi tratti in controllo del suo singolare poi ceduto a Norrie, ma la prima vittoria è dunque andata alla compagine a stelle e strisce, che peraltro se l’era vista brutta già nel primo singolare tra Paul ed Evans, con quest’ultimo che ha sbagliato parecchio nel finale di match, e si erano anche trovati sotto di un set e un break nel doppio finale. Ora i padroni di casa della Gran Bretagna sono in una situazione piuttosto scomoda per quel che riguarda la possibile qualificazione alle Finali di Malaga, e non possono più permettersi altri passi falsi.

T. Paul (USA) b. D. Evans (GBR) 6-4 4-6 6-4

Il primo match tra l’esordiente Tommy Paul e Daniel Evans ha deliziato per oltre due ore e mezzo tutti gli spettatori nella Emirates Arena e gli appassionati a casa davanti agli schermi con una delle partite più gradevoli dell’anno, grazie soprattutto al contrasto di stili tra l’attaccante Evans e il contrattaccante Paul.

Evans ha sicuramente parecchio da recriminare in questo match, a partire dal primo set nel quale per ben due volte era andato in vantaggio di un break, salvo poi, sul 4-3 e servizio, farsi infilare da una serie di tre giochi consecutivi che hanno consegnato a Paul il primo set.
Il britannico ha fatto vedere un tennis aggressivo di impostazione classica rispolverando colpi che non si vedono quasi più, come il “chip and charge” in risposta con il rovescio tagliato oppure i passanti di rovescio a una mano che ricordavano quasi il grande Stefan Edberg.

Molto più concreto Evans nel secondo set, che dopo aver disputato un gran game di risposta sul 2-2 ottenendo il break ha poi portato a casa il set senza tentennamenti concedendo solamente tre punti nei successivi tre turni di servizio.

Il terzo set è arrivato sul rettilineo finale con i due tennisti appaiati. Molto grave il doppio fallo commesso da Evans sul 3-4 30-30 che ha lanciato Paul verso il break, dando all’americano la chance di servire per il match. Tuttavia il giocatore di Birmingham è riuscito a prolungare la partita ottenendo il controbreak con uno splendido punto ottenuto dopo uno scambio da 32 colpi concluso con un pallonetto vincente. Ma ancora una volta Evans è mancato in un momento importante, quando subito dopo si è trovato subito 0-40 con tre match point consecutivi da fronteggiare: ha annullato i primi due, ma sul terzo Paul ha potuto celebrare la vittoria nel suo primo match di Davis della carriera.

C. Norrie (GBR) b. T. Fritz (USA) 2-6 7-6(2) 7-5

Con le spalle al muro dopo la sconfitta nel primo singolare, Cameron Norrie è riuscito a portare la Gran Bretagna al doppio decisivo raddrizzando un match che sembrava compromesso, dopo che il primo set era terminato in soli 29 minuti in favore di Taylor Fritz. Davvero troppi gli errori di Norrie nel primo parziale (ben 11) che pareva incapace di mantenere il ritmo del suo avversario.

Nel secondo set Norrie è riuscito a proteggere con maggiore efficacia i propri turni di servizio, ed è stato bravo a sfruttare un leggero calo di Fritz nel finale di parziale, quando il giovane americano ha messo fuori diversi colpi di pochissimo, incluso un lob di rovescio lungolinea sulla palla break avuta nel nono game che lo avrebbe mandato a servire per il match sul 5-4.

Invece il tie-break è stato a senso unico e nel terzo set si è rimasti in equilibrio fino al 4-4 quando ci sono stati ben tre break consecutivi: prima Norrie si è assicurato la chance di servire per il match sul 5-4 strappando la battuta a Fritz, poi l’americano ha restituito il favore con un gran game di risposta, e infine Norrie ha approfittato di un paio di errori gratuiti arrivati in un momento cruciale per andare ancora una volta a servire per chiudere la partita e portare il primo punto alla Gran Bretagna dopo 2 ore e 12 minuti di gioco.

R. Ram/J. Sock (USA) b. A. Murray/J. Salisbury 5-7 6-4 7-5

Nel doppio decisivo, partenza a razzo della Gran Bretagna, che con Andy Murray e Joe Salisbury sono scappati subito 3-0. Ma gli statunitensi, guidati da Jack Sock hanno risposto immediatamente impattando il punteggio, dopo che era stato reso necessario un medical time-out per medicare Salisbury, colpito in piena fronte da un diritto a tutta potenza di Sock. Quando sembrava che sarebbe stato il tie-break a decidere il primo parziale, gli americani si sono invischiati in un game molto complicato sulla battuta di Sock: annullati due set point con altrettante volée vincenti, un doppio fallo e due diritti di palleggio in rete hanno regalato alla Gran Bretagna il parziale con il punteggio di 7-5 in 68 minuti.

Con l’orologio che stava rapidamente avvicinandosi alla mezzanotte, sembrava essere la coppia britannica quella a volere maggiormente la vittoria di questo punto: un magnifico rovescio incrociato di Murray e uno smash di Salisbury davano il break per il 3-1, ma il vantaggio era effimero perché prendendo il controllo con i palleggi da fondocampo Ram e Sock ottenevano immediatamente il controbreak per poi impattare sul 3-3. Un grande game di risposta di Sock, oltre a un brutto errore al volo di Salisbury, produceva il break al nono gioco, e perfezionando un parziale di 12-1 la coppia americana portava il match al terzo e decisivo set.

Ben pochi punti venivano decisi dai servizi, ma le palle break erano comunque molto poche. Salisbury ne salvava una sul 4-4 con uno smash, ma due game più tardi le risposte di Sock riuscivano a fare breccia nel muro difensivo britannico e portare la vittoria agli Stati Uniti dopo due ore e 48 minuti allo scoccare dell’una del mattino.

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