Caos a Firenze: programma in ritardo, folla furiosa in attesa di entrare col biglietto serale [VIDEO]

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Caos a Firenze: programma in ritardo, folla furiosa in attesa di entrare col biglietto serale [VIDEO]

Il doppio della sessione serale avrebbe dovuto cominciare soltanto a Pala Wanny riempito da tutti gli spettatori rimasti fuori. Bublik dà spettacolo e concede un’intervista al Direttore Scanagatta

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campo centrale, Pala Wanny - Firenze 2022
 

Oltre alla sconfitta di Matteo Berrettini, mercoledì sera gli organizzatori dell’UniCredit Firenze Open hanno dovuto affrontare un’altra spiacevole situazione. Sconfitto da Roberto Carballes Baena, il tennista romano in conferenza stampa ha definito la sua serata “stregata”, e sicuramente lo sarà stata anche per tutte le centinaia di tifosi rimasti fuori dai cancelli in attesa del termine del suo match. Ma andiamo con ordine: nell’ATP 250 di Firenze, come ormai nella maggior parte dei tornei in giro per il mondo, le giornate di tennis dal lunedì al sabato sono divise in sessione diurna e sessione serale, con biglietti venduti separatamente per ciascuna sessione. Si tratta di una soluzione che viene incontro alle esigenze degli appassionati che durante la giornata sono impegnati al lavoro o a scuola e hanno più tempo la sera per seguire il loro sport preferito, ma a volte c’è il rischio che gli orari non vengano rispettati e si finisca di giocare nel cuore della notte, con disagi per pubblico e tennisti.

Nel tennis non c’è il cronometro a scandire la fine del match e dunque può capitare eccome che più partite si protraggano oltre il tempo previsto. Questo è quanto accaduto a Firenze, con la sessione diurna di mercoledì che prevedeva quattro incontri (un doppio e tre singolari) iniziata alle 11, ma nient’affatto terminata per le 19:30 previste, quando ipoteticamente sarebbe dovuta iniziare quella serale. L’unico match ad andare spedito era stato il doppio vinto da Mektic/Pavic su Erler/Miedler (6-4 6-2 in 63 minuti), ma da lì in poi sono iniziate le maratone. Prima c’è stata quella di Mikael Ymer che ci ha messo quasi due ore e mezza a battere Aslan Karatsev (6-1 6-7(6) 6-1), poi il derby a stelle e strisce vinto da Jeffrey John Wolf, detto JJ (all’italiana Jei Jei) su Maxime Cressy (6-3 6-4) per fortuna durato solo un’ora e 22 minuti, e infine il già citato incontro di Berrettini, sconfitto 5-7 7-6(5) 7-5 in 3 ore e 21 minuti.

Il match di Matteo è terminato quasi allo scoccare delle 21, ben oltre le 19:30 che ‘sulla carta’ viene indicato come orario di inizio per i match della sessione serale e dunque, con il protrarsi eccessivo dei match all’interno del Pala Wanny, si è creata all’esterno una folla di persone (un migliaio abbondante, forse 2.000 appassionati) in attesa di poter entrare, ovviamente ignare dei disguidi tempistici anche se c’era chi dal cellulare faceva sapere l’evoluzione del punteggio, con tanto di Polizia e Carabinieri a gestire la situazione. Le vicende di Berrettini che era avanti 5-2 e poi ha perso un game dopo l’altro venivano raccontate da improvvisati “Telefoncronisti”. L’organizzazione, colta alla sprovvista, ha offerto ai più vicini ai cancelli diverse bottigliette d’acqua Valmora (sponsor del torneo), ma certo non potevano arrivare ad accontentare tutti. Ma la seccatura più grande per una parte del pubblico della sessione serale è stata quella di non poter assistere per intero ai due match per i quali avevano pagato.

Il primo match della sessione serale infatti, il doppio tra Cobolli/Zeppieri e Dodig/Krajicek, è iniziato senza che tutto il pubblico presente all’esterno avesse avuto il tempo di raggiungere i propri posti sugli spalti. C’era infatti da svuotare lo stadio. Si doveva far uscire il pubblico della sessione pomeridiana. Una discreta parte del pubblico è così entrata in ritardo rispetto al match che intanto era cominciato senza aspettare l’ingresso di tutti. Come sarebbe stato più giusto. Già innervositi per la lunga attesa in piedi fuor dai cancelli – e meno male che non pioveva – avevano pagato biglietti anche sugli 80 euro per i soli due match serali e ritrovarsi fuori dalle porte perché il personale di servizio aveva l’ordine di non farli entrare fino al primo cambio campo, sul 2-1 per Dodig/Krajicek, li aveva fatti inviperire. Protestavano vivacemente sostenendo che non era giusto che il match cominciasse senza di loro. “Sono le 21,40, avevamo il biglietto per le 19,30… ok aspettare fuori la fine di Berrettini, e attendere che svuotassero il Pala Wanny, ma perché per due partite di cui abbiamo biglietti ci devono far perdere i primi 3 game?” erano i commenti dei presenti. Se non altro ad allietare il resto della serata, dopo un doppio ben giocato seppur perso da Cobolli e Zeppieri contro ì troppo più esperti Dodig e Krajicek ci ha pensato l’istrionico Alexander Bublik (uno dei pochi tennisti di punta rimasti ancora nel tabellone principale della metà bassa dopo che la Spagna di serie B (o C?) con Zapata Miralles e Carballes Baena avevano mandato a casa l’Italia di Sonego e Berrettini…e speriamo la storia non si ripeta con Zapata Miralles contro Musetti nell’ultimo match della sessione pomeriggio pomeridiana odierna ).

Il kazako infatti, nell’ultimo match in programma sul campo centrale ha vinto 7-5 6-4 contro Corentin Moutet in un’ora e 26 minuti. E ha dato spettacolo. Poi quando erano ormai quasi le una di notte è andato in palestra per quasi un’ora, smentendo quanti non lo considerano un vero professionista solamente perché in campo si diverte spesso a improvvisare qualche show. Ma il direttore Scanagatta, che lo conosce bene da quando era un ragazzino e il suo manager Corrado Tschabuschnig, gli favorì la prima intervista, lo ha aspettato fino quasi le due del mattino fuori dalla palestra, dopo di che Alexander si è prestato a una intervista assai interessante che potrete leggere più tardi. Decisamente Bublik è un vero personaggio, spontaneo, simpatico, intelligente. Meriterà leggere quel che ha detto.

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IL TABELLONE COMPLETO E AGGIORNATO DELL’ATP 250 DI FIRENZE

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