Race to Torino: a Vienna Rublev perde da Dimitrov e rinvia la qualificazione. Hurkacz fa un passo avanti, cade Norrie

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Race to Torino: a Vienna Rublev perde da Dimitrov e rinvia la qualificazione. Hurkacz fa un passo avanti, cade Norrie

VIENNA – I risultati del primo pomeriggio in Austria consegnano novità interessanti per la corsa alla qualificazione a Torino. Un ottimo Dimitrov batte il russo

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Grigor Dimitrov; e-motion/Bildagentur Zolles KG/Martin Steiger, 27.10.2022
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dal nostro inviato a Vienna

I risultati del primo pomeriggio a Vienna consegnano novità interessanti in ottica Race to Torino. Perde Andrey Rublev, numero 6 della classifica, per mano di un ottimo Grigor Dimitrov: il russo deve così rinviare la qualificazione alle Nitto ATP Finals all’ultima settimana. Ha 530 punti di vantaggio su Taylor Fritz, ottavo nella Race e già sconfitto. Hubert Hurkacz batte Emil Ruusuvuori dopo una partita complicata e fa un passo in avanti importante, sperando in un passo falso di Auger-Aliassime a Basilea e nel frattempo consolidando la sua posizione come possibile alternate. Cameron Norrie, invece, perde in due set da Marcos Giron e di fatto abbandona la contesa. Ecco nel dettaglio cosa è accaduto.

G. Dimitrov b. A. Rublev 6-3 6-4

Risultato a sorpresa nel primo match sul centrale oggi a Vienna dove un Dimitrov sontuoso ha ragione di un Rublev non all’altezza della situazione. Il russo dopo la prova convincente contro Schwartzman non trova le contromisure. Grigor oggi è letale con la prima di servizio, chiudendo con una percentuale di trasformazione superiore al 90%, grazie ad un gioco impeccabilmente aggressivo.

Visti i risultati probabilmente Dimitrov chiederà di ripetere la sessione di allenamento con Medvedev, vedendo come gli ha scaldato bene il braccio questa mattina. A titolo di cronaca riportiamo che a fine allenamento il bulgaro si era allenato con il suo coach Vallverdu sullo schiaffo al volo; l’idea probabilmente era quella di andare a chiudere alla prima occasione le palle in recupero offerte da Rublev. Quello che non potevamo vedere era la forma smagliante mostrata dal bulgaro nei recuperi. Oggi sullo sventaglio di dritto Rublev non è quasi mai riuscito a incidere, sia grazie agli ottimi recuperi in slice di Dimitrov, sia perchè il russo non ha mai avuto il coraggio di seguire quelle situazioni a rete; Il bulgaro non è mai stato una seria minaccia sui passanti di rovescio e il tentativo andava fatto. Probabilmente non sarà contento il suo allenatore Fernando Vicente, con cui oggi abbiamo scambiato due parole e parlava proprio della ritrosia di Rublev nello scendere a rete. L’unica volta che l’abbiamo visto seguire uno sventaglio a rete era sul 5-4 Dimitrov nel secondo set, decisamente troppo tardi.

Passando all’analisi del match registriamo come Dimitrov sia sceso in campo con il violino perfettamente accordato. Rublev viene subito investito da un treno nel primo game di servizio e comincia con una partenza a handicap. All’inizio non sembra un problema per Rublev che riesce subito a ricucire lo strappo, ma nel game successivo Dimitrov strappa nuovamente il servizio e rimette il muso avanti. Si arriva così senza ulteriori scossoni sul 5-3 e Dimitrov che va a servire per il set. Emblematico il primo punto del game, nel quale Rublev prima prova a rimanere agganciato allo scambio e poi prova a condurre, salvo poi dover cedere le armi in uno scambio da 29 colpi, in cui nessuno dei due ha certo tirato indietro il braccio. Anche fisicamente Dimitrov sembra tirato a lucido, con le gambe che girano a meraviglia e un rovescio che a dispetto di altre occasioni tiene egregiamente botta.

Primo set che va quindi in archivio con un 6-3 per il bulgaro in mezz’ora, con Dimitrov che nel primo parziale ha vinto la guerra dei dritti; Rublev raramente si era trovato a soccombere giocando di ritmo sul diritto incrociato del suo avversario.

Andando a scavare poi ci accorgiamo che il russo nel primo parziale ha faticato tremendamente servendo dal lato della parità (deuce court). Questa la grafica per le prime e seconde di servizio di Rublev

Rublev – prime di servizio
Rublev – seconde di servizio

Mandata in archivio la prima frazione, in avvio di seconda manche si comincia sui binari dell’equilibrio con i servizi a farla da padrone e gli scambi che si accorciano, fino al 2-2.

Nel quinto gioco però appena Dimitrov riesce a far partire lo scambio, Rublev va in difficoltà e torna a sbagliare sugli scambi prolungati, regalando due palle break. Sulla prima delle due palle break il russo serve una seconda suicida a 143 Km/h, imbandita sul dritto di Dimitrov. Grigor ringrazia e scappa via.

Che questa sia una giornata buona per Dimitrov lo si vede anche nel game successivo quando piazza un recupero clamoroso su una risposta di Rublev, che sarebbe stata vincente quasi contro chiunque. Dimitrov insomma continua a giocare con pilota automatico inserito, e chiude in soli 71 minuti, assicurandosi un posto nei quarti contro Giron, con vista semifinale. Per il bulgaro finalmente una grande occasione per dare un senso ad una stagione che lo aveva visto imboccare una china negativa. Era da aprile, torneo di Montecarlo, che il bulgaro non arrivava ai quarti di finale di un torneo giocato.

M. Giron b. [7] C. Norrie 6-3 6-4 (Gianluca Sartori)

Un altro risultato influente in ottica ATP Race è quello maturato nel primo pomeriggio a Vienna: sul Glaubandich Court, infatti, Marcos Giron ha battuto in due set Cameron Norrie, uno dei giocatori ancora in corsa per la qualificazione. Del buono stato di forma dell’americano n.58 ATP vi avevamo già parlato ieri, e Marcos si è confermato contro un avversario quotato come il britannico. Giron vince in un’ora e ventidue minuti, a fare la differenza è la conversione delle palle break: 3 su 4 concretizzate per l’americano, 0 su 3 per il britannico, che vede ridursi drasticamente le sue speranze di qualificarsi direttamente per Torino per la seconda volta (lo scorso anno giocò come alternate dopo il ritiro di Tsitsipas). Cameron incassa i soli 45 punti del secondo turno e ha 825 punti di distacco dal settimo posto di Auger-Aliassime quando il canadese è ancora in corsa a Basilea (nel momento in cui scriviamo, deve affrontare Kecmanovic al secondo turno). Norrie tuttavia ha ancora qualche speranza di aggiudicarsi uno dei due posti come alternate, visto che a Vienna ha perso presto Taylor Fritz, attualmente ottavo nella Race, il quale dista 510 punti. Ma servirà ovviamente un grande risultato a Parigi-Bercy, l’ultimo torneo dell’anno.

[5] H. Hurkacz b. E. Ruusuvuori 7-5 4-6 6-3 (Gianluca Sartori)

E’ stata una battaglia, ma alla fine Hurkacz batte Ruusuvuori (in 2 ore e 19 minuti) e sbarca ai quarti di finale, aggiungendo punti preziosi alla sua classifica Race. Il finlandese, che aveva battuto Lorenzo Sonego, ha reso la vita difficile al polacco. Dopo aver perso il primo set, ha infatti reagito alla grande nel secondo, portando fino in fondo il break ottenuto nel terzo gioco e anzi andando vicino a fare doppio break nel settimo (quattro palle break mancate). Tuttavia, Hurkacz nel terzo set ha alzato decisamente il rendimento del suo servizio: nessuna palla break concessa, ed è stato chirurgico nello strappare il servizio a Emil nell’unica opportunità avuta, nel quarto gioco. Così Hurkacz incamera almeno 90 punti, quelli dei quarti di finale. Attualmente è nono nella Race to Turin, a 365 punti da Auger-Aliassime. Il polacco prova a insidiare il canadese e nel frattempo consolida la sua posizione come possibile alternate delle Finals.

QUI IL TABELLONE DELL’ATP 500 DI VIENNA

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