Ogni volta che Nick Kyrgios si esprime non è mai in maniera banale. Raramente le parole del tennista australiano passano inosservate e anche questa volta il nativo di Canberra non ha fatto eccezione.

Kyrgios è reduce dall’esperienza alla Diriyah Cup, nella quale ha perso il suo match di singolare e poi si è disimpegnato in doppio con il greco Tsitsipas, di cui non è proprio un grande fan, come testimonia il battibecco di Wimbledon.

E proprio in terra saudita Kyrgios ha svelato un cambiamento di programma per il suo 2023. Infatti, al contrario di quanto avvenuto di recente, il numero 22 del mondo sarà al via del Roland Garros 2023.

A far discutere, tuttavia, sono le ragioni che spingeranno il tennista australiano a prendere il via in quello che lui ha definito “il peggiore dei quattro tornei del Grande Slam”.

A convincere Kyrgios a far tappa a Parigi è infatti una richiesta della sua fidanzata Costeen Hatzi, che ha fatto esplicita richiesta di visitare la capitale francese. “La mia ragazza vuole visitare Parigi, quindi giocherò al Roland-Garros 2023” ha dichiarato Kyrgios.

Un motivo che non cancella l’avversione del tennista australiano per lo slam parigino: “Sarà un bene per me perché potrò guadagnare qualche soldo in più, anche se avrei preferito restare a casa.”

Kyrgios al Roland Garros vanta come miglior risultato il terzo turno raggiunto nel 2015 e nel 2016 e non gioca un match a Bois de Boulogne dalla sconfitta rimediata contro il sudafricano Anderson nell’edizione del 2017.

Kyrgios, tuttavia, sottolinea come possa fare bene sulla terra battuta, che rimane la superficie a lui meno gradita: “So di poter ottenere grandi risultati sulla terra battuta“, ha dichiarato. “Ho battuto Roger [Federer], [Stan] Wawrinka, ho giocato una finale all’Estoril… La mia ragazza vuole conoscere la città, quindi dovrò andare a Parigi quest’anno”.

Tappa a Parigi che non cancella l’idea che il circuito dovrebbe rimodulare la sua stagione su terra: “L’ho detto molte volte e lo sto ripeto nuovamente adesso. Ci sono troppi tornei su terra battuta in calendario. Vedo dei ragazzi nella top 100 che nemmeno conosco, non li riconoscerei se li incrociassi per strada, e sono lì solo per via dei tornei sulla terra. Penso che sia pazzesco”