La giapponese Mayu Crossley e il sudcoreano Gerard Campana Lee hanno vinto rispettivamente i titoli di singolare femminile e maschile al 76° campionato internazionale di tennis dell’Orange Bowl. Il torneo, con sede al Frank Veltri Tennis Center a Plantation in Florida, si è concluso domenica.

Crossley, sedicenne che si allena nella vicina Boca Raton, in Florida, ha completato l’equivalente a livello junior del “Sunshine Double” vincendo l’Eddie Herr International Junior Championships, tenutosi la scorsa settimana a Bradenton, in Florida, e l’Orange Bowl consecutivamente. Crossley ha sconfitto in finale la quinta testa di serie americana Clervie Ngounoue 1-6, 6-3, 6-3.

Dopo la partita ha analizzato a mente fredda ciò che ha passato in campo: “Non pensavo che avrei vinto [il torneo], ero solo felice di arrivare in finale“, ha detto Crossley. “Non ho avuto alcuna pressione su di me. Sono sempre la sfidante, quindi va bene per me. Sono stata in grado di giocare rilassata“. Con la vittoria, Crossley è diventata la prima giocatrice giapponese a vincere il prestigioso evento che conta leggende del tennis come Chris Evert e Mary Joe Fernandez, oltre a Bianca Andreescu, Sofia Kenin e Coco Gauff.

Spostandoci sui maschi anche Campana Lee, sudcoreano testa di serie numero 1, ha fatto la storia diventando il primo giocatore in rappresentanza della sua nazione a vincere un titolo di singolare dell’Orange Bowl. Il 18enne ha eliminato il messicano testa di serie n. 2 Rodrigo Pacheco Mendez per 7-6 (3), 4-6, 6-3, nella finale maschile. Campana Lee, che attualmente è al quinto posto nella classifica ITF World Junior Rankings, si unisce all’elenco di ex diciottenni campioni dell’Orange Bowl tra cui spiccano: Bjorn Borg, John McEnroe, Ivan Lendl, Roger Federer, Andy Roddick e Dominic Thiem.

“Sono così stanco che non provo alcuna emozione – ha detto Campana Lee a fine match – ma in un paio d’ore penso che mi renderò conto di aver vinto un torneo molto importante e sarò molto felice”. Il sudcoreano tra l’altro ha disputato anche la finale di doppio maschile poi persa contro i bulgari Adriano Dzhenev e Iliyan Radulov. “Il primo giorno con il mio allenatore abbiamo visto la lista [degli ex campioni] prima della mia prima partita e non abbiamo visto nessun giocatore coreano, quindi gli ho detto che sarebbe stato divertente vedere il mio nome lassù e ora immagino che essere lì”, ha continuato. “È incredibile vedere più giocatori asiatici arrivare a competere contro i migliori al mondo.