Jannik Sinner: “Io come Agassi? Magari, ma non mi pongo limiti”
Il giocatore altoatesino tra il bilancio del 2022 e gli obiettivi per il 2023: “Qualche stop fisico mi ha fermato sul più bello, ma porto con me tanto di positivo”
Il giocatore altoatesino tra il bilancio del 2022 e gli obiettivi per il 2023: “Qualche stop fisico mi ha fermato sul più bello, ma porto con me tanto di positivo”
Intervistato da Francesco Barana per il Corriere del Veneto, Jannik Sinner ha fatto un bilancio del suo 2022, caratterizzato dal cambio di allenatore, tanti infortuni ma anche diversi ottimi risultati che lo possono rendere ottimista per l’anno venturo, con buona pace dei cronisti francesi che sull’Equipe lo hanno definito la delusione del 2022. Jannik passerà il Natale a Sesto Pusteria prima di dirigersi in Australia. La stagione 2023 vedrà il n. 1 italiano rompere il ghiaccio a partire dal 2 gennaio all’ATP 250 di Adelaide, e lo farà in bella e nutrita compagnia – saranno presenti tra gli altri Djokovic, Medvedev, Rublev, Auger-Aliassime e Rune -. Jan, reduce dalla preparazione svolta ad Alicante, si augura che il nuovo anno possa essere quello della definitiva consacrazione.
Anche se riflettendo a bocce ferme, ed evitando che le tossine emotive influenzino i giudizi, ci si accorge che l’annata appena trascorsa abbia visto Sinner assestarsi al quarto posto della classifica relativa al saldo tra vittorie e sconfitte (45-14) e conquistare ben tre quarti Slam. Nell’unica prova Major, in cui non ha ottenuto l’accesso al lotto dei migliori otto è stato fermato dal ginocchio che lo ha costretto al ritiro lasciando strada spianata ad un Andrey Rublev fino al quel momento demolito senza colpo ferire.
“La stagione è stata complicata, non lo nascondo. Eppure, nonostante tutto, ci sono tanti aspetti positivi che mi porto nel nuovo anno. Il punto è che vari problemini fisici mi hanno fermato sul più bello in tornei importanti. Agli ottavi di Parigi, ma anche ai quarti di Miami e Roma. La gente ricorda questo e anch’io ci penso. Ma poi faccio un’analisi più complessiva e razionale e come dicevo, la stagione pur difficile e complicata, ha tanto di positivo“.
Ancora su ciò che si porta via dal 2022, Sinner spiega: “Paradossalmente potrebbe essere stato il mio anno migliore, perché ho continuato a lavorare duramente e ho giocato tante partite di alto livello, molte le ho vinte. Ho raggiunto i quarti in tre Slam e in tre Masters 1000, ho vinto il titolo a Umago battendo Alcaraz, che è stato il miglior giocatore dell’anno. Mi sono misurato sempre contro i più forti e questo è un bagaglio di esperienza fondamentale che mi ha arricchito rispetto agli altri anni. Sì, sui cinque set sono molto competitivo, lì conta tantissimo il fattore mentale e fisico. In questo senso credo di aver raggiunto un grado di esperienza importante e che mi dà grande fiducia“.
Il collega Barana, poi, provoca Sinner affermando come anche di Agassi – pure lui allenato per un periodo da Cahill – si diceva che avesse poca confidenza con Wimbledon, ma poi André proprio lì avrebbe vinto il primo Slam: “In effetti non avevo mai vinto una partita su quella superficie e avevo pochissima esperienza. E invece ho battuto giocatori fortissimi come Wawrinka, Isner e Alcaraz, prima di perdere in cinque set contro Djokovic, che poi avrebbe vinto il torneo per la settima volta. Il paragone con Agassi è un complimento enorme. Non mi pongo limiti, il mio obiettivo è aumentare ancora di più la confidenza di gioco sull’erba, più la conosco e più possiamo diventare… amici“.
Sul cambio in panchina e i miglioramenti apportati dalla partnership con Vagnozzi e Cahill, Sinner dice: “Sono cresciuto al servizio, nel gioco a rete e più in generale nelle variazioni. La velocità della mia prima di servizio è migliorata, ho fatto più aces e servizi vincenti. Abbiamo lavorato sulla tecnica della volée e soprattutto sul timing tra attacco e volée. Tatticamente abbiamo aggiunto delle variazioni come la smorzata e il serve and volley. L’importante è capire in che momento dello scambio o del punteggio utilizzarle. Per questo non vedo l’ora di iniziare la nuova stagione“.
Infine, una chiosa sull’obiettivo del 2023 che Sinner esplica senza giri di parole: “Certamente punto ad essere presente alle Nitto ATP Finals di Torino, davanti al pubblico italiano. Significherebbe essere nei migliori otto giocatori dell’anno e aver disputato una buonissima stagione”.