ATP Dubai, Djokovic: “Non giocherei a tennis se non pensassi di poter battere Nadal sulla terra”

ATP

ATP Dubai, Djokovic: “Non giocherei a tennis se non pensassi di poter battere Nadal sulla terra”

Novak Djokovic commenta la sconfitta subita da Medvedev: “Ottime sensazioni dopo l’infortunio, ma oggi Daniil è stato migliore di me”. Il prossimo torneo? “Ancora non so, ma immagino Montecarlo”

Pubblicato

il

Novak Djokovic – ATP Dubai 2023 (foto di Roberto dell'Olivo)
 

N1523 è la sigla che resterà a memoria di questo avvio di 2023. Abbiamo la formula definitiva perché il tentativo straordinario di record da parte di Novak Djokovic è stato stoppato da Daniil Medvedev con grande merito. E allora resteranno le 15 vittorie di fila in questo ’23 da parte di Nole.

Il russo è l’unico che riesce a far sbagliare così tanto il serbo: “Provoca errori non forzati a tutti perché questo è il suo gioco e lo fa molto bene. E’ paziente, atletico e per la sua altezza si muove bene in campo. In alcuni momenti decisivi ho commesso dei gratuiti, ma lui meritava di vincerla in quanto ha dimostrato di essere il migliore in campo in entrambi i set. Ho sbagliato tanto nel primo parziale a tal punto da concedergli due break di vantaggio, ma questo è il tennis: si impara e si cresce dalle sconfitte”, afferma il n. 1 al mondo.

Ma come sta Novak Djokovic? “Ho tratto molti aspetti positivi da questa settimana. Venivo da un infortunio, ma mi sono sentito a mio agio. Ho perso contro un avversario migliore. So di non aver giocato bene in alcuni momenti decisivi, ma è stato anche per la qualità del suo tennis”.

Nole è molto sportivo con i suoi avversari, ammette quando gli sono superiori. Applaude spesso il suo antagonista quando si rende protagonista di una gran bella giocata. Ma chi è il più corretto del circuito? “Penso che Hubert Hurkacz sia una persona estremamente rispettosa e molto leale in campo. Lo metterei proprio in cima alla classifica del fair play degli attuali rivali che ho. Penso che anche Dimitrov sia sempre molto leale”.

Nole attendo di sapere quello che accadrà in America: gli consentiranno di essere presente a Indian Wells? “Non lo so ancora, ma immagino che sia Montecarlo il prossimo torneo che giocherò. Se dovesse essere così mi prenderò una pausa e mi preparerò al meglio. La terra battuta è la superficie più impegnativa e ci vuole tempo per adattarsi. Darò sempre il massimo per giocare il mio miglior tennis in ogni torneo. Mi è piaciuto essere qui a Dubai e sono sicuro di tornare nei prossimi anni”.

Daniil è uscito brevemente dalla top 10 ma vi è rientrato prontamente grazie a queste tre settimane straordinarie: “E’ un ex numero 1 ed ha vinto uno Slam. Significa che ha un valore enorme e va rispettato. E’ un ragazzo che mi piace e abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto durante tutta la nostra carriera. Sin da quando era giovane, c’è sempre stato rispetto tra noi. Tutti abbiamo periodi in cui forse non stiamo giocando al meglio o non ci sentiamo al top. Era solo una questione di tempo, ma sapevo che sarebbe ben presto tornato protagonista”.

Rafa Nadal uscirà dalla top 10 per la prima volta dal 2005: “Massimo rispetto per uno che è stato tra i primi dieci per quasi 20 anni. E’ davvero “illegale”. Parla la qualità del tennis, la sua costanza durante tutto l’anno, il giocare bene su tutte le superfici. Ha avuto parecchi infortuni che lo hanno condizionato, eppure è rimasto ai vertici a lungo: chapeau”.

E, quando gli viene domandato se crede di poter battere Nadal sulla terra, la risposta non può che essere: Se non fosse possibile, non starei giocando a tennis”.

IL TABELLONE DELL’ATP 500 DI DUBAI

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement