Matteo Arnaldi: "A Dubai ho affrontato Medvedev come fosse una partita normale. Obiettivi? Top100 e Roland Garros" [ESCLUSIVA]

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Matteo Arnaldi: “A Dubai ho affrontato Medvedev come fosse una partita normale. Obiettivi? Top100 e Roland Garros” [ESCLUSIVA]

“Ho scelto di concentrarmi più sul circuito ATP che sui Challenger, voglio conquistare i punti che mi mancano per entrare direttamente a Parigi” – ha dichiarato il sanremese ad Ubitennis

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Matteo Arnaldi - ATP Challenger Sanremo 2023 (foto: Uff.Stampa Sanremo Tennis Cup)
 

Mentre il Challenger 125 di Sanremo si è concluso con la vittoria del promettente 18enne francese Luca Van Assche, nel corso della settimana sanremese Matteo Arnaldi ha continuato a preparare sui campi secondari del circolo la sua stagione sulla terra battuta, iniziata con una sconfitta proprio nell’evento di casa. Il 22enne sanremese ha ceduto 6-3 7-6(3) all’esordio contro l’ungherese Zsombor Piros, facendo però intendere di non essere al meglio fisicamente. La scorsa settimana a dire il vero non dovevo neanche giocare, però non potevo mancare al torneo di casa – ha spiegato l’attuale n°116 ATP ai nostri microfoni. “Ho deciso di prenderla come una settimana di allenamento in vista dei prossimi impegni” – ha chiosato il giovane azzurro, che ha affrontato diversi temi interessanti.

Primo tra tutti c’è la scelta, fino a pochi giorni fa, di dedicarsi esclusivamente al cemento. Arnaldi non disputava infatti un match sulla terra dallo scorso 22 settembre, quando venne sconfitto da Marco Cecchinato agli ottavi del Challenger di Genova. Il bilancio di questi primo trimestre del 2023 è positivo: “L’obiettivo principale era concentrarsi molto di più sul circuito ATP che sui Challenger. Sono contento del livello di tennis che ho espresso, soprattutto nella primissima parte di stagione”. Dopo la bella vittoria a Tenerife 2, nell’ultimo mese è arrivata qualche sconfitta, comunque assimilabile in un processo di crescita più ampio. “Nella trasferta americana sono girate male un po’ di cose, prima però Dubai è stata un’esperienza molto positiva.

Negli Emirati Arabi Matteo ha avuto la possibilità di misurarsi con un campione del calibro di Daniil Medvedev, senza affatto sfigurare al cospetto di un vincitore Slam ed ex n°1: Ho approcciato quel match come una partita normale, anche se ovviamente mi ha fatto piacere disputare un incontro del genere. Non sono stato molto bene le settimane prima e anche a Dubai non ero al 100%, però sono comunque contento del livello che ho espresso. Era la prima volta che affrontavo un campione del genere, è stata una bella vetrina per confrontarsi e vedere a che punto fossi.

Matteo Arnaldi – ATP Challenger Sanremo 2023 (foto: Uff.Stampa Sanremo Tennis Cup)

L’italiano sarebbe entrato direttamente in tabellone sia ad Estoril che a Marrakech, ma ha scelto di cancellarsi da entrambi gli ATP250 su terra in programma questa settimana. Il motivo fortunatamente non è riconducibile ad un problema fisico, ma ad una mirata necessità di punti: “Ho deciso di andare a giocare a Murcia (dove si disputerà un Challenger 75 di cui Matteo sarà la seconda testa di serie, ndr). Non mi mancano tanti punti per Parigi, quindi ho preferito andare a giocare un Challenger nella speranza di riuscire a mettere insieme quei punti che mancano per entrare direttamente in tabellone.

Tra i prossimi obiettivi non può che esserci l’ingresso in top100, traguardo per cui lottano tanti ragazzi italiani. Chi sarà il primo a riuscire ad entrare tra i primi 100, però, per Arnaldi è impossibile da pronosticare: La top100 è un mio grande obiettivo, così come approdare direttamente in tabellone al Roland Garros. Non saprei però dire chi di noi ci arriverà per primo. Tanti perderanno un po’ punti, poi basta fare un torneo bene ed è un attimo che si superano gli altri. È bello essere tutti lì vicini, siamo anche molto amici e ci divertiamo a girare insieme nel tour. In generale spero di riuscire a giocare più partite a livello ATP di quanto non sia riuscito a fare nell’ultimo periodo, migliorandomi settimana dopo settimana”.

Parlando di miti, l’idolo dell’azzurro è da sempre Novak Djokovic, non ne ha mai fatto mistero. Tra una cena con il 22 volte campione Slam e il primo titolo ATP, però, Arnaldi non ha alcun dubbio: “Tra le due opzioni sicuramente scelgo un titolo ATP.

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