Santopadre e i dubbi su Berrettini: "Roma più no che sì"

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Santopadre e i dubbi su Berrettini: “Roma più no che sì”

“Matteo sta rosicando” dice il suo allenatore Vincenzo Santopadre, dopo la diagnosi di lesione di secondo grado agli addominali obliqui. “Un infortunio che ha già avuto, sa cosa aspettarsi”

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Matteo Berrettini - Montecarlo 2023 (Photo Felice Calabro')
 

Parlando alla Gazzetta dello Sport, il coach di Matteo Berrettini, Vincenzo Santopadre, ha fatto luce sull’attuale condizione del tennista romano. Ritiratosi senza scendere in campo nel suo match di ottavi di finale contro Holger Rune a Monte-Carlo, già nel match precedente contro Cerundolo (superato solamente al terzo set) Berrettini aveva dato segnali di evidenti problemi fisici tanto di ricorrere al medical time-out, e ora è uscito il responso della risonanza: lesione di secondo grado agli addominali obliqui. Che si traduce in un altro stop lungo e difficile da digerire. “Naturalmente adesso il suo umore non è dei migliori. Sapete che è un ragazzo molto introspettivo, che va in fondo alle cose” ha detto Santopadre alla Gazzetta. “L’anno scorso, dopo l’operazione è rientrato e ha vinto due tornei (sull’erba di Stoccarda e Queen’s, ndr). Poi è stato un continuo stop and go. Prima o poi doveva pagare lo scotto“. E purtroppo lo paga in uno dei momenti di stagione a lui più congeniali, sia per il torneo di Madrid in altura dove raggiunse la finale nel 2021 perdendo da Zverev, sia per gli Internazionali di Roma, ovviamente uno degli appuntamenti principali per tutti i tennisti italiani.

Al momento è più no che sì. Inutile illudersispiega apertamente il suo allenatore Santopadre, riferendosi al torneo romano. “Se poi le cose procederanno più rapidamente del previsto saremo felicissimi di poter giocare. Matteo sperava di poter esserci a Monaco di Baviera e Madrid, dove lui ha già giocato una finale. Sta rosicando, non c’è che dire“. Al momento il programma dipende dai tempi di recupero. “Vediamo cosa dirà il medico (Angel Cotorro, lo stesso di Nadal, ndr) ma per iniziare a fare fisioterapia bisogna capire come si sta cicatrizzando la lesione. È un tipo di infortunio che ha già avuto, quindi da un lato è più tranquillo perché sa cosa aspettarsi”.

Purtroppo nonostante all’apparenza sembri un fisico massiccio, quelli di Berrettini è particolarmente propenzo agli infortuni, e lo spiega lo stesso Vincenzo. “La sua conformazione fisica geneticamente lo predispone agli infortuni. Una volta un fisioterapista che ha visto tutta la famiglia insieme mi ha detto ‘ho capito! Sono fatti tutti uguali’. Ovvero gambe sottili e tronco molto sviluppato, solo che con il gioco che ha, Berrettini è più esposto a problemi fisici. Ora ci vuole solo tanta pazienza”. E tutto il pubblico italiano gliene darà in abbondanza, sperando di rivederlo in campo al Roland Garros.

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