WTA Madrid: Krejcikova amministra Wang, Alexandrova rimonta Zheng

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WTA Madrid: Krejcikova amministra Wang, Alexandrova rimonta Zheng

Cadono entrambe le cinesi, avanzano la ceca e la russa. Agli ottavi Barbora Krejcikova trova Martic, per Ekaterina Alexandrova c’è Iga Swiatek

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Barbora Krejcikova - Roland Garros 2021 (via Twitter, @rolandgarros)
 

[11] B. Krejcikova b. Xiy. Wang 6-4 6-1

In una sfida fra ex campionesse juniores – rispettivamente n. 3 e n. 1 da junior -, nel quarto match di giornata sull’Arantxa Sanchez, l’undicesima favorita del tabellone femminile Barbora Krejcikova ha incontrato reali difficoltà solamente nel primo parziale prima di portare a compimento il suo compito regolando 6-4 6-1 Xiyu Wang in 1h28′ e strappare così il pass per gli ottavi di finale, dove affronterà la croata Petra Martic (tds n. 27), la quale dal canto suo ha superato per 6-3 4-6 6-3 Anna Kalinskaya.

Nel turno precedente, dopo il bye iniziale, Krejcikova era riuscita finalmente ad ottenere la prima vittoria in singolare al Mutua Madrid Open: – al terzo tentativo nel main-draw, in quella che è la sua seconda partecipazione al torneo dopo aver saltato l’edizione passata per l’infortunio al gomito – ha impiegato un’ora e 19 minuti di gioco per piegare con il punteggio di 6-3 4-6 6-0 la montenegrina Danka Kovinic, interrompendo così a 6 la striscia di affermazioni consecutive della recente campionessa del W100 di Oeiras.

Un tabù, quello sfatato dalla tennista ceca, che dà continuità alla parte conclusiva della passata stagione e al primo importante scorcio del 2023 e che ha riproposto la 27enne di Brno ai livelli che le competono con il ritorno in Top 15, grazie ai titoli messi in cascina ad Ostrava e Tallinn nell’ottobre del 2022 più la ciliegina del primo trionfo in un WTA 1000 a Dubai lo scorso febbraio. Un rilancio a piene mani per la vincitrice del Roland Garros 2021, dopo le grandi difficoltà avute nella prima parte del 2022 a causa di svariati infortuni, e che l’avrebbe vista protagonista nelle fasi caldi degli appuntamenti del circuito dell’ultimo periodo se solo non avesse incontrato sul proprio cammino Aryna Sabalenka a sbarrarle la strada agli ottavi degli ultimi tre eventi WTA a cui ha preso parte: prima il Sunshine Double e poi la settimana precedente nel WTA 500 di Stoccarda, che ha rappresentato per Barbora l’esordio stagionale sul rosso primaverile.

IL MATCH – Krejcikova è stata la prima in campo a dover soffrire nel proprio turno di servizio, cancellando ben tre palle break già nel suo primo game in battuta dell’intero incontro che è riuscita a portare a casa indenne soltanto ai vantaggi e dopo 14 punti giocati. Scampato il momento di pericolo, la tds n. 11 – a differenza della sua avversaria – alla prima chance utile ha rotto gli indugi breakkando nel quinto gioco. A questo punto la giocatrice ceca è sembrata dare un deciso cambio di passo al suo livello, mettendo tra lei e la classe 2001 cinese un doppia distanza con il secondo strappo maturato sul 4-2. Tuttavia, con il set in custodia, Barbora ha allentato leggermente l’intensità del suo tennis permettendo così all’asiatica di rientrare parzialmente in partita mancando la prima occasione di servire per la frazione sul 5-3. Quando però gli si è ripresentata tale possibilità, ha ritrovato la necessaria lucidità e la giusta concentrazione per stanare altre velleità di rimonta di Wang: 6-4 in 46 minuti.

Vinto il primo set, il match si è messo decisamente in discesa per la n. 12 al mondo, che è scappata subito sul 3-0 “pesante” prenotando già di fatto un posto agli ottavi. Nonostante l’ottimo inizio di frazione, e il break fatto registrare a freddo, ha dovuto comunque annullare una palla del contro-break prima di salire 2-0. Con la partita sostanzialmente in cassaforte, l’ex n. 2 al mondo ha lasciato andare il braccio totalmente e in men che non si dica ci si è ritrovati sul 5-0 con triplo vantaggio ceco. Xiyu in qualche modo ha evitato di subire il bagel attraverso un grande turno di risposta non mancando neppure di frantumare un match point, un sforzo però pienamente effimero dato che ha prodotto come conseguenza unicamente un inutile rinvio momentaneo dell’esito conclusivo della contesa: 6-1 in 41 minuti con il quarto break ceco nel set a sigillo della sfida.

[16] E. Alexandrova b. [22] Q. Zheng 5-7 6-4 6-2

Servono esattamente due ore e mezza di partita ad Ekaterina Alexandrova per rimontare una temeraria e propositiva Qinwen Zheng, che pur non al meglio della condizione – vistosa fasciatura alla coscia destra – ha fatto suo il primo set per 7-5 prima di subire il ritorno della russa con il 6-4 6-2 che ha posto fine alla contesa. Entrambe hanno fornito un’ottima prestazione per quanto concerne i punti diretti con il servizio: 10 ace per la cinese, 8 per la vincitrice. Tuttavia la tds n. 22 è incappata in ben 7 doppi falli contro i 4 avversari. Ekaterina si è fatta inoltre preferire sia per prime in campo, 65%, che per trasformazione mostrata con essa: 76%. Ora per lei Iga Swiatek, che ha amministrato agevolmente Bernarda Pera.

IL MATCH – La frazione d’apertura vive di svariati ribaltamenti di fronte: Zheng si porta rapidamente sul 3-0 “leggero” ma subisce l’immediato rientro di Alexandrova, che restituisce il filotto di tre giochi vinti in fila dovendo però fronteggiare un palla del nuovo vantaggio cinese nel sesto game (3-3).

Ristabilito l’equilibrio, si assiste ad un giro di turni di servizio tranquilli per chi è alla battuta salvo poi vedere materializzarsi uno scambio di break tra nono e decimo gioco con la russa che manca la possibilità di chiudere il set, nonostante fosse forte della battuta a disposizione, e prolunga la durata del parziale. Questa ghiotta occasione gettata al vento, presto si trasforma per Ekaterina in un enrome rimpianto visto che trovatasi nella delicata situazione di servire per trascinare ogni discorso al tie-break si fa strappare per la terza volta nel match il servizio permettendo alla 20enne di Shiyan di aggiudicarsi il set per 7-5 in 56 minuti.

In controtendenza con gli albori dello scontro, il secondo set vede questa volta scattare meglio dai blocchi la tds n. 16 che sull’1-1 alla terza chance del game centra il break. Qinwen rischia di compromettere definitivamente le sue possibilità di chiudere l’incontro in due parziali, ma con grande abnegazione riesce a superare brillantemente la doppia palla per il 4-2 e servizio in favore Alexandrova rimanendo così in scia. Poi tocca alla tennista russa sventare due break point nel sesto gioco, tuttavia a differenza di quanto accaduto nel set precedente – con l’opportunità di servire sul 5-4 sprecata malamente – in questo caso il vantaggio accumulato viene protetto da Ekaterina sino alla fine ed anzi negli ultimi due game di risposta della frazione si inerpica sempre ad oltranza: quindi 6-4 in 54 minuti per la russa e dopo quasi due ore di partita si va al terzo.

Oramai la bussola della sfida ha decisamente modificato la direzione del viaggio intrapreso: Alexandrova è perennemente in pieno controllo delle operazioni, e dopo un iniziale fase di equilibrio dove comunque si aveva la netta sensazione di palese superiorità da parte della 28enne di Celjabinsk, straripa gli argini e si prende il break decisivo sul 2-2. Vantaggio che viene raddoppiato nel settimo gioco, ed infine sublimato in battuta: anche se ha necessità di 3 match point, Alexandrova vince 6-2 al termine 2ore e mezza esatte di match.

Adesso per Ekaterina, in ottavi, l’ostacolo più arduo da dover affrontare sul rosso: la n. 1 del mondo Iga Swiatek.

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