Roland Garros, Ruud verso la semifinale con Zverev: "Bello rivedere Sascha, entrambi ci godremo il momento"

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Roland Garros, Ruud verso la semifinale con Zverev: “Bello rivedere Sascha, entrambi ci godremo il momento”

Stavolta niente scintille nel post partita con Ruud che fa i complimenti a Rune: “Holger è già tra i migliori del mondo e ha 15 anni di carriera davanti a sè”

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Casper Ruud - Roland Garros 2023 (foto Roberto dell'Olivo)
 

Casper Ruud ha centrato la terza semifinale Slam della carriera, la seconda a Parigi, vendicandosi così della sconfitta patita poche settimane fa a Roma ed impedendo ad Holger Rune – per la seconda volta in altrettanti quarti di finale disputati in carriera nei tornei del Grande Slam – di migliorare il risultato dell’anno scorso ed ottenere il primo penultimo atto nei Majors.

Fatale al 20enne danese è stato il disastroso rendimento offerto nei primi due parziali dove ha commesso 32 dei 47 errori gratuiti totali, ma anche 5 dei 9 doppi falli nel solo primo set. Questa volta, a differenza del Roland Garros 2022, il quarto in salsa Nord Europa non ha visto scintille. Anzi, Il 24enne di Oslo ha speso parole importanti sul più giovane rivale fornendo la sua visione su quale potrà essere il futuro della carriera di Holger e su quali siano i fattori sui quali debba ancora crescere per puntare ai titoli Slam.

Ovviamente non sono neppure mancati i riferimenti al prossimo incontro: la semifinale contro Alexander Zverev, partita alla quale entrambi sono giunti seppur seguendo percorsi differenti con lo stesso stato d’animo, con la medesima volontà di rivalsa per riprendersi ciò che gli spetta e che forse troppo rapidamente era stato dato definitivamente per accantonato.

DHai vinto abbastanza facilmente i primi due set. Noi giornalisti danesi abbiamo avuto difficoltà a riconoscere Holger [Rune, ndr] in quel frangente di partita. Dalla tua prospettiva, cosa hai percepito relativamente al tuo avversario durante quella parte di match da te gestita senza alcun patema?

Casper Ruud: “E’ difficile da spiegare. È così e basta, a volte le cose vanno così nel tennis e non c’è tanto altro da aggiungere. Delle volte non ti senti a tuo agio in campo e dunque non ti presenti nella tua migliore versione. In altre situazioni, al contrario, esprime un gioco fantastico e ti sembra di stare su una nuvola in cui qualsiasi soluzione tu provi ad adottare funziona alla perfezione. Ovviamente non sto dicendo che Holger [Rune, ndr] abbia giocato male, ma che dal mio punto di vista un tennista come lui, molto aggressivo, soprattutto nei turni di risposta dove va subito alla ricerca di esecuzioni definitive; quando non è in giornata può incorrere in diversi errori come gli è capitato nella sfida odierna. Il fatto, poi, che lui stasera [ieri, ndr] abbia commesso più gratuiti del solito ha indubbiamente per me rappresentato un vantaggio. Sono comunque sicuro che lui stesso abbia avvertito in campo la sensazione che potesse giocare meglio di come effettivamente abbia fatto. Rispetto al nostro match disputato a Roma, gli ultimi due set di oggi [ieri, ndr] se confrontati con gli ultimi due degli Internazionali d’Italia si sono rivelati decisamente diversi e anche il livello generale dello scontro non a caso è stato quasi all’opposto. Chiaramente, però, io posso soltanto provare ad ipotizzare cosa sia successo a Holger e cosa realmente lui abbia riscontrato durante il match, ma per conoscere veramente ciò che è accaduto dovreste porre tale quesito al diretto interessato. Sicuramente, tuttavia, ciò che posso affermare con assoluta sicurezza è che l’andamento dei primi due parziali abbia ricoperto un ruolo cruciale nell’indirizzare l’inerzia della partita“.

D. Cosa pensi della prossima partita contro Sascha [Alexander Zverev, ndr]?

Casper Ruud: “Si spera sia divertente. Sarà bello rivedere Sascha [Alexander Zverev, ndr]. Credo che sia per lui che per me, aver ottenuto la semifinale sia il nostro più grande risultato dell’anno ed ora ci giochiamo la possibilità di raggiungere la finale. Penso che entrambi proveremo a dare il meglio di noi stessi e a divertirci. Il 2022 è stato un anno difficile per Sascha, perciò ha dovuto lottare e lavorare tantissimo per poter tornare in semifinale qui ad un anno distanza dal suo infortunio. Anche l’inizio della mia stagione non è stato eccezionale, anzi. Quindi è sicuramente una bella soddisfazione, dopo mesi difficili, aver ottenuto un buon risultato al Roland Garros. Anche se per motivazioni diverse, ma sono certo che tutti e due ci godremo il momento. Chiaramente poi, proveremo sia io che lui a dare il 100% per essere in finale domenica“.

DOsservando Holger [Rune, ndr] nella sua versione attuale, ci si accorge che sia ancora vittima di un rendimento incostante contraddistinto da alti e bassi a livello di performance. Puoi dirci che cosa pensi, per quella che è la tua esperienza, abbia bisogno di migliorare? Lo hai affrontato sei volte da quando siete professionisti nel Tour, se dovessi descriverlo come giocatore; su quali aspetti avrebbe bisogno di formarsi a tal punto da poter realmente impensierire te e tutti gli altri migliori tennisti del circuito e puntare così seriamente ad un titolo Slam?

Casper Ruud: “Onestamente non saprei, non sono il suo allenatore. Forse dovresti chiederlo a Patrick [Mouratoglou, ndr]. E’ un tennista che gioca in modo aggressivo, privo di qualunque timore reverenziale. Alcuni giorni giocherà meravigliosamente, e sconfiggerà i migliori giocatori al mondo, ad esempio è dotato di uno dei drop-shot più efficaci che si trovano in circolazione. Ma come detto all’inizio, nel tennis ci sono giornate in cui non tutto fila liscio come vorresti e perciò in talune circostanze sarà più impreciso, meno incisivo con i colpi e di conseguenza sbaglierà anche di più. Non sono così sicuro che debba cambiare concretamente delle cose per migliorarsi ulteriormente. Ma è giovane, imparerà e accumulerà esperienza. Nonostante sia arrivato ad un livello molto alto, rimane comunque uno dei ragazzi più giovani del Tour. Tuttavia ha già dimostrato, senza dubbio, di essere uno dei migliori al mondo. Quindi ha 15 anni di carriera davanti a sé per migliorare costantemente di stagione in stagione e penso che possieda la giusta mentalità per farlo. Oggi, comunque, fortunatamente per me è inciampato in molti errori, ma sono assolutamente convinto che farà tesoro di questa sconfitta. Cosa ci vuole per fare bene nei tornei del Grande Slam? Credo sia necessario una sorta di concentrazione fisica e mentale perché devi rimanere lì sul pezzo per molto tempo. Devi essere conscio che ogni partita può essere lunga. Io ero estremamente pronto ad affrontare questa eventualità quando sono sceso in campo. Lui invece mi è parso che cercasse di chiudere il punto con eccessiva fretta, ed è per questo che presumo abbia fatto registrare più gratuiti di quanti ne commette normalmente“.

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