Davanti a una buona cornice di pubblico, nonostante l’assolato pomeriggio padano suggerisse ben altre mete, s’infrange in finale il sogno di riscatto di Francesco Maestrelli, costretto alla resa dal francese Alexandre Muller col punteggio di 6-1 6-4. Anche se in realtà riscatto c’è stato perché al Challenger 125 di Montechiarugolo (Parma, terra battuta) il tennista pisano ha giocato un ottimo torneo, vincendo con bella autorità incontri complessi come all’esordio contro la testa di serie n.4 Jaume Munar, o in semifinale contro Giulio Zeppieri dove ha vinto al tie-break del terzo.

Purtroppo proprio il match contro Zeppieri, in cui si è trovato più volte sull’orlo del baratro, l’ha lasciato completamente prosciugato di energie fisiche e soprattutto nervose che tanto gli sarebbero servite contro il francese. Infatti dopo tre games interlocutori Muller si procurava una palla break con un bel passante di rovescio, per poi avvalersi della gentile collaborazione dell’azzurro che commetteva uno sciagurato doppio fallo. E da quel momento in poi Maestrelli non sarebbe più riuscito a far girare il match, nonostante qualche velleitario tentativo. Così non stupisce che non sia riuscito a concretizzare l’unica palla break di tutto l’incontro, e nemmeno stupisce che si sia sciolto in lacrime dopo la stretta di mano finale. Infatti il 20enne talento pisano è un ragazzo che al grande talento unisce una rara sensibilità, che è allo stesso tempo la sua forza e il suo tallone d’Achille.

Ma, al di là di ogni speculazione psicologica, era inevitabile che dopo l’impetuosa crescita del 2022 (finale a Francavilla e vittoria a Verona) dovesse seguire un periodo di assestamento, proprio come sta succedendo a quasi tutti i suoi coetanei, ognuno al proprio livello. Intanto Francesco ha ripreso a salire e alla posizione n.149 ATP ha stabilito il suo nuovo best ranking. Proprio come il 26enne nativo di Poissy che si migliora al n.82 ATP e mette in bacheca il suo secondo Challenger dopo la vittoria di Blois, esattamente un anno fa.