I giovani azzurri fanno la voce grossa al Challenger di Milano

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I giovani azzurri fanno la voce grossa al Challenger di Milano

Sono in quattro a qualificarsi per i quarti: Cobolli, Nardi, Gigante e Darderi. Molto bene anche Zeppieri a Karlsruhe e Fonio a Troyes

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Flavio Cobolli - Challenger Milano 2023 (foto Ufficio stampa Milano)
Flavio Cobolli - Challenger Milano 2023 (foto Ufficio stampa Milano)
 

Dopo una settimana di quasi ferie, in concomitanza con le qualificazioni di Wimbledon, il circuito Challenger riparte a pieno regime mettendo in calendario ben cinque tornei. Inevitabile che i nostri riflettori siano tutti puntati sul Challenger 75 di Milano (terra battuta), in corso di svolgimento sui campi dell’Aspria Harbour Club, che ha visto addirittura 19 italiani ai nastri di partenza. Che i primi due turni si sono impietosamente incaricati di sfoltire, promuovendone comunque quattro ai quarti di finale. Cominciando da Flavio Cobolli che, dopo aver battuto il ceco Michael Vrbensky (n.347), ha impiegato un’ora e spiccioli per battere Federico Gaio con un secco 6-3 6-0. Il punteggio racconta di una superiorità abbastanza netta, espressione della maggiore facilità di gioco espressa da Cobolli. Gaio fa più fatica a spingere, mentre la palla del romano esce leggera, pulita, ficcante, quasi senza sforzo. Ci sono stati scambi belli, intensi, ma quasi sempre era Cobolli a portare a casa il punto, riuscendo a . dare concretezza alle parole di questi giorni, quando ha detto di aver maturato un approccio molto più rigoroso e professionale, sia in allenamento che in partita. Gaio invece era piuttosto sconfortato, tanto che, dopo aver annullato il primo match point, esclamava ironicamente: “Dai che arrivo all’ora di gioco!”. Cobolli nei quarti se la vedrà con l’argentino Thiago Agustin Tirante, in quello che si preannuncia come uno dei match più interessanti della giornata. Nella parte bassa del tabellone si qualifica ai quarti Matteo Gigante che si è aggiudicato i due derby contro Francesco Passaro e Giovanni Oradini, particolarmente insidioso quest’ultimo perché Matteo soffre i mancini come lui, anche se il 6-1 6-2 finale non l’ha certo lasciato trasparire. Ora lo aspetta un altro scontro fratricida con Luca Nardi, a sua volta reduce da due derby vittoriosi contro Marcello Serafini e Alexander Weis. Anche questa si preannuncia una partita molto interessante di cui faremmo fatica a indicare un favorito. A completare il quadro Luciano Darderi che supera nell’ordine Cristian Garin (n.124 e seconda testa di serie) e il peruviano Gonzalo Bueno. Nei quarti troverà l’argentino Lautaro Midon (n.695) e giocherà da chiaro favorito.

Giulio Zeppieri era il nostro unico rappresentante al Challenger 75 di Karlsruhe (terra battuta) ma questo non l’ha certo dissuaso dall’ingaggiare battaglia. Dopo aver scaldato i motori con l’australiano Akira Santillan (n.302), il tennista romano non ha lasciato scampo a Benoit Paire che, dopo aver portato a casa il primo set, si era forse illuso. Ma lo Zeppo di questa stagione non è più lo stesso giocatore che ci aveva abituati a improvvise amnesie e repentini momenti di nervosismo. Il risultato di 4-6 6-3 6-4 ne è la logica conseguenza. Adesso gli tocca Ivan Ghakhov (n.144 ATP) e non sarà una pratica semplice perché nemmeno il russo è più quel giocatore che fino a qualche mese fa si faceva regalare le magliette da Rublev perché lui non aveva uno sponsor.

Al Challenger 50 di Troyes (terra battuta), deliziosa cittadina a 150 da Parigi, impreziosita dalla sua bella cattedrale e dalle case a graticcio, Giovanni Fonio gioca uno dei migliori tornei della sua carrierae raggiunge i quarti di finale con due vittorie nette su Marco Trungelliti (6-4 6-2) e Moez Echargui (6-3 6-2). L’incrocio con lo spagnolo David Jorda Sanchis (n.438 ATP) non appare per niente impossibile, e, in caso di vittoria, gli garantirebbe il nuovo best ranking.

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