Wimbledon: Swiatek si spegne, Svitolina in semifinale

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Wimbledon: Swiatek si spegne, Svitolina in semifinale

Iga Swiatek smarrisce diritto e partita, Elina Svitolina torna in semifinale a Wimbledon dopo quattro anni

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Elina Svitolina - Wimbledon 2023 (foto Twitter @wta)
 

(dall’inviato a Londra)

[WC] E. Svitolina b. [1] I. Swiatek 7-5 6-7(5) 6-2

Non ne vuole sapere di terminare la favola di Elina Svitolina, la wild card neo-mamma dal Paese in guerra che dopo essere uscita vincitrice da uno splendido ottavo di finale contro Vika Azarenka ha confezionato un’incredibile e inattesa vittoria contro la n. 1 Iga Swiatek. Sebbene aiutata da una giornata di scarsissima vena da parte della polacca, questo va detto, Svitolina è riuscita a rimanere nel match e a trovare il bandolo della matassa prima tenendo la palla in campo quando Swiatek si è immolata da sola alla fine del primo set, e poi continuando a far giocare la sua avversaria su palle basse e filanti che le davano molto fastidio, soprattutto dalla parte del diritto con il quale è solitamente mortifera.

Quando si è resa conto che la partita era possibile (e sul 5-3 0-30 del primo set non pareva davvero che fosse il caso), Svitolina è rimasta attaccata al match spingendo maggiormente con i colpi da fondo, soprattutto con il diritto, rimanendo nei palleggi e approfittando dei tanti errori di Swiatek (saranno 41 alla fine, di cui ben 28 dalla parte destra).

È stata anche abile a non scoraggiarsi per il secondo set perso al tie break, nel quale la polacca ha avuto forse l’unico vero guizzo da campionessa di tutto il match riagguantando temporaneamente una partita che sembrava esserle sfuggita.

IL MATCH – Svitolina parte subito con il piede sbagliato cedendo la battuta con un doppio fallo, ma la brutta giornata di Swiatek non tarda a manifestarsi quando la polacca restituisce il break per il 2-2 con tre errori gratuiti consecutivi dal 40-30. Tuttavia appare un incidente di percorso, tanto che Swiatek allunga di nuovo sul 4-2 e, dopo aver tenuto un turno di servizio complicato per andare 5-3, si porta a due punti dal set con un diritto vincente.

Da quel momento però qualcosa cambia, Svitolina inizia a spingere maggiormente con il diritto mentre il tennis di Swiatek va a pezzi. Un parziale di 20 punti a 2 in favore dell’ucraina ribalta il set e confeziona il 7-5 che lascia il centrale a bocca aperta. Alla fine del set gli organizzatori decidono di chiudere preventivamente il tetto prima che la pioggia inizi a cadere (come è poi puntualmente accaduto), concedendo un time-out di 10 minuti a Swiatek che lo passa parlando con il suo angolo.

All’inizio del secondo set la n.1 del mondo fatica a rimettere insieme i cocci del suo tennis, ma Svitolina le dà una mano. Sull’1-1 40-0 Elina sbaglia una palla facilissima, mettendo in rete un diritto a campo spalancato, e concede poi il break anche a causa di due doppi falli. Ma non è davvero la giornata di Iga, che non riesce a scappare via con il vantaggio, come spesso le capita, e con un game di peste concede il controbreak per il 3-3. Svitolina prende sempre più coraggio, annulla due delicate palle break sul 4-4, ma il set arriva al tie-break.

Il diritto di Swiatek continua a latitare, due errori siglano il minibreak e il conseguente 4-1 Svitolina, che però esita sulla battuta e si prende una rispostaccia in faccia per il 4-4. Iga, anche non in giornata, ha comunque le stimmate della campionessa e prende in mano il suo destino nel momento che più conta. Con due diritti si porta al set point sul 6-5, e un errore di rovescio di Svitolina manda il match al terzo set dopo 2 ore e 9 minuti.

Qui la “signora Monfils” ha il pregio di non demoralizzarsi per l’occasione sfiorata, e continua a macinare il suo tennis, incassando gli errori da fondo di Swiatek. Tre games consecutivi ai vantaggi vanno tutti dalla parte dell’ucraina che allunga sul 4-1 e poi sul 5-1.

Pochi minuti dopo, il 28esimo diritto sbagliato di Swiatek mette fine al match dopo 2 ore e 51 minuti mandando in semifinale la wild card Svitolina che dovrà ora vedersela con la ceca Marketa Vondrousova (3-2 in favore di Elina i precedenti), in un match che garantirà la prima finalista non testa di serie nel singolare femminile di Wimbledon in oltre 50 anni.

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