Wimbledon: un'opaca Svitolina lascia via libera a Vondrousova

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Wimbledon: un’opaca Svitolina lascia via libera a Vondrousova

La varietà di colpi di Marketa Vondrousova mette alle corde una fallosa Elina Svitolina. Per la ceca è la seconda finale Slam in carriera

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Marketa Vondrousova - Wimbledon 2023 (foto Twitter @BJKCup)
 

(dall’inviato a Londra)

M. Vondrousova b. [WC] E. Svitolina 6-3 6-3

Inutile negarselo, qualcuno nell’establishment inglese e all’interno dell’All England Club era preoccupato della possibilità di una finale tra un’ucraina e una bielorussa, con la chance di una vittoria bielorussa che avrebbe dovuto essere sancita da un trofeo consegnato nientemeno che dalla Principessa di Galles.

La prima semifinale ha “scongiurato” almeno metà di questo scenario, e probabilmente la metà che preoccupava di meno gli amanti del protocollo. Elina Svitolina, che da wild-card era arrivata in semifinale sconfiggendo la n. 1 del mondo Iga Swiatek, non è riuscita a continuare la sua cavalcata inchinandosi in due set all’altra grande sorpresa del torneo, la ceca Marketa Vondrousova.

Nessuna di queste due era una totale estranea alle fasi finali dei tornei importanti: Vondrousova infatti fu finalista al Roland Garros nel 2019, sconfitta da Ashleigh Barty, e Svitolina era già stata n. 3 del mondo e semifinalista a Wimbledon anche lei nel 2019.

LA PARTITA – Il match (giocato sotto il tetto chiuso nonostante per lunghi tratti della partita dalle tribune si vedesse il sole splendere su SW19) ha un po’ deluso le attese, con Vondrousova che ha piazzato la zampata decisiva a metà primo set, quando dal 3-3 ha infilato sette giochi consecutivi portandosi 4-0 40-0 nel secondo set, prima di subire un ritorno di fiamma di Svitolina che ha provato a ritornare nel match aumentando il rischio negli scambi da fondo, ma non è poi riuscita a mantenere quella intensità senza incorrere in troppi errori gratuiti.

Già all’inizio del primo set era stata Vondrousova la prima ad andare in vantaggio di un break, strappando la battuta a zero alla sua avversaria grazie a un ottimo passante di diritto. Lo schema con la palla corta di rovescio dal centro del campo verso la parte sinistra di Svitolina è stata una costante in tutto il match ed ha pagato dividendi importanti per la ceca, che dopo aver restituito immediatamente il break per il 3-3 per colpa anche di due doppi falli, ha cambiato marcia infilando una sequenza di 8 punti a 1, almeno la metà gentilmente concessi da errori gratuiti della giocatrice ucraina.

Una volta messo in cascina il primo set per 6-3 in soli 29 minuti, Vondrousova si è distesa continuando a mostrare la sua varietà di palleggio e facendosi applaudire anche per un passante di diritto in allungo “modello squash” che ha propiziato il 2-0.

Due game da 30 punti in totale prima sancivano il 4-0 e servizio per la ceca, ma poi davano il via a una mini-rimonta di Svitolina che sul 4-0 40-0 ha deciso di giocare il tutto per tutto ed è risalita vino al 3-4. Una volta lì, però, gli errori hanno ripreso ad assommarsi (saranno 24 alla fine del match, di cui 15 nel secondo set) e la sequenza finale di 8 punti a 2 ha regalato a Vondrousova la seconda finale Slam in carriera.

Ora la ceca, che salirà dal n. 42 al n. 16 in caso di sconfitta in finale, con la chance di arrivare al n. 8 in caso di vittoria, attende la vincitrice della seconda semifinale tra Sabalenka e Jabeur. I precedenti confronti diretti vedono Vondrousova in parità con Jabeur (3-3), contro la quale però ha vinto i due incontri più recenti disputati quest’anno, e in svantaggio 4-2 contro Sabalenka, contro la quale ha perso però gli ultimi quattro confronti diretti e non vince del lontano 2018.

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