Sono attimi comprensibilmente tesi quelli che precedono la partita più importante per la carriera di qualsiasi tennista, la finale di Wimbledon. L’attesa risulta ancora più trepidante se in palio ci sono dei traguardi così importanti: Marketa Vondrousova ha l’occasione di vincere il primo slam (dopo le sconfitte in finale a Parigi e alle olimpiadi 2020/1); Ons Jabeur ci riprova dopo la delusione dell’anno scorso: sarebbe ancora la prima tennista araba ad ottenere un successo così importante.

Ma si sa, la tensione può giocare brutti scherzi. È capitato oggi alla tunisina, che, nell’allenamento che precedeva la finale, si è presentata in campo vestita completamente di nero: un azzardo abbastanza inspiegabile in un torneo così attento ai dettagli e alle formalità come Wimbledon. I due sparring partner con cui ha condiviso l’allenamento, infatti, erano vestiti di bianco come da regolamento, ma nessuno ha fatto notare ad Ons come il nero non fosse il colore migliore da scegliere.

Nel corso dell’allenamento, dunque, un’addetta ai lavori ha interrotto la sessione e costretto la tunisina a cambiarsi d’abito. Successivamente, Ons ha potuto riprendere regolarmente.

Episodi di ordinaria follia a Wimbledon, in attesa dell’appuntamento più importante, in cui forse un po’ di follia servirà.