WTA Palermo, Brancaccio: "Ho scommesso su me stessa, questa è la chiave". Rosatello: "Dopo la bella favola United Cup non potevo chiedere di meglio"

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WTA Palermo, Brancaccio: “Ho scommesso su me stessa, questa è la chiave”. Rosatello: “Dopo la bella favola United Cup non potevo chiedere di meglio”

I sorrisi delle due italiane che hanno ragiunto il 2° turno. Rosatello alla prima vittoria nel circuito maggiore: “Palermo è quasi come casa mia “

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Nuria Brancaccio - WTA Palermo 2023 (credits to Ufficio Stampa Palermo Ladies Open)
 

Da Palermo, il nostro inviato

La prima giornata di tabellone principale al Palermo Ladies Open ha portato con sé due vittorie forse pronosticabili ma che indubbiamente hanno un enorme rilevanza per le giocatrici coinvolte: per iniziare la wild card Rosatello ha centrato la prima vittoria in un main draw WTA, poi la qualificata Brancaccio ha superato Andrianjafitrimo dopo due set tirati. In conferenza stampa hanno parlato dei miglioramenti fatti in questo periodo e partiamo proprio con le parole di Nuria Brancaccio, che ci ha dato anche una ‘spiegazione’ sul suo nome inusuale: “Mia mamma è spagnola quindi sono metà spagnola anche se sono nata e cresciuta in Italia e mi sento 100% italiana”.

Come detto, Brancaccio ha battuto 6-3 6-4 la francese anche lei qualificata Andrianjafitrimo e queste le sue impressioni sul match: “Mi aspettavo una partita difficile e il pubblico italiano mi ha aiutato tanto; a fine secondo set mi sentivo un po’ stanca e con i crampi però ho pensato a tenere duro grazie al supporto del mio allenatore. Giocare qui mi piace moltissimo e avere tante italiane in questo torneo aiuta, spero davvero di poter affrontare Cocciaretto al secondo turno (è impegnata oggi contro Sorribes Tormo, ndr) e giocare questo derby che si spera sia il primo di tanti”.

I progressi di Brancaccio in questa stagione sono innegabili: ha giocato le qualifiche Slam per la prima volta in carriera, ha raggiunto i quarti a Bogotà – partendo dalle qualificazioni come a Palermo – e ora ha messo gli occhi sul nuovo best ranking dato che virtualmente è numero 163 del mondo. Ebbene c’è un motivo dietro questo salto di qualità: “Ho fatto un ottimo lavoro soprattutto a livello mentale, ho un team che mi segue da settembre sotto questo aspetto, oltre ad essere supportata dalla federazione. Ho scommesso su di me e sul mio futuro: è stata questa la chiave per alzare il livello e cercare di migliorare sempre di più”. Nello specifico, come ha dimostrato nel match vinto contro la francese Andrianjafitrimo il lavoro mentale aiuta nel non scoraggiarsi: “Cerco sempre di incoraggiarmi soprattutto nei momenti difficili e penso si sia visto”.

Rosatello: “Perché questa vittoria non è arrivata prima? Poca fiducia in me stessa, questo il problema”

Passando a Camilla Rosatello, lei si sente decisamente più a suo agio sulla terra di Palermo dato che si allena nell’Accademia dell’ex tecnico di Roberta Vinci, Francesco Cinà all’interno del Circolo Country Time Club dove appunto si sta svolgendo il torneo. L’attuale numero 363 del mondo ha superato con un doppio 6-1 la svizzera Golubic: “Come prima vittoria nel circuito maggiore non speravo altro che Palermo che è quasi come casa mia. Ho giocato molto bene e l’avevamo preparata molto bene: sapevo che se facevo saltare la palla sul rovescio avrei potuto mettere i piedi in campo e ho anche servito molto bene.”

Visto il buon tennis che la 28enne Brancaccio ha mostrato nelle scorse stagioni e sta continuando a mostrare, è inevitabile chiedersi perché questo risultato non sia arrivato prima.“Mi è mancata la continuità sicuramente – ha spiegato Camilla – ho avuto un paio di infortuni e fondamentalmente sono più ‘problemi’ mentali: fiducia in me stessa, credere di potercela fare. Questo è stato il problema di questi anni. Quando facevo un buon risultato avevo sempre un periodo negativo dopo e da quando ho iniziato a lavorare qui sono molto più consapevole dei miei mezzi […] Io sono un po’ diffidente quando si tratta di aprirsi e quindi per ora preferisco lavorare su questi aspetti mentali con il mio team piuttosto che parlare con persone esterne, ma non è qualcosa che escludo per il futuro”.

Dopo un periodo di alti e bassi quindi, non c’era modo migliore per ripartire: “Quest’anno non è stato semplice perché dopo la bella favola della United Cup mi sono allenata a livello molto alto e dopo esser tornata sono andata a fare due tornei che non sono andati molto bene. Sono stata due mesi fuori per infortunio: prima alla schiena e poi alla caviglia, e col ranking non è stato semplice. A Roma e Firenze non ho vinto nessuna delle due partite però secondo me le ho giocate a un livello alto e adesso ero un po’ in calo e questa giornata mi dà una grande spinta”.

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