WTA Palermo, Paolini: "Ho svoltato dopo il secondo set. Condizioni molto diverse tra giorno e sera"

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WTA Palermo, Paolini: “Ho svoltato dopo il secondo set. Condizioni molto diverse tra giorno e sera”

La toscana analizza la vittoria contro Yastremska: “Con lei è fondamentale rimanere agganciati su tutti i punti”

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Una splendida vittoria quella di Jasmine Paolini: la tennista toscana ha sconfitto per la sesta volta su sette precedenti Dayana Yastremska al secondo turno del Palermo Ladies Open, WTA 250 che si svolge nel capoluogo siciliano. 2-6 6-4 6-2 lo score, recuperando anche un break di ritardo nel secondo parziale. Ora ai quarti la semifinalista uscente affronterà sicuramente una russa: la testa di serie numero 1 Daria Kasatkina o Tatiana Prozorova. Abbiamo raccolto le impressioni della ragazza di Castelnuovo di Garfagnana in conferenza stampa: “Ho vinto tre game al servizio, sono riuscita a brekkare. La partita è cambiata dopo un set e mezzo, io ho cominciato a muovermi meglio, lei ha commesso qualche errore in più. Da lì riuscivo meglio a giocare colpi pesanti, nel primo set ero sempre in affanno. Sono molto contenta perché sono riuscita a rimanere lì dopo che il match era cominciato male e l’ho portata a casa.

Un’avversaria sempre complicata da affrontare a detta dell’azzurra: “Lei è una giocatrice molto pericolosa, può colpire vincenti da ogni parte del campo, ma è difficile farlo per tutto il match. È importante rimanere agganciati e lottare su ogni punto. C’è tanta differenza tra giocare di pomeriggio e giocare di sera: la palla saltava molto di più, il clima era diverso, le condizioni erano diverse. Kasatkina ha un gioco completamente diverso rispetto a quello di Yastremska, sbaglia molto meno, è a ridosso del top 10, è molto solida“.

Sull’adattabilità alle altre superfici: “Ci sono ancora diverse cose da migliorare, per un’ora non ero in campo, ma nonostante fossi molto nervosa sono riuscita a rimanere concentrata sul punto successivo. La terra battuta è la superficie su cui mi adatto meglio. L’erba non mi è dispiaciuta, solo che per due anni di fila ho preso la Kvitova a Wimbledon, quindi non ho fatto neanche in tempo. Sono stati sorteggi complicati, ho preso anche la Jabeur il torneo prima. L’obiettivo è riuscire a giocare nello stesso modo su tutte le superfici“.

Sul ranking e il pensiero al primato nazionale: “Il numero 1 d’Italia è molto relativo, alla fine competiamo contro tutto il mondo. La cosa importante è migliorare tutte insieme e fare da traino l’una con l’altra. Il torneo quest’anno è di livello molto alto, il sorteggio non ha aiutato trovandomi la testa di serie numero 1. La classifica non è un’ossessione, certo alla fine dell’anno scorso quando non sapevo se sarei stata o meno in tabellone all’Australian Open, allora cominci a pensarci di più. Essere in tabellone negli Slam è uno degli obiettivi più importanti. Ogni volta con lei cerco di lottare, di farle giocare più palle possibili, forse ho più pazienza di lei. Mi piace giocare qui: si gioca la sera, siamo in Italia, sulla terra battuta… Adoro queste condizioni“.

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