Race to Turin, verso le ATP Finals: quanti punti servono a Sinner? La qualificazione non è lontana ma va blindata

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Race to Turin, verso le ATP Finals: quanti punti servono a Sinner? La qualificazione non è lontana ma va blindata

In tre delle ultime tredici stagioni a Jannik Sinner sarebbero bastati i punti conquistati finora per essere tra i migliori otto. E adesso si può puntare ancora più in alto

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Jannik Sinner - Roma 2023 (foto Francesca Micheli, Ubitennis)
 

A metà novembre, da domenica 12 a domenica 19, per il terzo anno consecutivo la città di Torino si prepara ad ospitare le Nitto ATP Finals. L’edizione 2023 dovrà essere quella dei record, stando a quanto affermato dal presidente della FITP Angelo Binaghi in una recente conferenza stampa, e la presenza di un giocatore italiano faciliterebbe sicuramente il raggiungimento di questo traguardo.

Lasciando da parte la scaramanzia e addentrandoci in un discorso puramente numerico, bisogna ammettere che non avere quest’anno un italiano a Torino sarebbe un’impresa oggettivamente complicata. Merito senza dubbio di Jannik Sinner, che a poco più di tre mesi dall’inizio della manifestazione si trova al sesto posto nella race to Turin, la classifica che tiene conto solamente dei risultati del 2023. A pochi giorni dal via della tournée nordamericana – che per qualche big è già cominciata, per altri, come l’azzurro, non ancora – l’altoatesino si trova in un’ottima posizione, avendo finora raccolto 3175 punti da inizio stagione.

Siamo andati a dare un’occhiata alle classifiche degli anni passati, prendendo in esame le stagioni dal 2010 al 2022 per poter operare qualche confronto. Un primo dato interessante riguarda alcune stagioni particolari: ad esempio, nel 2011, nel 2017 e nel 2019 a Sinner sarebbero ampiamente bastati i punti conquistati in due terzi di questa stagione per garantirsi un posto alle Finals. La settimana prima del torneo dei Maestri, infatti, l’ottavo posto del ranking – l’ultimo disponibile per la qualificazione – era occupato nel 2011 da Mardy Fish con 2965 punti, nel 2017 da David Goffin con 2975 punti e nel 2019 da Matteo Berrettini con 2670 punti.

Per fare chiarezza, nei nostri conti abbiamo sempre preso come riferimento l’ottavo posto reale, non l’ottavo giocatore a qualificarsi alle Finals. In alcune stagioni, infatti, non è detto che questi due dati coincidano: vedasi ad esempio l’anno scorso, in cui il n°1 del mondo Carlos Alcaraz è stato costretto a saltare il torneo per infortunio e al suo posto è stato protagonista a Torino Taylor Fritz, n°9 del ranking. Non potendo prevedere eventuali forfait abbiamo preferito concentrarci sempre sull’ottavo posto in classifica.

Facendo una media aritmetica delle ultime 13 stagioni (2010-2022 inclusi) salta fuori che per qualificarsi alle Finals bastano mediamente 3552 punti, appena 377 in più di quelli che finora ha raccolto Jannik. Per intenderci, con due quarti di finale tra Toronto e Cincinnati l’italiano arriverebbe ad appena 17 punti da quella soglia.

Al contrario, le tre stagioni in cui sono serviti più punti per strappare un pass per le Finals sono state il 2014 (l’ottavo posto era occupato da Milos Raonic con 4440 punti), il 2015 (Kei Nishikori, 4035 punti) e il 2012 (Juan Martin Del Potro, 3990 punti). Con un altro migliaio di punti dunque, guardando alle cifre degli anni passati, Sinner sarebbe praticamente certo di essere tra i migliori otto. In ottica qualificazione, è bene anche sottolineare un dato non da poco, cioè l’importante differenza di punti tra l’attuale n°8 del mondo e il nono posto nella race, il primo degli esclusi. Stando all’ultimo aggiornamento delle classifiche, la discrepanza tra l’azzurro e Taylor Fritz, attuale n°9 della race con 2290 punti, è di 885 lunghezze, che è indubbiamente uno scarto non da poco.

Allargando lo sguardo agli altri partecipanti, è già certo al 100% di essere a Torino Carlos Alcaraz. Lo spagnolo, dopo la già citata assenza forzata dello scorso anno, è pronto dunque a fare il suo esordio assoluto nel capoluogo torinese. È vicinissimo ad accaparrarsi il secondo posto per il torneo di fine anno anche Novak Djokovic (se non è sicuro al 100%, diciamo che lo è al 99,999%). Il serbo infatti, se dovesse per qualche strana congiuntura astrale uscire dai primi otto della race, potrebbe comunque avvalersi della regola del vincitore Slam. Questa deroga prevede infatti che, se dai primi otto venisse escluso un giocatore che ha trionfato in un Major, quest’ultimo – a patto che resti in top20 – si qualificherebbe al posto dell’ottavo classificato. Quante reali probabilità ci sono che Nole chiuda il 2022 fuori dai primi 20? Ecco, appunto…

Con i primi due posti già praticamente assegnati – e da qui a fine anno sarà grande lotta per conquistare il trono – il ruolo di terzo incomodo dovrebbe con ogni probabilità spettare a Daniil Medvedev, che al momento ha 1860 punti di vantaggio su Andrey Rublev. Tra il russo, che occupa la quarta posizione, e il settimo posto di Holger Rune, ci sono appena 235 punti di differenza. Sono compresi in questo spicchio anche Stefanos Tsitsipas e Jannik Sinner: anche in questo caso sarà una bagarre per acciuffare la quarta piazza, che in caso di sorteggio fortunato permetterebbe di evitare due tra Alcaraz, Djokovid e Medvedev nel Round Robin.

Bella sfida, infine, anche per conquistare l’ottavo e ultimo posto disponibile. I principali contententi ad oggi sono Casper Ruud, ottavo con 2480 punti, Taylor Fritz, nono con 2290 punti e il redivivo Alexander Zverev, il cui successo ad Amburgo è stato fondamentale in chiave Finals e lo ha portato in top10 nella race con 2265 punti. Più staccati Khachanov (1900 punti), Paul (1805), Tiafoe e Norrie (entrambi con 1750 punti). Il secondo italiano dopo Sinner è Lorenzo Musetti, 21° con 1225 punti, distante 1255 lunghezze dall’ottavo posto.

Ottavo posto nella ranking la settimana prima delle Finals, 2010-2022

  • 2022 -> Djokovic, 3320 punti
  • 2021 -> Ruud, 3,760
  • 2020 -> Rublev, 3919
  • 2019 -> Berrettini, 2670
  • 2018 -> Thiem, 3895
  • 2017 -> Goffin, 2975
  • 2016 -> Nadal, 3300
  • 2015 -> Nishikori, 4035
  • 2014 -> Raonic, 4440
  • 2013 -> Wawrinka, 3240
  • 2012 -> Del Potro, 3990
  • 2011 -> Fish, 2965
  • 2010 -> Roddick, 3665

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