US Open, Berrettini e non solo: le mine vaganti del tabellone maschile

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US Open, Berrettini e non solo: le mine vaganti del tabellone maschile

Berrettini, Murray, Wawrinka sono solo alcuni dei pericoli per le teste di serie

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Matteo Berrettini ATP Toronto 2023 Peter Power/NBOtoronto
 

I giorni scorrono torridi e l’inizio dell’ultimo Slam della stagione si avvicina: sui campi degli US Open si stanno già disputando le partite di qualificazione al tabellone principale, mentre tanti campioni iniziano ad allenarsi. Salvo sorprese dell’ultimo minuto, sono già noti i nomi delle teste di serie e di chi, invece, è rimasto fuori dall’elenco dei migliori trentadue giocatori. In vista del sorteggio del tabellone in programma giovedì 24 agosto alle 18 italiane ed è proprio su questi ultimi che vogliamo puntare la nostra attenzione per scoprire i possibili outsider dell’ultimo Slam della stagione.

Tra i primi quattro che non beneficeranno di una testa di serie troviamo l’azzurro Matteo Berrettini e il britannico Andy Murray. Matteo cerca di proseguire il suo percorso verso una forma ottimale e altri risultati importanti dopo le due sconfitte nei mille nordamericani – contro Jannik Sinner a Toronto e contro Auger Aliassime a Cincinnati –. L’azzurro con New York ha sicuramente un feeling particolare visto che è in questo Slam che l’azzurro ha raccolto il primo risultato importante in carriera ad altissimo livello: semifinale nel 2019. Le motivazioni non mancano di certo a Berrettini – che difende anche i quarti di finale raggiunti l’anno scorso – e questo lo rende un avversario ancor più pericoloso da incontrare presto nel torneo per qualche big.

Capitolo a parte per il britannico Andy Murray, che si è dovuto ritirare a Toronto prima di scendere in campo negli ottavi di finale contro Jannik Sinner e non ha giocato nemmeno a Cincinnati. Uno stiramento agli addominali sta complicando non poco l’avvicinamento del vincitore dell’edizione 2012 degli US Open al torneo, ma se dovesse aver recuperato anche solo in parte da questo problema, Murray ha già dimostrato di saper ancora dare battaglia negli slam, citofonare Berrettini per conferme – vittoria in cinque set durissimi agli Australian Open quest’anno–.

Tra gli altri ex campioni del torneo meritano senza dubbio attenzione anche Stan Wawrinka e Dominic Thiem. Lo svizzero si è ricostruito una classifica di tutto rispetto dopo essere stato a lungo fuori per infortunio e lo stesso sta provando a fare anche l’austriaco. Wawrinka è certamente più avanti in questo percorso e le sue quotazioni come elemento di disturbo per qualche testa di serie non in giornata di grazia sono sicuramente più alte rispetto a quelle del più giovane collega. Thiem si è ritirato, infatti, dal torneo 250 di Winston Salem lasciando qualche domanda sulla sua condizione fisica e sulla sua partecipazione agli US Open . A rigore forse non dovrebbe essere in questa classifica di clienti scomodi, ma quel suo rovescio lungolinea e i ricordi del 2020 convincono ancora chi scrive al punto da meritarsi una menzione.

Ancora qualche breve riflessione su altri due giocatori: Gael Monfils e Milos Raonic. Entrambi sono entrati direttamente in tabellone grazie al protected ranking e sono alla ricerca di condizioni fisiche ottimali sul lungo periodo, ma hanno dimostrato di poter battere anche giocatori molto quotati. Il tennista canadese ha vinto, infatti, contro Francis Tiafoe al primo turno del Master 1000 di Toronto una partita di ottimo livello e si è ben comportato anche nelle successive partite, salvo, però non partecipare ad altri tornei in vista di questi US Open. Monfils ha, invece, impressionato sia in terra canadese che a Cincinnati – vittorie con Tsitsipas, Norrie e De Minaur –, ma mostrato anche qualche acciacco in più. Loro due sono forse, tra tutti quelli citati fin qui, le vere e proprie mine vanganti del tabellone, capaci di guadagnarsi un risultato importante.

Sara Zabeo

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