[10] K. Muchova b. Xin. Wang 6-3 5-7 6-1

In un match in cui il servizio è stato quasi un optional, la più esperta delle due, ovvero Karolina Muchova, è riuscita nell’ultima frazione a dilagare dopo i complicati primi game, brekkando l’avversaria Xinyu Wang ben due volte consecutive. Non una prestazione sublime da parte di nessuna delle due giocatrici, che in totale si sono strappate la battuta quindici volte in ventotto game (nove break per Muchova, sei per Wang), concedendo la ceca undici palle break, la cinese tredici. Va da sé che le percentuali al servizio siano state poco salvabili, tranne che per un modestissimo 65% di punti vinti con la prima della tds n.10. Quest’ultima, poi, ha commesso più vincenti e meno errori dell’avversaria, ma ha concluso la partita con un computo totale comunque negativo (trentadue vincenti, trentasette errori non forzati) che, però, è sicuramente meglio di quello della tennista cinese (ventuno vincenti, quarantadue gratuiti).

Non esattamente brillantissima neppure a rete, dove solitamente si sente a casa, Muchova conquista ugualmente il primo testa a testa con Wang (che esordiva in un ottavo Slam), e si garantisce l’accesso ai quarti di finale dello US Open per la prima volta in carriera, dopo che nel 2020 era stata sconfitta agli ottavi. Questo porta la finalista del Roland Garros al raggiungimento del turno dei migliori otto in tutti i Major. Ma non finisce qui, perché ai quarti la ceca sfiderà Sorana Cirstea, vincitrice di Belinda Bencic, contro la quale sarà la favorita. Dovrà, però, alzare il livello come aveva fatto nel match di terzo turno con Townsend. Poi chi lo sa, se in semifinale se la dovrà vedere con Ostapenko, Wozniacki o molto più probabilmente con Gauff o Swiatek, ne vedremo delle belle. Intanto, secondo quarto di finale Slam in stagione e best ranking quasi assicurato al n.9. Non male il suo rientro nel circuito.

IL MATCH

Primo set: Molte incertezze da parte di entrambe, ma Muchova fa valere la sua classe (Danilo Gori)

La tennista cinese sa di non dover dare troppa confidenza alla rivale sullo scambio lungo e cerca da subito di essere aggressiva per sottrarre tempo e varietà di soluzioni all’estrosa ceca. L’inizio della testa di serie numero 10 è leggermente contratto, tanto nei colpi di rimbalzo che al servizio; questo incoraggia l’atleta asiatica a spingere sulla seconda palla dell’avversaria. Wang tiene a zero il primo turno al servizio e inizialmente dà qualche pensiero a Muchova sulla risposta, ma manca di precisione nel prosieguo del game e le contendenti arrivano sull’1-1.

Qui la tennista di Olomouc trova il break infilando un paio di perle assolute con il dritto, passante incrociato e poi lungolinea con un mirabile cambio di direzione. Karolina non trova continuità alla battuta e, poco aiutata dalla prima palla, concede immediatamente il controbreak che la classe 2001 cinese si merita con una risposta incrociata di rovescio. La partita non decolla e assistiamo a diversi errori su entrambi i fronti. Muchova sembra non sentire la pallina come nei giorni migliori. Nonostante questo, la ceca sale 5-2 e servizio a disposizione, approfittando degli impacci al servizio di Wang e prendendo la decisione di servire non a tutta forza ma accentuando il kick per togliere sicurezza in risposta alla rivale. Nell’ottavo gioco, però, la tennista di Olomouc conferma le incertezze già mostrate ad inizio set e rende uno dei due break conquistati, arrendendosi ancora a una risposta incrociata di rovescio. Il parziale dura comunque solo un game in più e Wang subisce il quarto break consecutivo con un passante slice incrociato a due passi dal net. In quaranta minuti 6-3, dodici vincenti e nove errori per chi ha vinto il set, tre a undici è il magro bilancio di chi l’ha perso.

Secondo set: Disastro Muchova e Wang forza il match al set decisivo (Danilo Gori)

Errori e break costellano anche la prima parte della seconda frazione. Forse il caldo e l’umidità del primissimo pomeriggio newyorkese appesantiscono i movimenti e tolgono lucidità alle protagoniste, ma lo spettacolo che ne risulta non è davvero da Grande Slam. I primi cinque giochi sono altrettanti break: la giocatrice alla battuta non riesce a sfondare in pressing e sovente commette l’errore decisivo. Inoltre, l’inconsistenza delle seconde palle di entrambe si conferma e si aggrava.

In particolare, Muchova persiste nel non trovare la profondità e regala diversi punti bisticciando con la linea di fondo. Sul punteggio di 3-2 Wang difende per la seconda volta nel match il servizio e si porta sullo 0-30 nel game successivo. Con orgoglio la ceca si prende il game e subito dopo sale 5-4. Si potrebbe pensare che i giochi siano fatti, ma l’atleta di Shenzhen non smette di crederci e mette alle corde l’incerta avversaria. Sul 5-5 Wang non si fa impressionare da alcune pregevoli discese a rete della ceca e coglie il break con un passante di dritto lungolinea. Dopo il cambio di campo sale 40-0 ma pasticcia e si fa raggiungere; avrà bisogno di altri tre set point ma alla fine il game e il set sono suoi. Un’ora e tredici minuti, ventitré errori gratuiti a diciannove a favore, si fa per dire, di Muchova.

Terzo set: Partenza in salita per entrambe, poi Muchova schiaccia l’acceleratore

Faticano le due giocatrici in apertura di terzo parziale, dove ancora per tenere il servizio sono costrette quantomeno ai vantaggi. Muchova, infatti, si trova ad annullare una palla break nel game di apertura, ma poi, nel terzo gioco, molti errori da parte della tennista cinese la portano a due pericolose chance di break che non può farsi sfuggire. Infatti, risposta fulminante lungolinea e la ceca strappa il servizio all’avversaria: 3-1 in suo favore. Tenuto il break a 15 senza dover soffrire per la prima volta nel set al proprio turno di battuta, la n.10 al mondo sembra voler chiudere rapidamente la pratica ottavi di finale. Wang, tra doppi falli e discese a rete disperatamente avventate, concede il servizio nuovamente permettendo così a Muchova di poter servire per il match in vantaggio 5-1. Niente di più semplice per Karolina, che chiude il match con una buona prima al centro dopo due ore e trentasei minuti di partita. Tennis, in ogni caso, da rivedere; intanto, prima giocatrice ai quarti, primi quarti a New York per lei.