Coppa Davis: il doppio tiene in vita l'Australia, Francia battuta 2-1

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Coppa Davis: il doppio tiene in vita l’Australia, Francia battuta 2-1

Ebden e Purcell vincono il doppio decisivo dopo che Mannarino e de Minaur avevano portato la sfida in parità

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Dal nostro inviato a Manchester

Coppa Davis 2023 Group Stage

Gruppo B (Manchester, UK)

Australia-Francia 2-1

L’Australia grazie ai due elementi di forza della propria rappresentativa -il numero 1 De Minaur e il doppio composto da Ebden e Purcell- sconfigge una buona Francia, che ora si giocherà tutte le sue chances di qualificazione nel difficile incontro di domenica contro i padroni di casa britannici. Ma prima lasciateci raccontare del pizzico di tristezza che ci ha presi nell’assistere dal vivo a una sfida -tra due nazioni che hanno avuto un ruolo importantissimo nella nascita e nello sviluppo del tennis moderno- giocata davanti a qualche scarso centinaio di persone. È una scena che non fa bene al tennis e a quel che resta del prestigio della Coppa Davis, che sulle panchine delle due selezioni stampa la scritta con la quale si autodefinisce la “World cup of tennis”. In realtà, vedendo questi risultati, non è capace di presentarsi così al pubblico. In una grande città come Manchester che da vari anni non ha nessun evento importante in questo sport, la possibilità di assistere a due match di buona qualità tra 3 top 50 e un top 20 (e a un doppio con quattro ottimi specialisti) non può far vendere così pochi biglietti, in particolar modo con i prezzi popolari (20 sterline) adottati dalla LTA per invogliare a seguire la sfida. L’organizzazione inglese, così impeccabile nel gestire l’evento e che non ha colpe dirette per questa Coppa Davis così snobbata dal grande pubblico, ha chiuso completamente i settori superiori della Manchester Arena e li ha coperti con dei teli neri (una sorta di enormi sipari teatrali) calati dall’alto per non fare vedere le sedute vuote, ma non è bastato ad evitare la sensazione di tristezza vissuta da noi presenti sugli spalti (tra l’altro, è un effetto che ha coinvolto anche la sala stampa, dimezzata di presenze per l’assenza in campo dei giocatori di casa). Come accaduto nel corso della prima giornata tra Francia e Svizzera, sentiamo le voci dei giocatori rimbombare nel grande spazio del palasport, tanto è il silenzio causato dalla mancanza di pubblico: ed è una sensazione che fa più ancora male pensando a quanto accaduto ieri: con la Gran Bretagna in campo, non è andata così e sembrava, onestamente, di vivere l’atmosfera della vecchia Davis.

A. Mannarino (FRA) b. M. Purcell (AUS) 7-6(4) 6-4

PURCELL INCONSISTENTE DAVANTI A UN MANNARINO CENTRATO – La prima sfida di giornata si è aperta con un cambio nella rappresentativa australiana deciso dal capitano Lleyton Hewitt, che ha sostituito Kokkinakis con il vero -almeno secondo la classifica- numero 2 gialloverde, Max Purcell, 43 ATP. Il 25enne di Sydney reduce dall’estate molto positiva sul cemento nord-americano che lo ha catapultato per la prima volta nella top 50, è stato così chiamato a rappresentare per la seconda volta il suo paese in un singolare di Coppa Davis, dopo l’esordio giocato e perso nel Groupe Stage di Amburgo lo scorso anno contro Struff. Dall’altra parte della rete Purcell ha trovato Mannarino, 34 ATP (1-1 gli scontri diretti tra i due, entrambi giocati sull’erba lo scorso anno), e giocatore che ha ormai dimostrato di avere un buon feeling con la Coppa Davis, forte di un bilancio di 5 vittorie (l’ultima delle quali due giorni fa contro Stricker) e 2 sconfitte in singolare. Il primo set inizia con una serie di game conservati facilmente da chi è alla battuta e il primo momento di possibile svolta arriva nell’ottavo gioco, durato 14 punti, in cui Purcell si salva annullando una palla break, l’unica registrata prima di arrivare, dopo 46 minuti di partita, al tie-break. Il match è piacevole, l’australiano in questo match è un pò “leggerino” ma gioca molto in verticale, cercando, appena possibile, di chiudere i punti a rete. Mannarino invece alterna con il suo talento incostante momenti buoni ad altri che lo sono meno, ma è in buona vena e lo si percepisce sin dalle prime battute dell’incontro. Il tie-break vede Purcell portarsi avanti sul 4-2, ma poi per il gialloverde si spegne la luce: subisce un filotto di 4 punti a 0, che viene poi sublimato dal doppio fallo con cui si chiude il primo set. All’inizio del successivo parziale Mannarino strappa nel game iniziale il servizio all’avversario, ma commette l’errore di calare la concentrazione e di concedere un immediato contro break. Così, quando nel corso del quarto gioco il francese salva una palla break il match sembra ancora incerto, ma tale impressione si rivela fallace: Purcell inizia a essere sempre più falloso e si trova in un amen sotto 2-5 con l’avversario al servizio. A poco gli serve risalire sul 4-5: dopo un’ ora e 39 minuti di gioco Mannarino con un servizio vincente porta a casa il match, mandando sull’1-0 la Francia.

A. de Minaur (AUS) b. U. Humbert (FRA) 7-6 (2) 6-3

DE MINAUR RITROVATO, PER HUMBERT NULLA DA FARE – Il secondo incontro ha visto scontrarsi due tennisti, Alex De Minaur, 12 ATP, e Hugo Humbert, 36 ATP, che nonostante la loro piuttosto recente militanza nel circuito maggiore, si erano affrontati già in cinque occasioni (3-2 gli head to head a favore dell’australiano, con il francese che aveva però vinto l’ultimo, un paio di mesi fa ad Atlanta). Il primo set scorre via veloce e ha poco da raccontare: tra il terzo e il quarto gioco i due tennisti vengono entrambi brekkati, in un parziale che per i restanti dieci game vede chi è al servizio conservare i propri turni di battuta senza mai dover andare ai vantaggi. Nel tie-break la differenza la fa probabilmente la maggiore cattiveria agonistica di De Minaur, forse ancora deluso dalla sua prestazione di ieri contro Evans e motivato da una grande voglia di riscatto. Nei primi punti del gioco decisivo l’aussie dopo un passante riuscito fa partire un urlo di battaglia nel vuoto della Manchester Arena che da un lato ci sembra infastidire un pò Humbert e dall’altro ricorda molto da vicino quelli che il suo capitano Hewitt lanciava quando era ancora grande protagonista in campo. Il 12 ATP va prima avanti sul 4-1 e servizio e poi, sul 6-2, con un gran dritto lungo linea dopo 57 minuti di gara porta a casa il primo set. Humbert subisce il colpo e nel secondo gioco, con un rovescio sparato lungo sulla palla break da salvare, subito perde la battuta, come non gli era accaduto mai nel corso del precedente parziale. Il francese a quel punto ha una inaspettata possibilità nel corso del quinto game, quando si issa ad avere due palle break consecutive, ma De Minaur ha troppa voglia di riscattarsi e si salva dal pericolo. Il match non vive più sussulti e così, nel nono game, con un servizio vincente il 12 ATP vince l’incontro e porta l’Australia sull’1-1.

M. Ebden/M. Purcell (AUS) b. N. Mahut/E. Roger-Vasselin (FRA) 7-5 6-3

ROGER-VASSELIN TRADISCE I FRANCESI, ANCORA UNA VOLTA EBDEN E PURCELL SONO VINCENTI – Per decidere la vincitrice della sfida, come accade molte volte con questo formato della Coppa Davis, il doppio è diventato decisivo. Entrambi i capitani confermano le coppie risultate vincenti nel loro esordio in questo Groupe Stage di Coppa Davis (Roger-Vasselin e Mahut per i transalpini, Ebden e Purcell per gli australiani). La coppia francese, ormai giunta agli “anta”, è esperta con i quasi 42 anni di Mahut e i quaranta da compiere tra due mesi per il suo compagno, il quale solo in questi giorni ha compiuto il suo esordio con la maglia della nazionale. Un bagaglio di esperienza dovuto non solo al passato nella top ten di doppio per entrambi, ma soprattutto alla statistica che li vede aver raggiunto nel 2019 la finale a Wimbledon e aver vinto assieme otto tornei (e aver complessivamente totalizzato 67 titoli nella specialità, contando anche quelli conquistati con altri compagni). Meno sostanziosa, ma comunque prestigiosa, risulta la bacheca dei due Aussie, che l’anno scorso hanno vinto in questa specialità i Championships londinesi (e il torneo ATP 250 di Houston) e in Coppa Davis sono reduci da un ottimo bilancio in coppia, fatto di quattro vittorie e una sola sconfitta. Il match ha vissuto un primo set nel quale la coppia australiana ha sempre tenuto facilmente i propri turni di servizio, a differenza di quella francese, che gia nel quinto gioco, con Mahut al servizio, ha dovuto annullare due palle break. Una situazione di pericolo ricreatasi nel dodicesimo game, con al servizio Roger Vasselin. In tale frangente da 40-15 avanti si sono fatti brekkare e quindi hanno perso il parziale, con Ebden che ha centrato una grande risposta sulla quale nulla ha potuto il più giovane dei due francesi. Il secondo parziale vive il suo momento decisivo quando nel quarto gioco torna al servizio Roger-Vasselin: i francesi vengono nuovamente brekkati con l’esordiente in Davis che resterà l’unico del match ad aver perso il servizio. Gli australiani, infatti, con Purcell alla battuta, concedono nel gioco successivo per la prima volta una palla break, ma si salvano con un servizio vincente. Il match non vive più sussulti e, quattro giochi dopo, con un ottimo sevizio di Purcell chiudono il match e si rimettono abbondantemente in corsa qualificazione: sconfiggendo sabato la Svizzera strapperanno con ogni probabilità il biglietto per le Finals di Malaga.

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