ATP Shanghai, tracollo Rune: solo due game contro Nakashima. Ruud in carrozza, Eubanks prossimo ostacolo

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ATP Shanghai, tracollo Rune: solo due game contro Nakashima. Ruud in carrozza, Eubanks prossimo ostacolo

Resiste solo un set la resistenza di Nishioka contro Casper Ruud, ma la notizia di giornata è la debacle di Holger Rune, che subisce la peggior sconfitta della carriera

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Holger Rune - Bercy 2022 (foto Twitter @ATPTour_ES)
 

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Nella giornata del debutto delle teste di serie il Rolex Shanghai Masters perde subito la sua terza forza, con la clamorosa sconfitta di Holger Rune contro Brandon Nakashima. Partita perfetta dello statunitense, che commette solamente 4 gratuiti giocando sempre in spinta. Buon esordio invece per Casper Ruud, che al terzo turno sfiderà Chris Eubanks. Vediamo come sono andati i primi incontri.

[8] C. Ruud b. Y. Nishioka 7-5 6-0

La prima testa di serie a scendere in campo è Casper Ruud, chiamato ad aprire il programma sul Campo Centrale. Il norvegese, dopo la sconfitta nei quarti a Pechino contro un ottimo Carlos Alcaraz, prosegue la sua campagna cinese alla ricerca di punti importanti per tentare una difficile qualificazione alle ATP Finals di Torino. Il suo avversario è Yoshihito Nishioka, che ha già giocato un match a Shanghai, vinto al tie-break del terzo contro Daniel Altmaier. Le fatiche della sofferta vittoria contro il tedesco presentano il conto al giapponese, evidentemente non proprio al meglio fisicamente.

Il n°48 ATP è il primo a perdere la battuta, consentendo al tre volte finalista Slam di portarsi sul 4-1. Dopo tre turni di battuta in cui ha concesso soltanto un punto, nell’ottavo gioco Ruud perde un po’ a sorpresa il servizio a zero, consentendo a Nishioka di impattare sul 4-4. Tornato avanti nel punteggio, il norvesese si procura un set point nel decimo game, ma il nipponico è bravo ad annullarglielo. Quando tutto sembra apparecchiato per il tie-break, però, l’ex n°24 del mondo si fa riprendere da 30-15, giocando due pessimi punti e consegnando di fatto il primo set al suo avversario.

La partita sostanzialmente termina qui: nel secondo parziale non c’è partita, Nishioka mostra un atteggiamento piuttosto arrendevole e non riesce ad ottenere neanche un punto in risposta. Senza fare nulla di straordinario Ruud ottiene uno dopo l’altro tre break, vincendo 24 degli ultimi 28 punti dell’incontro. Casper si impone 7-5 6-0 in un’ora e un quarto non così dispendiosa. Ottime, comunque, le percentuali al servizio dell’ex n°2 del ranking: 9 ace, 87% di prime in campo e 85% di punti vinti con la prima. Al terzo turno per lui c’è Chris Eubanks.

[29] C. Eubanks b. Y. Hanfmann 4-6 6-3 6-2

Ha dovuto armarsi di tanta pazienza Chris Eubanks per avere la meglio su Yannick Hanfmann. Il tedesco infatti, dopo uno scambio di break nei primi due game dell’incontro, è il primo ad allungare in maniera importante, strappando la battuta al suo avversario nel quinto gioco e portandosi sul 4-2. Il n°53 del mondo serve molto bene – metterà in campo l’81% di prime palle nel parziale inaugurale – e conserva il vantaggio fino a fine set, portandosi avanti. La svolta della partita arriva a metà della seconda frazione: sotto 3-2 Hanfmann si incarta, facendosi rimontare da 40-0 e perdendo per primo la battuta nella seconda frazione.

Eubanks sale progressivamente di livello, concedendo sempre meno, ma chiamato a servire per chiudere il set rischia grosso. Dopo due set point mancati, infatti, si vede costretto a fronteggiare una palla break. Risultato? Tre ace di fila, un set pari. L’inerzia è decisamente cambiata e lo si vede anche all’inizio del terzo, quando alla prima opportunità di break lo statunitense piazza l’allungo. Da lì alla fine il quarto-finalista di Wimbledon concederà solamente più due punti in tre turni di battuta, trovando il doppio break nel settimo gioco e volando da Casper Ruud grazie al 4-6 6-3 6-2 finale.

B. Nakashima b. [3] H. Rune 6-0 6-2

Di per sé è difficile aggiungere un commento ad un punteggio così netto e magari inspiegabile per chi si affaccia al tennis saltuariamente. Nessuno si aspettava una vittoria netta di Holger Rune, benché anche il suo avversario odierno non attraversasse un momento di forma idilliaco (tutt’altro). Nel corso del 2023, infatti, Brandon Nakashima ha vinto solamente 11 partite su 30, perdendone 7 delle ultime 10. All’esordio a Shanghai, però, lo statunitense ha interrotto un’emorragia di quattro sconfitte consecutive, battendo all’esordio 6-1 7-6(3) Bernabe Zapata Miralles. Non si presentava a questo incontro da favorito, ma sicuramente avrebbe potuto dire la sua, complici i perduranti problemi alla schiena del danese.

Nakashima, invece, non soltanto ha vinto, ma lo ha fatto in un modo a dir poco perentorio. Sprofondato al n°122 del ranking, il 22enne di San Diego ha estratto dal cilindro la sua miglior partita stagionale, lasciando le briciole ad un irriconoscibile Holger Rune. Nel primo set la resistenza del danese è durata praticamente soltanto un game, il primo. Perso subito il servizio e chiamato a rincorrere, il classe 2003 non è riuscito a conquistare neanche un game, ottenendo solo tre punti in risposta e subendo un sonoro bagel in neanche mezz’ora. Qualche segnale di risveglio c’è stato nel secondo set, ma dopo non aver sfruttato una palla break ad inizio parziale (che lo avrebbe mandato sul 2-0 e servizio) ha perso ancora la battuta, ritrovandosi in un attimo da 1-1 a 1-5. Al terzo match point Nakashima è così riuscito ad imporsi 6-0 6-2 in 69 minuti, ottenendo la miglior vittoria della sua carriera nonché la prima contro un top10.

I 4 gratuiti dello statunitense (contro i 24 del suo avversario) sono il dato più emblematico di una partita giocata alla perfezione dall’ultimo vincitore delle Next Gen ATP Finals. Dall’altra parte, tuttavia, non si può non evidenziare il tracollo di Rune, che resta – chissà ancora per quanto – il n°8 della race, ma in queste condizioni pare quasi impossibile vederlo a Torino. Non si capisce più se il problema sia limitato alla schiena o se si sia esteso a livello psicologico, anche perché durante il match ha più volte colpito in allungo, cosa difficile da mettere in pratica con un serio infortunio. Quel che è certo è che questa per il danese è la peggior sconfitta in carriera a livello ATP, “pareggiando” il 6-0 6-2 subito da Ruud a Bastad 2021.

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