Challenger di Olbia: Cobolli, Bellucci e Forti approdano ai quarti di finale

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Challenger di Olbia: Cobolli, Bellucci e Forti approdano ai quarti di finale

Molto bene anche Pellegrino che in Argentina è già in semifinale e Giustino in Cina

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Olbia Challenger ATP Challenger Tour Olbia, 15/10/2023 Foto L.Canu
 

Sul campo centrale del TC Terranova (cemento), in quel di Olbia, il pubblico, che sempre numeroso si assiepa sugli spalti per assistere agli incontri di questo neonato Challenger 125, ha quasi sempre avuto ottimi motivi per uscire dal campo soddisfatto. Spesso infatti ha avuto la fortuna di assistere a delle belle partite in cui tra l’altro gli italiani hanno sovente recitato da protagonisti. In tre infatti si sono qualificati per i quarti di finale, a cominciare da Flavio Cobolli che ha ribadito la sua superiorità prima contro Emilio Nava (già battuto in maggio al Challenger di Roma) e poi contro Federico Gaio (sconfitto in luglio a Milano). Adesso gli tocca la seconda testa di serie, il francese Constant Lestienne (n.93 ATP) e, tutto sommato, è un bene perché il tennista romano ha già dimostrato di temere molto di più i cali di concentrazione piuttosto che la forza degli avversari. A fargli compagnia nei quarti un sorprendente Francesco Forti che per venire qui in Sardegna aveva rinunciato a difendere i colori della sua Massa Lombarda nel campionato di Serie A1 contro i fiorentini del Match Ball. Scelta azzeccata, a giudicare dai risultati, che gli ha già portato quattro vittorie, due nelle qualificazioni (i derby con Andrea Bacaloni e Giovanni Oradini) e due nel tabellone principale. Soprattutto queste ultime sono state partite belle toste, vinte contro pronostico, prima in rimonta (3-6 6-4 6-4) con l’inglese Ryan Peniston (n.189) e poi con il bombardiere francese Mathias Bourgue (n.272) con un più agevole 6-4 6-1. Adesso ci sarà la prova della verità contro il belga Joris De Loore che, a dispetto del fatto che a noi non piaccia molto, ha ultimamente centrato due finali (a Zug in luglio e a Bratislava la settimana scorsa) e qui in Sardegna ha eliminato giocatori non banali come Thiago Agustin Tirante e Lloyd Harris.

Il terzo ad aggiungersi alla festa è stato Mattia Bellucci che, dopo aver eliminato un Benoit Paire in versione sedata, ha prevalso nel derby contro Raul Brancaccio con un periodico 6-4. Adesso gli tocca lo slovacco Alex Molcan (n.115), nel tentativo di dare continuità ai suoi segnali di risveglio.

Ma anche chi ha fatto poca strada è riuscito a dare spettacolo, e ci riferiamo ovviamente a Fabio Fognini che, pur sconfitto all’esordio dalla prima testa di serie Alexandre Muller, ha entusiasmato, tenendo un livello altissimo per tutte le quasi tre ore del match. Ha perso 3-6 7-6(5) 7-6(3) ma è uscito tra gli applausi e soprattutto ha dimostrato di averne ancora voglia.

Al Challenger 75 di Santa Fè (Argentina, terra battuta) avevamo quattro azzurri in tabellone e il miglior risultato è stato di gran lunga quello di Andrea Pellegrino che si è qualificato per le semifinali (il torneo sudamericano è un giorno avanti) battendo facilmente Jan Choinski e con una certa qual difficoltà Marco Trungelliti. Il tennista di Bisceglie ha indubbiamente sfruttato al meglio un buon tabellone che gli ha poi proposto, per la legge del contrappasso, la prima testa di serie, l’argentino Federico Coria (n.75 ATP), che, a nostro personalissimo parere, è uno dei tennisti più sopravvalutati degli ultimi anni, forse per nostalgia verso il fratello Guillermo, che fu ovviamente molto ma molto più forte di lui. E il 31enne nativo di Rosario ci ha confermati nella nostra opinione, complice in realtà anche la malasorte. E’ infatti successo che sul 2-2 del secondo set l’argentino sia ruzzolato inseguendo un diritto a uscire dell’azzurro, rialzandosi poi claudicante. Ha provato a giocare qualche altro punto ma si capiva quanto fosse sofferente, tanto che, perso il servizio ed espletata la formalità di un medical time-out, andava a stringere la mano a Pellegrino che quindi chiudeva 6-0 3-2. La semifinale contro il ceco Vit Koprova (n.122 ATP) sarà una bella avventura, non priva di insidie e molto aperta nel pronostico.

Eliminato al secondo turno Luciano Darderi (6-4 4-6 7-6 da Tomas Barrios Vera), mentre escono all’esordio Riccardo Bonadio (6-4 6-2 da Francisco Comesana) e Franco Agamenone (6-3 6-4 da Jozef Kovalik).

Lorenzo Giustino, che prosegue nella sua trasferta in Estremo Oriente, raggiunge i quarti al Challenger 75 di Shenzhen (cemento), eliminando nell’ordine il cinese Rigele Te (n.482 ATP) e l’originario delle Isola Marianne Colin Sinclair (n.362). Per lui vale lo stesso discorso fatto per Pellegrino: bravissimo a sfruttare un buon tabellone. E anche per lui il difficile arriva ora perché lo statunitense Alexandar Kovacevic (n.112 ATP e seconda testa di serie) sarà un osso duro da rodere.

Al Challenger 50 di Amburgo (cemento indoor) l’unico italiano in tabellone era Stefano Napolitano che, dopo aver rimontato all’esordio il padrone di casa Daniel Masur, è stato sconfitto dall’ungherese Mate Valkusz (n.235 ATP) col punteggio di 6-7(5) 6-4 6-4.

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