[8] A. Zverev b. [5] A. Rublev 6-4 6-4
Si gioca solo per onorare lo sport e il regolamento il match tra Andrey Rublev e Alexander Zverev. Ovviamente non è del tutto esatto essendo in palio per ogni vittoria del Round Robin 200 punti ATP e 390.000 dollari, ma la vittoria nel pomeriggio di Alcaraz ai danni di Medvedev ha polverizzato le residue speranze nutrite dal tedesco di passare il turno, mentre Rublev è già fuori gioco dal secondo turno del girone. I due “delusi” danno vita a un match agonisticamente valido che dimostra come forse Rublev si sia fermato alla meravigliosa e sfortunata semifinale di Parigi-Bercy, quando fece tremare Djokovic arrendendosi dopo tre ore di pugna esaltante.
Il russo è nervoso e instabile e chiude con tre sconfitte il torneo che nella scorsa edizione lo aveva visto semifinalista. Zverev esprime un gioco paziente e intelligente, accorgendosi presto delle persistenti paure del rivale nei momenti cruciali dell’incontro, e chiude in buona sicurezza dopo un’ora e quarantadue minuti di gioco per 6-4 6-4.
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Primo set: molti break e troppi errori per Rublev, che cede al decimo gioco
Rublev è determinato ad aggredire nei turni in risposta anche quando gli viene incontro la prima palla dell’amburghese e spinge per aprirsi l’angolo giusto e indirizzare lo scambio. L’azzardo gli porta dei benefici nonostante Zverev tenga una percentuale di prime di servizio vicina all’ottanta per cento nei primi due giochi del set. Dal canto suo Zverev colpisce con buona fluidità e impedisce al rivale di mettere in atto il consueto forcing con il dritto da sinistra, scompigliandone i piani con una buona profondità di gioco.
Anche Sascha non disdegna la sortita in risposta e i game sono lottati e divertenti. Il russo oltraggia il rivale impegnato nel suo primo turno alla battuta prendendo l’iniziativa, sbagliando ma trovando a sua volta gli errori del tedesco, che sotto pressione concede la seconda chance di break con un doppio fallo. Zverev reagisce subito e ricambia con la stessa moneta il moscovita, operando immediatamente il controbreak dell’1-2.
Gli impacci del giocatore alla battuta continuano e per sei volte in nove game la soluzione finale passa attraverso i vantaggi. Nella parte centrale della frazione Rublev accorcia la misura dell’affondo e subisce i contrattacchi di Zverev, che acquisisce una discreta fluidità nei colpi. Nel corso del nono gioco il russo esordisce con un errore di dritto ma ritrova il comando con la battuta, arrivando per tre volte alla palla del 5-5. Sascha dimostra ottime qualità di resilienza e spinge il russo alla ricerca della fuga dallo scambio con una palla corta di dritto che si perde nella rete, che vale al tedesco la palla-break.
Un rovescio del numero cinque del seeding oltre la linea di fondo regala il break al tedesco. Zverev serve per il set e incassa uno scatto d’orgoglio del rivale che sale 0-30 con un rovescio incrociato velocissimo. Qui Andrey invia nell’out profondo un rovescio e finisce per subire il ritorno dell’avversario a suon di servizi vincenti. Il primo setpoint è decisivo e Rublev si arrende con uno sventaglio a uscire in corridoio. Il moscovita colpisce il court con la racchetta e allunga la serie di episodi che ne segnalano la fragilità. In poco più di un’ora dodici vincenti per parte ma gli errori non forzati sono ben venti per il russo, a fronte di undici del teutonico.
Secondo set: dominano le battute fino al fatale passaggio a vuoto di Andrey nel settimo gioco
Le velleità del ribattitore vengono spente dalla robusta crescita dei due protagonisti alla battuta: nei primi cinque turni di servizio la prima palla significa punto per chi serve in oltre il 90% dei casi e mai si raggiunge la parità nel game. Lo scambio si fa scheletrico e i giochi molto più veloci. In meno di venti minuti il punteggio dice 3-3 e Andrey alla battuta si porta sul 30-0. Zverev si produce in un passante di dritto lungolinea in corsa che accende la serata e ripopola di fantasmi la testa del tormentato atleta moscovita.
Rublev offre una prima palla-break con una volée bassa di rovescio in rete (bel passantino di rovescio incrociato a una mano di Zverev), ma la cancella con una buona prima. La parità viene rotta da un nuovo passante di dritto del tedesco che inciampa sul net e beffa il russo, che riesce a non esplodere e ritorna a fondocampo per affrontare una seconda palla-break. Questa volta l’esito è negativo, lo sventaglio di dritto è troppo largo e il break è servito. Dopo il cambio di campo Zverev fugge sul 40-0 ma Rublev si ribella con un rovescio incrociato.
Il pubblico urla “Rublev, Rublev” dopo che Andrey annulla anche la seconda palla-match sempre con il backhand, ma un servizio vincente del tedesco chiude la contesa.