dal nostro inviato a Malaga
Al termine del primo singolare un affranto Popyrin si presenta in sala stampa con il morale sotto i tacchi. Conferenza stampa abbastanza breve nella quale sarebbe stata umanamente un’infamia infierire sul malcapitato Alexei.
Alexei Popyrin Conferenza Stampa
M. ARNALDI/A. Popyrin 7-5 2-6 6-4
Squadra Australia – 0
Squadra Italia – 1
D. Alexei, è stata dura. Pensi che sia stata una partita che ti è sfuggita di mano? Credo che nel set finale tu abbia avuto otto palle break.
ALEXEI POPYRIN: Sì, decisamente. Mi sentivo in controllo dal secondo set in poi. Sai, ho avuto palle break praticamente in ogni singolo gioco del terzo set, quindi per me è stato, sì, straziante. Ho lasciato sfuggire la partita e questo, in una finale di Coppa Davis, fa male. Sì.
D. Credo che le statistiche fossero 3 palle break convertite su 16 oggi. Ti passava per la mente, in quel momento, mentre servivi per restare in partita? In particolare su quel dritto che è andato lungo sul 30 pari?
ALEXEI POPYRIN: Sì, il dritto sul 30 pari… lui ha colpito il telaio, la palla ha toccato il nastro della rete e ha fatto un rimbalzo brutto. Ovviamente, in quei momenti sei un po’ nervoso e un po’ teso. Ma penso che nell’ultimo gioco ho sbagliato due dritti, ma questo è il tennis, ma sono le palle break nei giochi di servizio di Arnaldi non trasformate che mi hanno fatto più male di quell’ultimo gioco.
D. Ti sei mai sentito così male come ti senti in questo momento?
ALEXEI POPYRIN: No.
D. Dal lato positivo, sai, sei stato convocato all’ultimo momento. Hai vinto un importante incontro in semifinale. Ci devono essere cose da cui puoi trarre vantaggio. So che non ti senti così in questo momento.
ALEXEI POPYRIN: Sì, sicuramente. L’esperienza di giocare incontri di Coppa Davis, l’esperienza di giocare al massimo livello della Coppa Davis nelle finali. Abbiamo la squadra per poter tornare l’anno prossimo e lottare di nuovo per il titolo. Sai, “Demon” (De Minaur) è là fuori. Non si può mai darlo per sconfitto. E poi i nostri ragazzi del doppio, non puoi escludere che ci arriviamo. Quindi, non è ancora finita. È solo doloroso non essere riuscito a farci partire con il piede giusto. Ma sostengo i ragazzi al 100%. Sostengo Demon. Sostengo i ragazzi affinché possano mostrare di cosa sono fatti l’Australia e il tennis della Coppa Davis.