ATP Brisbane, Nadal: "Anca e piede ok, ma ho bisogno di ritrovare concentrazione". E sul warning...

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ATP Brisbane, Nadal: “Anca e piede ok, ma ho bisogno di ritrovare concentrazione”. E sul warning…

Rafa sulla via del recupero: cercherà altre risposte importanti nel quarto di finale contro Thompson

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Rafael Nadal - ATP Brisbane 2024 (foto: X @BrisbaneTennis)
 

Riecco il solito spirito di Rafa Nadal. La voglia, la grinta con cui lo spagnolo è tornato in campo è da far invidia a molti. Non è una questione di carta d’identità, ma di ardore, di DNA. In conferenza stampa dopo la vittoria al secondo turno dell’ATP di Brisbane contro Jason Kubler si presenta con un sorriso stampato sul volto, segno che neanche lui pensava di stare così bene: “Il mio piano partita era quello di entrare in campo e giocare bene. Penso di aver fatto del mio meglio. E’ stata una partita positiva con i primi cinque game giocati alla perfezione. Sono felice per la vittoria che significa tanto per me. E’ importante che domani torni nuovamente in campo


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In un match agevole contro l’australiano Kubler nell’ottavo di finale dell’ATP 250 di Brisbane , ha avuto comunque dei momenti di difficoltà da affrontare, come quando è andato a servire per il primo set e ha dovuto fronteggiare una palla break. Mentalmente lo spagnolo ha bisogno anche di questi piccoli momenti di difficoltà per ritrovare la retta via: “Onestamente oggi prendo le cose per come arrivano. E’ importante riuscire a superare questo tipo di situazioni perchè si affrontano avversità. Devo esercitarmi su questo, perchè è passato molto tempo senza vivere questi momenti. Sul finire di primo set la palla era molto pesante, difficile da muovere nel modo giusto. In condizioni notturne e di umidità capita spesso che la palla diventi pesante. Con le nuove palle le situazioni cambiano”. 

Ho bisogno di concentrarmi su ogni singolo punto – prosegue l’ex numero 1 al mondo – e ci provo perché non conta il risultato, è qualcosa che devo continuare a fare, imparare di nuovo a giocare ogni singolo punto con concentrazione e con la giusta intensità. Mi sto riallenando alle competizioni e a capire i momenti della gara per sapere quando spingere o quando giocare un po’ più rilassati. Devo riabituarmi a restare concentrato. Naturalmente, vincere aiuta ad avere più fiducia in sè stessi e a trascorrere più ore in campo”.

Poi parla di quanto accaduto durante la pausa il “toilet break” con la violazione dell’orario ravvisata dall’arbitro al suo rientro in campo: “Senza criticare nessuno, perché la prendo come una circostanza divertente, ma ho bisogno di arrivare alla regola proprio perché non so come stanno le cose, se qualcosa cambia. Se non sbaglio, per quanto ne so, la regola è che hai cinque minuti nello spogliatoio. Dopo quei cinque minuti ero fuori dallo spogliatoio. La mia sensazione è che quando hanno chiamato cinque minuti, stavo varcando la porta. Non è successo nulla, ma ho bisogno di capire se la regola è cambiata. Sono convinto di essere stato puntuale

Ma come si è sentito Rafa in campo? “Bene! Quella di oggi è stata una partita più dura dal punto di vista dell’umidità rispetto alla prima giornata. Devo abituarmi a quelle condizioni perché sudavo molto. Dopo il primo set avevo bisogno di cambiarmi praticamente tutto. La cosa positiva è che le prime due partite non sono molto lunghe. Ovviamente ho avuto delle sensazioni dopo la prima partita. E’ passato un anno senza giocare con la tensione di una partita vera, quindi ho sentito un po’ di stanchezza muscolare qua e là. L’anca non mi ha dato nessun fastidio è già è importante per me. Anche il piede non mi fa male e questo mi fa giocare senza pensieri”. 

A Nadal la stampa locale chiede un parere sullo stato di salute del tennis australiano, alla vigilia del prossimo match contro Thompson: “De Minaur è  un giocatore molto vicino alla top 10. Non lo vedo affatto lontano per lottare per cose molto importanti ed è migliorato negli ultimi due anni. Ora è in grado di creare più danni agli avversari di prima. Domani avrò Thompson, un avversario duro da affrontare, uno che sa servire e giocare molto bene da fondo campo. Per me sarà un buon test e spero di giocare un buon tennis. Ogni giorno ho un’avventura nuova da affrontare e gioco giorno dopo giorno senza pensare lontano”. 

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