[1] A. Rublev b. E. Ruusuvuori 6-4 6-4
In poco più di un’ora di gioco, il numero 5 del mondo Andrey Rublev fa suo il 15esimo titolo della carriera sconfiggendo Emil Ruusuvuori in due set. Una bella iniezione di fiducia per il russo, che conquista il 15° titolo della carriera. Sale 3-1 nei precedenti contro Ruusuvuori, giocatore a cui è legato da una bella amicizia, e chiude al meglio una settimana in cui ha dovuto faticare, e non poco, soprattutto per avere la meglio su Arthur Fils ai quarti e sulla sorpresa del torneo, Jerry Shang, in semifinale. In ogni caso, Rublev inizia al meglio la nuova stagione e incassa 250 punti ottimi per puntellare il suo ranking. Sarà di certo uno dei protagonisti dell’Australian Open.
Primo set in controllo per Rublev
Parte un po’ contratto al servizio Ruusuvuori che concede subito due palle break al numero uno del seeding. Complice Rublev troppo frettoloso, il finlandese mette una pezza e tiene il servizio. Da quel momento il giocatore al servizio detta il ritmo del gioco e nessuno dei due riesce a rendersi pericoloso in risposta. In campo si vede il solito Rublev, sempre in spinta da fondo campo. Ruusuvuori dal canto suo è più arretrato come posizione in campo ma riesce a trovare ottimi angoli con entrambi i fondamentali, specie se può colpire dal centro del campo. Il primo strappo dell’incontro lo mette a segno il russo nel corso del settimo gioco: alla seconda palla break del game (la quarta del set), riesce finalmente a convertirla e si avvia a chiudere il primo set, complice qualche errore grossolano dell’avversario. I primi set point arrivano sul 5-3 Rublev e servizio Ruusuvuori ma il finlandese riesce ad annullarli entrambi e lascia la responsabilità al russo di chiudere. Tutt’altro che in sicurezza, il numero 5 del mondo ha bisogno di altri tre set point, di annullare una palla del contro-break e di un game di 12 punti per chiudere definitivamente il primo parziale dopo 45 minuti di gioco.
Secondo set: Ruusuvuori non può nulla, 15esimo titolo per Rublev
Come nel primo set, Ruusuvuori parte bene e tiene i suoi turni di servizio senza concedere occasioni. Dal canto suo Rublev al servizio vola e nei primi tre turni di servizio del set lascia per strada solo un quindici. Il russo riesce spesso a “incastrare” l’avversario su una delle due diagonali e con la potenza e l’intensità dei suoi colpi finisce quasi sempre per prevalere, inducendo il finlandese all’errore. Il settimo gioco sembra un déjà-vu del settimo gioco del set precedente: Ruusuvuori incassa prima una risposta vincente di Rublev e poi sbaglia malamente un rovescio di chiusura da metà campo e si ritrova sotto 0-30. Stavolta però l’esito è diverso e il numero 69 del mondo non concede palla break e mantiene la testa avanti nel punteggio 4-3, ma senza break. Nonostante un buon Ruusuvuori, nel corso del nono gioco, Rublev alza il livello e l’intensità per strappare il servizio a 0 all’avversario: a partire da una buona risposta, usa bene tutti gli angoli del campo e va a servire per conquistare il quindicesimo titolo in carriera. Senza troppi patemi, dopo un’ora e 17 minuti di gioco, Rublev chiude e inizia la stagione con una bella iniezione di fiducia in vista del primo Slam dell’anno.
“È sempre bello iniziare l’anno con un titolo ed è una buona iniezione di fiducia in vista dell’Australian Open. Ora una settimana di allenamenti e poi si inizia col primo Slam. Penso di avere un buon livello di forma fisica e si è visto questa settimana, sono soddisfatto e contento” le parole a caldo di Rublev dopo il successo.