Australian Open: Sinner parte col piede giusto, Van De Zandschulp si arrende in tre set

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Australian Open: Sinner parte col piede giusto, Van De Zandschulp si arrende in tre set

Il favorito numero quattro del torneo supera con sicurezza il primo ostacolo, concedendosi solo un passaggio a vuoto nel terzo set. Secondo turno con De Jong o Cachin

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[4] J. Sinner b. B. Van De Zandschulp 6-4 7-5 6-3

Jannik Sinner non stecca alla “prima” della sua quinta partecipazione all’Australian Open passando il primo turno ai danni dell’olandese Botic Van De Zandschulp con il punteggio di 6-4 7-5 6-3. La prova ha evidenziato una buonissima condizione atletica del nostro portacolori, efficiente nel movimento dei piedi e nella corsa, anche nella terza ora di gioco; per quanto riguarda l’atteggiamento in campo, Sinner non è stato davvero impeccabile con il dritto, soffrendo le variazioni di ritmo del rivale.

L’italiano ha sfoderato la giusta pazienza per evitare che alcune situazioni di punteggio potessero sfuggirgli di mano: ha risposto bene e tolto spesso il tempo al suo emulo, a sua volta gravemente insufficiente con il forehand. Sinner ha concesso solo un break, nel terzo set, peraltro compensato con due break consecutivi; ha servito con intelligenza e manovrato la seconda palla con grande abilità, facendo onore al detto attribuito a John Newcombe “your game is only as good as your second serve” (il tuo gioco vale tanto quanto la tua seconda palla).

Nel complesso buoni segnali dal nostro tennista di punta, che dovrà cercare maggiore continuità nell’azione e soprattutto una migliore incisività nell’affondo: il tempo c’è e il cammino nel tabellone dovrebbe aiutarlo: ora l’attende il vincitore tra un altro olandese, De Jong, e l’argentino Pedro Cachin.

Primo set: break iniziale e il parziale è di Sinner

Il numero 59 del ranking serve per primo e si pone come obbiettivo di non allungare troppo lo scambio per evitare la progressiva crescita del ritmo che l’italiano sa imporre; per fare questo l’olandese cerca sin dal principio il servizio al corpo per non concedere angoli pericolosi. Sinner non trova immediatamente la distanza ideale dalla pallina e cade in alcuni errori con entrambi i fondamentali, ma mostra di poter incontrare bene la battuta del rivale.

Il ventottenne dei Paesi Bassi sbaglia quando sceglie male il momento per forzare: si sente obbligato a spingere per evitare di rimanere soffocato dal forcing di Jannik e perde in precisione. Sinner, inoltre, dopo i primi minuti di rodaggio si muove benissimo: è arrivato all’appuntamento assolutamente in forma e non manca di mostrarlo all’avversario.

Botic si aiuta bene con la prima nel game d’apertura ma sulla seconda palla Sinner gli ruba il tempo in un paio di occasioni e gli trasmette sufficiente timore per l’errore che genera il primo break del match. L’olandese ha subito due chance per recuperare quanto poco prima ceduto giovandosi di due errori con il drive da parte del finalista delle ultime ATP Finals, ma Sinner gioca un servizio vincente e due ace, uno addirittura con la seconda. La battuta di scorta è il colpo in più di Jannik nella frazione: profonda e proposta con diverse gradazioni di kick e differenti angoli.

L’azzurro sale 2-0 e potrebbe togliere il servizio al rivale anche sul 3-1 ma commette alcuni errori che vanificano due palle-break; il favorito numero quattro pare non voler forzare e accontentarsi di difendere il bottino conquistato nei primi istanti del parziale. In 46 minuti chiude 6-4: otto punti su dieci per lui con la seconda palla, dieci vincenti ma anche tredici errori non forzati. Quattro ace all’attivo contro uno solo per BVDZ.

Secondo set: Botic sale con il servizio ma cede nel finale della frazione

Van De Zandschulp parte meglio che non nel set d’apertura e difende il turno di servizio annullando una palla-break: il ragazzo di Wageningen si conforma tennista intelligente e cresce nell’efficacia dei tentativi di variare il ritmo dello scambio. Sinner si vede costretto a colpire qualche volta in più per chiudere e continua a commettere qualche errore di troppo, in special modo con il dritto. Inoltre, il ventiduenne altoatesino non riesce a liberare il drive lungolinea dopo aver spostato il rivale sul fronte sinistro del court.

Proprio il colpo portato dalla parte destra è motivo di cruccio per Sinner, che ogni tanto colpisce con il telaio e fa decollare la pallina ben oltre le linee del campo. L’olandese cresce alla battuta e sale 4-3 senza più far avvicinare il rivale ai vantaggi: per lui ci sono già quattro ace nella frazione quando serve sul 4-4. Con quattro prime palle per lui c’è un game vinto a zero, con la piccola perla di una demi-volée di dritto accarezzata che obbliga Jannik a uno scatto in avanti per un recupero reso vano dalla volée seguente dell’avversario.

Nel momento migliore del suo contendente Sinner mostra di saper soffrire e con pazienza capitalizza le imprecisioni del dritto del rivale per ritrovare la parità a quota cinque. L’atteggiamento attendista porta i suoi frutti e Botic commette il ventiduesimo errore non forzato con il dritto, concedendo improvvisamente due palle-break: sul 30-40 l’italiano attira con sagacia il suo sfidante in avanti e Botic conferma di non gradire il movimento in verticale, colpendo la rete con il rovescio.

Sinner serve dunque sul 6-5 e ritrova l’efficienza della prima palla: dopo un’ora il secondo set è cosa fatta. Nove vincenti e tredici errori per Jann mentre il rivale sbaglia ben venti volte nella frazione. Per chi ha vinto anche un 8/12 nelle discese a rete e un ottimo 73% di punti con la seconda palla.

Terzo set: primo servizio perso da Sinner, che reagisce bene e chiude dopo due ore e mezzo

Van De Zandschulp è subito sull’orlo del burrone: 0-40 e tre palle-break che promettono di essere altrettanti mini-matchpoint. L’olandese ritrova subito la prima palla e cancella tutto; Sinner riprova con la quarta occasione, ma il dritto del rivale funziona nel momento più pericoloso e il break d’apertura sfuma.

Jannik non salta sul treno e accusa il primo vero passaggio a vuoto smarrendo la prima palla e cedendo a zero la battuta. È il primo break subito ma la reazione e pari al rango della quarta testa di serie della manifestazione: tre game consecutivi con due break e solo due punti persi alla risposta. Sinner conferma di avere un ottimo tempo in ricezione e di essere disposto a soffrire quando sul 3-2 si ritrova 0-40 con Botic che si prende il primo punto con un corpo a corpo chiuso con la volée di dritto.

L’italiano si ribella da campione e cala il poker che vale il 4-2. Jannik manca un altro break poco dopo ma l’operazione va a segno nel nono game, che vale il passaggio del turno con il 6-3 finale. “Ho staccato per qualche giorno” – dice Sinner nell’intervista a caldo sul campo – “ho sciato e poi abbiamo cominciato la preparazione. Tutto bene con Cahill, anzi, sta imparando l’italiano (ma Darren fa il segno del pollice verso)”.

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