Australian Open, Sabalenka insaziabile: “Raggiungerò gli stessi risultati su terra rossa ed erba”

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Australian Open, Sabalenka insaziabile: “Raggiungerò gli stessi risultati su terra rossa ed erba”

La tennista bielorussa si conferma campionessa a Melbourne e si regala il secondo Slam: “È la stessa emozione di un anno fa”

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Roland Garros e Wimbledon sono avvisati. Neanche il tempo di godersi il secondo Slam della carriera che Aryna Sabalenka volge il suo sguardo ai successi futuri, speranzosa di essere altrettanto dominante su una superficie che non sia il cemento duro. La tennista bielorussa, campionessa in carica a Melbourne Park, non ha mancato l’appuntamento con la conferma del titolo e si è imposta nettamente in finale contro Qinwen Zheng, fermando la corsa della cinese in due set con il punteggio di 6-3 6-2. In conferenza stampa ha espresso tutta la sua felicità ha parlato delle sue emozioni dopo la vittoria del torneo.

D. Volevo chiederti di alcune clip che abbiamo visto dove tu e il tuo team ballate nel backstage e fate riscaldamento con i palloni.

Sabalenka: Sì, fa tutto parte del nostro divertimento e goderci il momento. Facciamo sempre cose pazze con il mio team (sorride). Non lo so, mi aiuta ad essere concentrata in campo. Sai, perché c’è abbastanza pressione in campo e al di fuori di esso proviamo ad essere semplici, a divertirci, e ci accertiamo che tutti si godano il momento.

D. Congratulazioni. In campo hai menzionato la tua famiglia e speri che qualcuno traduca quello che hai detto per loro. Hai avuto opportunità di parlare dopo con loro? Mentre sei via, ti senti così lontana da casa?

Sabalenka: Sì, mi mancano tanto. Certamente siamo in contatto, a telefono, ma il telefono è diverso rispetto a vederli di persona. Sì, ovviamente, ho parlato con mia mamma e c’è già una discussione in atto per dove deve andare il trofeo. Ad ogni modo, è molto seccata (sorride). Mi sento lontana da loro. Sono molto contenta del fatto che ci siamo visti nella preseason che abbiamo passato a Dubai. Quindi siamo lontani ma non per davvero. Mi mancano tanto. In verità non parlo mai di loro nei miei discorsi da vincitrice. Ma volevo assicurarmi che sapessero di quanto loro significhino per me e che sono la mia più grande motivazione e faccio tutto questo per loro.


D. Hai due titoli Slam ora, tre finali sul cemento duro. Pensi sia dove riesci ad esprimerti al meglio o pensi di poter raggiungere questi risultati anche sulle altre superfici?

Sabalenka: Penso di aver dimostrato l’anno scorso di poter giocare su ogni superficie. Penso che in quelle semifinali fossi super emozionata. Ho perso, ma non ho fatto la mia partita. Ho giocato contro giocatrici incredibili, che hanno giocato ad un livello impressionante, ma sento di essermi emozionata troppo e di aver lasciato andare le semifinali. In definitiva sto continuando a lavorare come ora, penso di essere in grado di fare lo stesso sulla terra rossa e sull’erba. Continuo a lavorare duro e speriamo di raggiungere gli stessi obiettivi sulla terra rossa e sull’erba.

D. Ora sei in grado di parlare della vittoria di due Slam e della felicità che ne hai tratto. Solo l’anno scorso, prima del tuo arrivato qui, tutti si chiedevano se avessi vinto qualsiasi. Ha mai avuto qualche preoccupazione durante i periodi bui di non riuscire vincere o ha sempre avuto la convinzione che ce l’avresti fatta?

Sabalenka: Beh, ovviamente c’è stato un momento in cui non credevo di non vincere. Soprattutto in quel periodo in cui servivo doppi falli e non riuscivo a sistemare il mio servizio. Ci sono stati molti alti e bassi. Ma, sapete, non potevo mollare. Ho pensato che dovessi continuare a fare quello che sto facendo. Devo continuare a lottare per il mio sogno e assicurarmi che se c’è qualcosa, voglio credere che ci sia qualcosa. Che mio padre mi guardi e sia molto orgoglioso di me. Quindi non potevo fermarmi per la mia famiglia. Naturalmente c’è il momento in cui ti senti dire: “Probabilmente non ci riuscirò mai”. Ma devi solo continuare a lavorare sodo e continuare a provare. Alla fine, vedrai se è destino per te o no. Devi solo smettere di pensare negativo, sai.

D. Hai citato tuo padre. Pensi qualche volta di giocare per onorare la sua memoria?

Sabalenka: Come lo Slam dello scorso anno, da quando è successo, è la mia più grande motivazione. È stato tutto per me. Ma ora, ho mia mamma, mia sorella che è qui con me, e penso a loro. Ma sento che è sempre qui con me. Sono molto grata per tutto quello che ha fatto per me, e penso che senza di lui io non sarei qui. Sì (sorride), attualmente gioco per mia mamma, mia sorella e le mie nonne.

D. Dal tuo primo Slam qui a Melbourne lo scorso anno, pensi di essere migliorata sotto l’aspetto mentale e quella vittoria ti ha fatto giocare più libera in un certo modo, o è stato lo stesso?

Sabalenka: Sai cosa? Pensavo che lo scorso anno mi avrebbe aiutato ad essere più libera e di non tenere conto di queste cose, e bla bla bla. Ma non è così. Provi ancora la stessa cosa. Lo vuoi maledettamente e lavori duramente per ottenerlo, devi sempre presentarti, lottare e mostrare il tuo miglior livello di tennis. Prima guardavo tutte quelle campionesse piangere dopo ogni Slam, io ero tipo, andiamo, ci sei riuscita tipo 15 volte. Perché stai ancora piangendo? Ora, non ero ancora arrivata a quel punto, capisco perché piangono ancora. Perché ogni volta, la stessa pressione, le stesse aspettative. Lo vuoi allo stesso modo. È sempre emozionante. È sempre lo stesso (sorride).

Manuel Ventriglia

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