Nadal allontana il rientro: "Non sono pronto per Doha, confido su Indian Wells. L'Arabia Saudita? Ecco come la penso"

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Nadal allontana il rientro: “Non sono pronto per Doha, confido su Indian Wells. L’Arabia Saudita? Ecco come la penso”

Il campione spagnolo parla della sua condizione fisica e del chiacchierato accordo che lo vedrà ambasciatore del tennis in Arabia Saudita

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Rafael Nadal - ATP Brisbane 2024 (foto: X @BrisbaneTennis)
Rafael Nadal - ATP Brisbane 2024 (foto: X @BrisbaneTennis)
 

(aggiornamento in calce)

Torna a parlare Rafael Nadal dopo l’infortunio subito al torneo di Brisbane che gli ha fatto saltare l’Australian Open:  “Nel mio calendario ci sarebbero Doha e Indian Wells, ma per Doha sono un po’ al limite. Deciderò all’ultimo momento”, dice l’ex numero uno al mondo che ha rotto il silenzio parlando ai microfoni del programma spagnolo “El Objective” sul canale La Sexta. Due i temi principali trattati: la programmazione del ritorno in campo e la sua nomina ad ambasciatore della Federazione Tennis dell’Arabia Saudita.

Sul rientro in campo c’è più di qualche dubbio sulla sua partecipazione al torneo di Doha dal 19 al 25 febbraio. Parla di qualche piccolo problema ulteriore avuto nelle ultime settimane: “Ogni infortunio per me, anche se piccolo, è un passo indietro dal punto di vista fisico, tecnico e anche mentale”.

Nadal annuncia la sua partecipazione a Indian Wells: “E’ un torneo a me caro ed è speciale. Conto di esserci al 100%. Nel mio calendario ci sarebbero Doha e Indian Wells, ma per Doha sono un po’ al limite. Deciderò all’ultimo momento. Voglio darmi una possibilità di godermi fino in fondo la stagione sul rosso“. Non vuole rischiare e compromettere la possibilità di essere protagonista sulla superficie preferita.

Il maiorchino ha anche parlato della sua nomina ad ambasciatore della Federazione Tennis dell’Arabia Saudita, rimarcando le potenzialità di quella zona e a chi dice che la sua immagine serva per ripulire quella saudita replica: “Non penso che l’Arabia Saudita abbia bisogno che io ripulisca alcuna immagine. È un Paese che si è aperto al mondo e con un grande potenziale. E’ logico che il mondo vada lì e la sensazione è che tutto si compri con i soldi e che adesso anche Rafa si sia venduto al denaro”. Poi prosegue: “Capisco che la gente la pensi così e ci sono cose che devono essere migliorate. È un Paese molto indietro in tante cose, si è aperto da poco. Se l’Arabia non si evolverà come credo nei prossimi 10-15 anni, ammetterò che mi sbagliavo completamente. Credo che potrà avere la libertà di poter lavorare con i valori in cui credo. Se ciò non accadrà, dirò che ho commesso un errore e che ho sbagliato“.

Aggiornamento ore 20.28: Rafa rinuncia a Doha

Con un post su Twitter, Rafa scioglie le riserve: niente torneo di Doha. Ecco il suo messaggio:

“Mi sarebbe piaciuto moltissimo giocare a Doha, dove gli organizzatori e i fantastici fan del Qatar mi hanno sempre sostenuto enormemente. Purtorppo non sono pronto per competere e non potrò venire a Doha, dove davvero avrei voluto essere e giocare di nuovo dopo quell’indimenticabile vittoria nel 2014. Mi concentrerò sul lavoro per essere pronto per l’esibizione di Las Vegas e il fantastico torneo di Indian Wells.”

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