Fotografo da 50 anni all'ATP Rotterdam. Henk Koster racconta l'impatto Federer. E la bomba mai trovata in Connors-Lendl [ESCLUSIVA]

ATP

Fotografo da 50 anni all’ATP Rotterdam. Henk Koster racconta l’impatto Federer. E la bomba mai trovata in Connors-Lendl [ESCLUSIVA]

Una serie di succosi aneddoti da un veterano della fotografia intervistato da Ubaldo Scanagatta

Pubblicato

il

 

Lo sport è meraviglioso, e per esserlo ha bisogno di essere raccontato, così nacquero i giornalisti. Ma soprattutto necessita di essere visto, sedimentato nell’immaginario popolare, narrato e trasmesso per immagini. Così nacquero i fotografi. Che spesso, senza neanche accorgersene, catturano degli scatti destinati a scolpire la storia e imprimersi nella memoria. Professionisti, a volte maghi dell’obiettivo, come Henk Koster, che da 50 anni segue da vicinissimo l’ATP Rotterdam, il principale torneo d’Olanda. E che chiaramente, avendo girando il mondo il nome del tennis, conosce anche il direttore Ubaldo Scanagatta, che si trova proprio a Rotterdam per questa settimana. Ha avuto quindi l’occasione di farsi raccontare qualche succoso aneddoto da Koster.

Come una simpatica storia su Roger Federer e quanto fosse enorme l’impatto dello svizzero. “Qualche anno fa Roger Federer venne qui“, racconta l’olandese, “e sarebbe potuto diventare n.1 al mondo. Per questo venne a Rotterdam, e divenne n.1 al mondo mercoledì sera. Realizzarono un grosso n.1 figurato e lo misero sul campo. Dopo la partita scattai una foto a Federer che posava sorridente con questo n.1. L’incontro successivo gli agenti di Federer vennero da me e mi chiese se potessero usare quella foto. Risposi di sì…avrei dovuto chiedere un penny per ogni like. Prima che l’incontro finisse la foto era a già a 2000 like, un’ora dopo 20000, la mattina dopo 2 milioni. Questo è l’impatto del più grande giocatore della storia“.

Koster è però una miniera d’oro di storie, ben più lontani del dorato 2018. In un attimo si catapulta nel 1984, ricordando uno storico episodio, per quanto poco piacevole: “Una cosa non molto positiva, ma che mi impressionò molto, è una partita tra Connors e Lendl. Io ero proprio dietro di loro nell’anno della bomba, e l’arbitro venne dicendo ‘dovete andarvene immediatamente, c’è un allarme bomba‘. Io lì dietro trasalii, anche io dovevo andare. Andai con la squadra ricerca bomba ed ero pallido, spaventato. Mentre i giocatori andarono con i vestiti da tennis, senza cambiarsi, all’aeroporto e volarono fino a Londra. Non finirono mai quella partita e si divisero il premio“.

Esperienze in prima persona, direttamente sul campo, impagabili nel bene e nel male. Ma anche storie, per quanto meno gravi, comunque agrodolci riguardanti gli sviluppi che ogni anno ha il torneo e che è difficile captare se non si è ben all’interno. “Abbiamo avuto un torneo“, ricorda Koster, “con tanti cartelloni di fantastici giocatori. E di questi giocatori annunciati nessuno si presentò, e ancora ho i poster. Dovevano venire, ma si cancellarono, come Medvedev quest’anno“. Tra l’altro, oltre che un grande fotografo, chiaramente è un grande amante della propria nazione, dei propri colori. E ogni tanto ci sa anche fare con i pronostici (o semplicemente sa portare bene con gli auguri): “Vinsi un importante premio per il giornalismo fotografico e mi chiesero cosa mi sarebbe piaciuto di più avere. Risposi che avrei voluto che un giocatore olandese vincesse questo torneo. E due anni dopo Krajicek lo vinse, per due volte“.

Dulcis in fundo: Wimbledon 1996, il trionfo di Richard Krajicek, l’estasi del tennis olandese. Non tanto di Koster: “Avevo preparato, il giorno della finale femminile, foto che tutti i giornalisti potessero usare, mi ero preparato al meglio. Tornai a Londra la domenica mattina, e distribuì a tutti le foto che avevo preparato. Mi chiesero di passare dalla mia posizione per andare sul Centrale insieme a Russ Adams, l’americano, per fotografare da dov’era il giudice di sedia. Dall’altro lato passò la streaker Melissa Johnson, e tutti usarono la sua foto invece che la mia. Fu un disastro“.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement