Finisce agli ottavi contro Tommy Paul l’indimenticabile BNP Paribas Open 2024 di Luca Nardi. Una partita giocata comunque bene, in scia, con un primo set che lascia un po’ di amaro in bocca mentre nel secondo è emersa la differenza anche da un punto di vista emotivo e di esperienza. E con molta maturità e freddezza, oltre a una serenità che dimostra quanto soprattutto porti via in termini di felicità e fiducia da questo torneo, Nardi analizza l’incontro e il futuro prossimo nell’intervista post match.
Vanni Gibertini (Ubitennis): “Cosa cambia rispetto a prima del torneo?“
Nardi: “Penso di essere sempre lo stesso di due settimane fa. Magari ora potrò fare un paio di foto in più. Mi hanno detto che in Italia il giorno dopo c’è stato un po’ di movimento, hanno fatto un po’ di interviste, foto ecc. Ma io sono sempre molto tranquillo. Sicuramente dal punto di vista tennistico ho preso fiducia, perché battere Nole comunque sicuramente ti fa capire che sei a un certo livello. Sicuramente lui non ha fatto la sua miglior partita, lo so, però comunque sia un pizzico di fiducia penso la dia, però io resterò uguale a prima“
Gibertini: “Indipendentemente dal discorso dell’esposizione mediatica, parlavo dal punto di vista della programmazione e degli obiettivi che ti poni entro la fine dell’anno. Avevi detto che una delle tue priorità è entrare nei primi 100…andata“
Nardi: “Questo è un obiettivo che sono contento di aver raggiunto. Spero che la mia programmazione possa cambiare un pochino, quindi che possa giocare meno Challenger e più tornei ATP. Credo di essere 95 al mondo, la prossima settimana c’è anche Miami, quindi posso ancora migliorare. Come ho detto cerco di non mettermi troppa pressione addosso e di fare partita per partita, quello che viene viene. Se dovesse succedere, faccio per dire, di non arrivare nei primi 50 non ne faccio un dramma. Lavoriamo per fare il meglio possibile, poi vediamo“
Luca Baldissera (Ubitennis): “Luca, 4-4 il primo set, due erroracci e poi ci si stava credendo tutti, tu stavi in campo molto bene. Lì un po’ è girata“
Nardi: “Il primo ho avuto un po’ di chance, palla break nel secondo e nel quarto game, potevo andargli sopra. Ho preso break un po’ così, mi sembra con un doppio fallo o comunque mettendo poche prime, non è stato un gran game. Poi lui oggi ha servito molto bene quindi facevo fatica nei suoi turni di servizio. Poi nel secondo sono un pochino calato. Peccato perché potevo fare un po’ di più però insomma…fa niente, va bene così“
Baldissera: “Da fuori il livello è quello; è chiaro che la partita può girare da un lato o dall’altro perché sappiamo bene com’è il tennis, però il livello c’è“
Nardi: “Vero, sul livello di scambi, sui colpi penso di essergli alla pari e di poter stare a questo livello. Devo migliorare sul servizio e sulla risposta, che hanno fatto la differenza e dove lui ha seguito molto bene. Sono cose dove devo lavorare sicuramente“
D: “Abbiamo fatto tanti discorsi nei giorni precedenti riguardo questa nuova opportunità che hai avuto, come lucky loser. Eri arrabbiato dopo la sconfitta con Goffin nelle qualificazioni, una settimana dopo hai cambiato completamente registro, magari oggi esci anche con qualche rimpianto da una partita giocata comunque bene contro un top. Questi giorni, da dopo il match contro Djokovic ad oggi, come sei stato?“
Nardi: “Non nascondo che mancavano un po’ di energie oggi. La notte contro Djokovic non ho chiuso occhio, oggi sì, diciamo che sono arrivato un po’ stanco rispetto alla partita contro Djokovic. Non è una scusa, lui è un giocatore fortissimo, ma sicuramente oggi mi mancava un po’ di quella carica, che a un certo livello sono cose che si notano parecchio. Devo fare solo le congratulazioni a Paul, e peccato“
Baldissera: “Qua hai giocato due partite successive nei due stadi più belli della California. Qualcuno dice che il 2 è ancora più bello, tipo catino un po’ più chiuso. A livello emotivo, quando vai via da qui, sei solo e smette di fumarti il telefono, come ci si sente?“
Nardi: “Sicuramente è un’esperienza che mi ricorderò per sempre. Penso che il momento più bello della mia vita è quell’ace sul match point contro Djokovic. E anche sentire lo stadio che urlava il mio nome. Se devo essere sincero come stadio preferisco il campo centrale, sarà che ho vinto, non lo so“
D: “Come avevate preparato la partita di oggi con i due allenatori? E alla fine se ti hanno detto qualcosa in particolare riguardo al torneo o proprio alla partita in sé, dove magari qualcosa è andato bene, qualcosa più da correggere“
Nardi: “Sicuramente cercare di portare lo scambio sul suo dritto, che è il colpo dove magari fa un po’ più di punti ma concede di più. Cosa che ho fatto nel primo set, infatti sbagliava più che nel secondo. Poi sono un pochino calato, ho perso campo e diciamo che lui è riuscito a trovare le contromisure e quindi sono venuto un po’ a mancare nella parte tattica. Non mi ha dato una grossa mano oggi il servizio, che era una cosa che oggi doveva funzionare, perché con uno così che corre molto, che sullo scambio è forte, qualche punto gratis poteva servire, e oggi non c’è stato“