Veroni: un esempio di Made in Italy alla conquista degli USA attraverso il tennis

evidenza

Veroni: un esempio di Made in Italy alla conquista degli USA attraverso il tennis

Continua con grande successo l’impegno del marchio alimentare italiano nel tennis. Ha già legato il suo nome a un ‘500’ e tre Masters 1000, con il progetto di arrivare a quattro nel 2025. Ma l’obiettivo finale rimane Flushing Meadows

Pubblicato

il

Lounge Veroni a Indian Wells 2024 (foto Veroni)
 

In Italia, negli ultimi mesi, in ambito tennistico si è assistito a un massiccio esercizio di salto sul carro del vincitore, dopo il trionfo in Coppa Davis della nazionale azzurra e soprattutto dopo il successo di Sinner all’Australian Open. Il tennis è improvvisamente diventato uno sport “cool” e fortemente appetibile non solo per gli spettatori, ma anche per le aziende che vogliono far conoscere i propri prodotti.

Chi invece non ha dovuto fare alcun salto perché sul carro del tennis ci era salita già da diverso tempo è stata Veroni, l’azienda emiliana leader nella produzione di salumi di qualità, che dal 2022 ha deciso di investire sugli eventi sportivi, a partire dal tennis per far conoscere il proprio marchio soprattutto negli Stati Uniti, paese che per l’azienda rappresenta il primo mercato di riferimento per l’export.

Dopo una prima esperienza al Miami Open 2022, Veroni ha deciso di legare il proprio nome a una serie di eventi tennistici che l’hanno portata ad essere presente, nel corso del 2023, a ben quattro manifestazioni di primo piano: il BNP Paribas Open di Indian Wells, gli Internazionali BNL d’Italia a Roma, il Mubadala Citi DC Open a Washington e il Western&Southern Open (che dal 2024 si chiamerà Cincinnati Open) a Cincinnati.

Nel 2024 Veroni ha confermato il proprio impegno sul circuito professionistico negli stessi eventi, con l’obiettivo nelle prossime due-tre stagioni di essere presenti a tutti i tornei di punta negli Stati Uniti. “A partire dal 2023 abbiamo deciso di consolidare la nostra presenza all’interno di una manifestazione come il BNP Paribas Open a Indian Wells e siamo molto contenti della nostra decisione – ha detto Emanuela Bigi, responsabile marketing per Veroni, durante l’incontro con Ubitennis proprio in occasione del torneo in California –. La West Coast è un’area particolarmente strategica in termini di business: tanti dei nostri clienti si trovano qui; molti di loro, ad esempio, ci vengono a trovarci nei giorni di Indian Wells presenziando alle partite”.

Rispetto allo scorso anno abbiamo potenziato la visibilità in campo, oltre ad aver incrementato il numero dei nostri passaggi pubblicitari su Tennis Channel. Abbiamo confermato la lounge all’interno dell’impianto, nella quale proponiamo esperienze di food tasting ricreando il momento dell’aperitivo italiano che i visitatori possono gustare in ogni momento della giornata”.

L’azienda di Correggio lo scorso giugno è stata acquisita da SugarCreek, gruppo alimentare statunitense che ha sede in Ohio, specializzato nella produzione di bacon con oltre un miliardo di dollari di fatturato annuo, che ha mantenuto la famiglia Veroni al comando, consentendo ampia autonomia gestionale, ivi compresa l’intenzione di intensificare le sinergie con il mondo del tennis.

Veroni Lounge

Anche Veroni ha sentito gli effetti della “Sinner-mania”, soprattutto per quel che riguarda i costi necessari per supportare i loro programmi di partnership a fianco dei più importanti appuntamenti tennistici. “Quest’anno saremo presenti con una lounge più grande a Roma e, complice la spinta data da Sinner e da altri campioni italiani – penso alla recente vittoria di Luca Nardi –, notiamo sempre maggior interesse da parte dei clienti nel voler prendere parte ai match durante il torneo”.  

Dopo aver provato a creare una partnership con un torneo di golf nel 2022, l’attenzione di Veroni si è concentrata esclusivamente sul tennis per il tipo di esperienza che può garantire agli spettatori. “Nel golf è difficile la combinazione l’esperienza nella lounge e l’evento agonistico, che si svolge su una superficie molto estesa e dura molte ore. Nel tennis invece è possibile andare a vedere una partita e poi andare a rilassarsi nella nostra lounge in un connubio che troviamo ideale”, ha spiegato ancora Bigi.

Mantenere una presenza di questo tipo in eventi che possono durare fino a due settimane rappresenta un grande impegno per il team marketing di Veroni, sebbene si avvalga dell’assistenza di partner esterni per l’acquisto degli spazi e per l’allestimento degli stand. “Siamo coinvolti per molti mesi all’anno nel coordinamento di tutte le attività promozionali che devono essere predisposte al meglio e che vengono curate in ogni minimo dettaglio”, continua Emanuela Bigi. “Durante il torneo di Indian Wells siamo in tre ad alternarci tra la California e l’Italia per fare in modo che ci sia sempre una persona interna all’azienda presente al torneo. La distanza con la nostra sede e le nove ore di fuso orario richiedono non pochi sacrifici in termini di tempo e organizzazione, ma la soddisfazione è massima quando vediamo che il nostro lavoro è ripagato dai risultati: lo scorso anno avevamo terminato tutti i prodotti forniti alla manifestazione prima del weekend di finale, quest’anno, nonostante avessimo aumentato lo stock portato qui in California, abbiamo avuto un vero e proprio sold out nelle forniture  già alla fine della prima settimana e abbiamo dovuto effettuare un nuovo approvvigionamento”.

Veroni a Indian Wells 2024

I piani per il 2025 e per gli anni a venire sono ancora più ambiziosi: “Vorremmo essere presenti anche a Miami oltre che a Indian Wells, mantenendo la presenza a Cincinnati, Roma e anche a Washington, torneo più piccolo, ma comunque molto caro ai nostri clienti che viene gestito insieme a un collega del team di Veroni che vive negli Stati Uniti”. Il prossimo novembre inaugureremo una nuova partnership, sponsorizzando un torneo di pickleball a Dallas, proprio per capitalizzare la crescita esponenziale che questa nuova attività sportiva sta riscuotendo negli Stati Uniti (un fenomeno molto simile al boom avuto dal padel in Italia).  Ma l’obiettivo finale rimane quello di arrivare allo US Open.Si tratta di un percorso più complesso – rivela Bigi –, è necessario innanzitutto avere il tipo di profilo internazionale che risponda alle esigenze della USTA (United States Tennis Association). Un obiettivo che possiamo raggiungere pensando a un progetto convincente per la formula degli US Open e che richiederà molto lavoro e capacità di creare sinergie sul lungo periodo. Ci vorranno alcuni anni, ma ci stiamo lavorando”.

Continua a leggere
Commenti
Advertisement

⚠️ Warning, la newsletter di Ubitennis

Iscriviti a WARNING ⚠️

La nostra newsletter, divertente, arriva ogni venerdì ed è scritta con tanta competenza ed ironia. Privacy Policy.

 

Advertisement
Advertisement
Advertisement