WTA Miami, Osaka: “Contro Cocciaretto il mio miglior match da quando sono tornata”

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WTA Miami, Osaka: “Contro Cocciaretto il mio miglior match da quando sono tornata”

“Mi sono mossa bene con i piedi” analizza Osaka riferendosi al suo incontro di primo turno con Elisabetta. “Questo mi ha permesso di giocare il dritto come volessi e credo sia stata la chiave vincente”

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Naomi Osaka – WTA Brisbane 2024 (foto via Twitter @WTA)
 

Le settimane passano e Naomi Osaka sembra salire di livello giorno dopo giorno. Dopo i quarti di finale a Doha e il terzo turno a Indian Wells, la nipponica si presenta al quarto WTA 1000 dell’anno in gran forma, sconfiggendo al primo turno del Miami Open l’azzurra Elisabetta Cocciaretto. La recentissima campionessa a Charleston ha giocato un tennis intelligente a detta della nipponica, ma ha dovuto comunque cedere con il punteggio di 6-3 6-4. Nonostante la scarsissima percentuale di prime in campo (41%), la realizzazione di Osaka con il colpo di inizio gioco è stata altissima e, senza offrire palle break, la nipponica si è guadagnata una sfida tra mamme con l’ucraina Elina Svitolina, 15esima forza del seeding. Di questo e di altro l’ex numero 1 al mondo ne ha parlato in conferenza stampa. Addentriamoci quindi nelle sue dichiarazioni.

D: Quanto sei soddisfatta della tua prestazione in termini di livello? Da fuori era molto buona. Ti sentivi ad esempio come a Doha?

Osaka: “Questa è stata probabilmente la miglior sensazione che ho avuto da quando sono tornata, anche a livello di colpi. Sicuramente è quella più vicina a come voglio sentirmi io in campo andando avanti. Le palle che volevo colpire me le ritrovavo giuste nella racchetta. Quindi sì, sono piuttosto soddisfatta della mia prestazione”.

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“Penso che la mia avversaria (Cocciaretto, ndr) abbia giocato molto intelligentemente quest’oggi, e per me è stato un sollievo perché in questo modo sono riuscita a figurarmi già i colpi che dovevo eseguire. Mi ha dato carica questa cosa. Credo anche che il movimento dei piedi sia stato molto meglio eseguito oggi di tante altre volte. Nel match con Mertens (terzo turno a Indian Wells, ndr) non sentivo di muovermi così bene come ho fatto oggi per giocare i miei dritti, e penso proprio che sia stata questa la chiave dell’incontro odierno”.

D: La tua prossima avversaria sarà Elina Svitolina. Lei è tornata nel circuito da meno di un anno ed è già rientrata in top 20. È un’ispirazione per te per la velocità con cui è riuscita a risalire la classifica dopo essere diventata mamma?

Osaka: “Provo molto rispetto nei suoi confronti e penso sia vicendevole. Non faccio però parte di alcuna chat, se è quello che mi stai chiedendo. In ogni caso, non sarei comunque quella che dà il via a una conversazione (ride, ndr). Però sì, ho realizzato il fatto che ci sono moltissime mamme-tenniste nel circuito e sono molto contenta di questo. Inoltre, credo che mia figlia sia la più piccola di questo gruppo e quindi potrò chiedere sicuramente consigli quando ne avrò bisogno”.

D: Se tu dovessi riflettere sulla difficoltà di riuscire a raggiungere un obiettivo, quali pensi siano le differenze tra il riuscirci la prima volta e le volte a seguire? Qual è più complicato?

Osaka: “Penso sia più difficile arrivare a un obiettivo la prima volta. Non sai se ci puoi riuscire, se nei hai le abilità. Però alla fine ce la fai ed è allo stesso tempo sia una sorpresa, sia un sollievo. Poi se sei consapevole di essere già stata in grado di ottenere un risultato di un certo calibro, possiedi fiducia in te che ti sprona ad arrivarci di nuovo. Allo stesso tempo si può osservare anche dal lato negativo se si pensa a quello che si è raggiunto e al perché sia così arduo riuscirci ancora. Io semplicemente mi sento come se ogni giorno fosse un giorno nuovo, poiché vedo anche molte nuove facce di giocatrici incredibili che fanno cose eccezionali e di conseguenza possono ispirarmi. Quindi sono lieta di poter dire di aver raggiunto determinati traguardi nella mia carriera. Spero solo di riuscire ad agguantare di nuovo questi risultati”.

Sul rapporto con Kei Nishikori

“Non ho ancora visto Kei qua a Miami, ma vi posso assicurare che ogni volta che lo incontro lui mi trasmette emozioni nostalgiche. È stato uno dei primi top player a instaurare una conversazione con me e ricordo che l’anno in cui ho vinto il mio primo US Open (2018, ndr) abbiamo avuto entrambi un gran torneo. Per me è stato come un compagno di avventure: mi piaceva molto disputare tornei dove era presente perché riuscivo a ispirarmici. Allo stesso tempo ciò era molto divertente per i fan giapponesi e adesso che è tornato sono veramente molto contenta per lui. Non vedo l’ora di vederlo in campo”.

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