ATP Miami: Zverev supera Eubanks in due set, ora Khachanov. Marozsan supera l'esame Popyrin

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ATP Miami: Zverev supera Eubanks in due set, ora Khachanov. Marozsan supera l’esame Popyrin

In difficoltà nel primo parziale, Alexander Zverev prende subito un margine di sicurezza nel secondo. Cerundolo impensierisce Khachanov

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Alexander Zverev - United Cup 2023 (X @UnitedCupTennis)
Alexander Zverev - United Cup 2023 (X @UnitedCupTennis)
 

[4] A. Zverev b. [31] C. Eubanks 7-6(4) 6-3

Alexander Zverev soffre in un primo set caratterizzato anche da un paio di interruzioni per pioggia, ma Christopher Eubanks non approfitta del vantaggio di 5-3 e soccombe al tie-break, lasciando poi via libera all’avversario nella seconda partita, riuscendo solo a creargli qualche grattacapo nell’ultimo game. “Nel primo set non mi dava possibilità di essere aggressivo” ha detto Sascha a fine match, “di solito spinge molto ma concede anche diversi errori, invece oggi mi sembrava che non sbagliasse mai”. In realtà, gratuiti ne ha fatti parecchi, lo statunitense n. 32 ATP, soprattutto al momento di servire sul 5-3, game chiuso con un dritto a metà rete e un doppio fallo. Da lì, sette game a uno per Zverev, che tuttavia ha dovuto affrontare da sinistra tre palle del controbreak quando ha servito per chiudere prima di far suo l’incontro.

Primo Set: Zverev è più forte della pioggia, rimpianti per Eubanks

Alexander Zverev vince il sorteggio e decide di ricevere per testare sin da subito Christopher Eubanks al servizio. Lo statunitense, spinto dal pubblico di casa tutto – ovviamente – dalla sua parte, comincia nel migliore dei modi tenendo a zero il proprio turno di battuta. Nei primissimi scampoli di match, in realtà, per entrambi i contendenti c’è grande precisione in questo fondamentale, con il n. 32 del mondo che concede qualche punto in più e che fatica soprattutto quando lo scambio si prolunga.

La prima palla break, un po’ a sorpresa, la concede il teutonico più a causa di errori suoi di dritto che per particolari meriti dell’avversario ma, dopo una breve interruzione di qualche minuto per pioggia, riesce a rimettersi in carreggiata. Il problema, però, si ripresenta due game più tardi, e il nativo di Atlanta, tra un dritto lungolinea e una palla corta deliziosa, piazza il break. Trovatosi a servire per chiudere il set, spinto da un’intera tifoseria, al nordamericano trema il braccio proprio nel momento clou ed è un doppio fallo a causare il contro-break da parte di Sascha. Il n. 5 del ranking ATP sbaglia tanto e permette al suo dirimpettaio di portarsi a due punti dalla conquista del primo parziale, ma ancora una volta si riprende. Al tie-break, che subisce un secondo stop per le condizioni meteo avverse, la spunta Zverev, bravo a trasformare il primo set point a propria disposizione.

Secondo set – Tutto in discesa per Zverev, ma con brivido finale

Sascha riesce a tenere alto il ritmo e Eubanks fatica a stargli dietro, cedendo il turno di battuta anche a causa di un paio di approcci che sarebbero andati forse bene nei primi anni ’70. Zverev conferma con il servizio e sale 3-0 cavalcando un parzialotto di 12 punti a 4. Christopher rimane in scia, per quanto non sembri in grado di invertire l’inerzia. Invece, il pubblico torna a farsi sentire quando inattesa spunta una palla per rientrare in partita, con il tedesco che serve sul 5-3.

La gioca bene, il ventisettenne di Atlanta, aprendosi il campo con un dritto stretto, ma poi stecca l’affondo lungolinea. Ci crede Eubanks, bella smorzata per il vantaggio esterno, subito pareggiato dal servizio. Altro dritto colpito male sulla terza chance e Sascha può andare a prendersi un posto agli ottavi di finale contro Karen Khachanov. 3-2 per il tedesco il bilancio dei confronti diretti, l’ultimo tre anni fa alle Olimpiadi.

[15] K. Khachanov [20] b. F. Cerundolo 6-1 5-7 7-6 (5) (Matteo Beltrami)

Il serbo Karen Khachanov approda agli ottavi di finale del Miami Open dopo una dura battaglia di 2 ore e 47′ contro Francisco Cerundolo. E’ la terza vittoria su altrettante sfide contro l’argentino per la testa di serie numero 15 che proprio a Miami lo scorso anno arrivò in semifinale, sconfitto poi in tre set da Medvedev. Con il successo odierno Khachanov raggiunge per la ventesima volta in carriera un ottavo di finale in un 1000.

PRIMO SET – Dopo un paio di game interlocutori Khachanov ottiene il break nel terzo gioco grazie ad un incisivo turno in riposta. Una stecca di dritto costa il secondo break a un Cerundolo in vistosa difficoltà al servizio (4-1). Il ritmo imposto dal serbo nel primo set costringe l’argentino ad inseguire, portandolo a diversi errori non forzati. Il terzo break coincide anche con la fine del set, conquistato da Khachanov per 6-1 in 33′

SECONDO SET – Cerundolo entra con un atteggiamento diverso nel secondo set riuscendo a giocare alla pari con il suo avversario. La testa di serie numero 20 beneficia soprattutto di buone percentuali al servizio – specie con la seconda palla – che troppo spesso lo avevano tradito nel primo set. Khachanov impassibile continua a giocare la sua partita, forte della combinazione servizio/dritto che ha portato in dote svariati punti (3-2). L’idea dell’argentino è far muovere il più possibile il serbo, in modo da non dargli il tempo di colpire comodamente con il dritto. Sul 5-5 la partita viene interrotta per una dozzina di minuti a seguito di un malore tra gli spalti. Alla ripresa arriva il break di Cerundolo dopo una serie di scambi elaborati e diversi errori evitabili del serbo (5-6). Cerundolo manda tutto al terzo set chiudendo 7-5 in 56′

TERZO SET – L’argentino, sulla scia del set precedente, breakka subito in apertura di terzo il russo. Ma Khachanov reagisce immediatamente, e dopo un intero set in cui non è mai riuscito ad arriva a palla break – il secondo – contro breakka subito Cerundolo (2-1). Entrambi gli interpreti collezionano una sequenza di game in cui fanno la voce grossa al servizio, rendendo difficile all’altro qualsiasi tentativo di break. Nel dodicesimo gioco Khachanov arriva a due match point dopo tre errori precipitosi di Cerundolo, nell’unico passaggio a vuoto del set.

Ciononostante l’argentino ne esce con un pizzico di fortuna consegnando l’epilogo al tie-break. I primi tre punti sono tutti serbi; Khachanov insiste sul lato del rovescio di Cerundolo portandosi sul 5-1. Dopo il cambio campo arriva un parziale di 5 punti a 1 per l’argentino che però non può nulla sull’ultimo match point, mandando lungo l’attacco del serbo. Finisce 6-1 5-7 7-6 (5) per Karen Khachanov, al prossimo turno per lui Alexander Zverev.

F. Marozsan b. A. Popyrin 7-5 6-3 (Giuseppe Di Paola)

Continua il particolare feeling tra Fabian Marozan, numero 57 ATP e i Masters 1000. Il ventiquattrenne magiaro raggiunge gli ottavi di un “1000” per la quarta volta in altrettante apparizioni nel main draw. A dover cedere il passo al tennista ungherese è l’australiano Alexey Popyrin, numero 45 al mondo che esce sconfitto dopo un’ora e trentatré minuti per 7-5 6-3.

Inizio di match da incubo per l’ungherese Fabian Marozsan che, sorpreso dall’aggressività in risposta di Popyrin e autore di diversi errori, cede a zero il servizio. La reazione dell’ungherese è, tuttavia, immediata. Il controbreak matura grazie alla capacità di manovra di Marozsan che manda fuori giri il tennista australiano. Popyrin punta molto sul suo servizio che viaggia oltre i 190 km/h di media, Marozsan si lascia preferire quando si entra nello scambio. Manca però un po’ di cinismo all’ungherese sulle palle break. Stecca, infatti, di dritto nell’occasione capitata nel corso del quarto game, mentre si dimostra poco reattivo in risposta in una delle due chance conquistate nel sesto gioco. Con il passare dei minuti sale però di livello l’australiano che fatica quasi zero sul suo servizio e aggredisce ancora di più in risposta. Marozsan si trova costretto ad annullare una palla break nel settimo game e poi di autorità ne cancella tre consecutive nel decimo gioco. Quando la partita sembrava indirizzata verso il tie-break due risposte vincenti lanciano Marozsan verso il set point. Set chiuso per 7-5 dall’ungherese dopo 51 minuti.

L’inizio di secondo set è interlocutorio con il match che segue l’andamento del servizio sino al quarto gioco. Ancora una volta Marozsan pennella sia di dritto sia di rovescio e mette sotto pressione un falloso Popyrin e piazza il break. L’australiano, infatti, vede il numero dei gratuiti superare ampiamente quota 20. L’australiano avrebbe l’opportunità di rientrare ma al termine di un game durato ben oltre 11 minuti Marozsan si salva e vola sul 4-1. Popyrin sembra sempre sul passo di mollare ma tiene i suoi turni di battuta pur non riuscendo a scalfire a pieno in risposta l’ungherese che al primo match point chiude la contesa.

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