Lorenzo Musetti non vinceva due partite consecutive in un torneo dal 24 settembre scorso, quando vinse nei quarti di finale contro Arthur Rinderknech al Chengdu Open. Da quel momento, le maggiori soddisfazioni dell’azzurro erano arrivate solamente nel doppio, insieme all’amico Sonego, con la finale raggiunta in Qatar.
Dopo sei mesi di più sconfitte che vittorie, Musetti diventa padre di Ludovico e torna a Miami per dimostrare a tutti che lo spettacolo del rovescio a una mano non è morto. Vince due partite consecutive per essere uno dei tre italiani negli ottavi di finale del torneo. Elimina un top 40 e la stella americana Ben Shelton, un giocatore capace di battere i top 10 del ranking ATP. Ed è proprio contro di lui, che l’azzurro riesce a ritrovare il suo magico repertorio fuori dal tempo e di una classe innata. Una versione che mancava da troppo tempo e che, purtroppo, ha dovuto subito fare i conti nei quarti di finale con il numero 2 del mondo, Carlitos Alcaraz. Lo spagnolo non si fa intimorire da quella che viene definita la “rinascita del musettismo” e elimina il toscano con un doppio 6-3.
Non potevamo sperare che dopo 6 mesi di attesa, accadesse il secondo miracolo del mese (dopo la vittoria di Nardi contro Djokovic a Indian Wells) e che Musetti eliminasse il campione uscente del primo torneo del Sunshine Double. Ma come ha detto ai giornalisti presenti a Miami, anche il match contro Alcaraz è stato molto più positivo di quel che sembra: “Ovviamente non era facile. È stata una partita lottata, Carlos ha dovuto sudare e lo score inganna. In alcune situazioni mi sono messo un po’ di fretta e ho fatto delle scelte sbagliate, merito anche del suo gioco e della sua fisicità. È stato un buon match, anche se si può far meglio”, ha detto Musetti secondo quanto riportato da Supertennis.
Sconfitta a parte, Musetti esce da Miami a testa alta e con una grande energia ritrovata: “È stata una settimana positiva e inaspettata. Ero arrivato qui con poche aspettative, speravo solo di poter giocare e poi, si è trasformato nel miglior risultato dell’anno. Sono contento, questo sport mi ha insegnato che le cose possono cambiare da un momento all’altro, ora la speranza è di riuscire a portare questo Lorenzo nei prossimi mesi e nel resto della stagione”.
Prima di iniziare la stagione sulla terra rossa, la superfice preferita di Musetti, l’azzurro tornerà a casa dal figlio Ludovico, che fino ad oggi sembrerebbe avergli dato gli stimoli giusti che stava aspettando: “Il mio primo torneo sulla terra battuta sarà Estoril, poi a Montecarlo avrò una bella cambiale da difendere ma lì mi sento a casa e in passato ho sempre fatto bene. Poi farò Barcellona, Madrid, Roma e lo Slam. Sarà una bella tournée sulla terra battuta ma prima voglio tornare a casa per poi ripartire con motivazione e stimoli nuovi”.