ATP Montecarlo, Musetti: "Esco dal campo sereno dopo aver lottato fino alla fine"

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ATP Montecarlo, Musetti: “Esco dal campo sereno dopo aver lottato fino alla fine”

Su Nole: “Era sicuramente tanto che non vedevo secondo me un Nole così, specialmente sulla terra”. Sul suo gioco sul rosso: “Non mi sento praticamente inferiore a nessuno nello scambio da fondo”

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Lorenzo Musetti - Miami 2024 (foto X @atptour)
 

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Arriva un’altra buona prestazione da parte di Lorenzo Musetti, ma questo non basta per avere la meglio del numero 1 al mondo Novak Djokovic. Il tennista serbo cresce con il passare dei minuti e riesce a conquistare nuovamente i quarti di finale al Rolex Montecarlo Masters. Un successo che sancisce anche la vendetta di quanto accaduto nel 2023 con Musetti che ebbe la meglio in tre set su Djokovic.

Questa volta il serbo porta a casa la vittoria in due set ma la prestazione di Musetti fa ben sperare in vista del proseguo della stagione sul rosso. Della sua prestazione il carrarino ha parlato ai giornalisti italiani presenti in Sala Stampa.

Il Direttore Scanagatta sottolinea come il match sia iniziato a favore del carrarino. Iniziato alla grande nei primi due game, a pochi passi dal doppio break poi la musica è cambiata. Djokovic è cresciuto mentre Musetti ha tenuto un atteggiamento più prudente, correndo meno rischi. “Il punteggio recitava 4-3 a mio favore e 40-0 sul mio servizio e devo dire che giocando un ottimo tennis, mi sono sentito molto bene oggi ma per tutto per tutto il match. Poi sicuramente è stato un episodio un po’ a mio sfavore sul 4-3, dove lui ha preso una riga in risposta e io ho avuto leggermente fretta col dritto. Da quel game lui ha preso ha preso coraggio, ha preso forza.”

Musetti sottolinea come da quel momento il match sia cambiato:  “A me è mancato un po’ il fatto di essere molto brillante, che è quello che ha pagato molto all’inizio del match. Sicuramente poi lui è stato bravo a tirare fuori il meglio di se stesso. Era sicuramente da tanto tempo che non vedevo secondo me un Nole così, specialmente sulla terra, e quindi sono contento perché ho lottato fino all’ultimo punto. Di rimorsi c’è ne sono pochi. Ovvio ci sono state occasioni molto favorevoli. Però fa parte del gioco del tennis. Sono stato bravo anch’io a crearle, non sempre si riesce a concludere. L’importante è continuare a crederci fino alla fine, a lottare fino alla fine come ho fatto oggi.”

Le sensazioni che Musetti si porta con sé, quindi, risultano positive: “Il resumè del match è il seguente: esco dal campo sereno.”

Musetti parla anche di quale è l’aspetto del suo gioco sul quale concentrarsi in questo momento della stagione: “II programma è il classico: Barcellona, Madrid, Roma e Parigi ovviamente. Il lavoro continua come sempre. Gli obiettivi sono molto chiari. Oggi si è evidenziato il fatto che l’essere costante, senza troppi cambi improvvisi, anche dovuti alla fretta, paga. E paga tanto anche con un avversario solidissimo come Nole. Sicuramente su questa superficie, il fatto di avere pazienza, tatticamente parlando, è una cosa che rende molto. Non mi sento praticamente inferiore a nessuno nello scambio da fondo.

Musetti ha chiaro cosa ha influito sull’esito della partita: “È ovvio che oggi ho un pochino calato sulla prima di servizio. Una cosa che lui poi ha sfruttato. La differenza forse è stata anche quella. Lui si è aiutato parecchio col servizio, servendo molto bene. Quindi sicuramente un aspetto su quale stiamo lavorando. Ma quello sul quale dobbiamo lavorare di più è l’aspetto del servizio e della variazione. Lavorare sull’avere una percentuale maggiore, e poi lavorare sicuramente su questo atteggiamento che ha dimostrato di dare i suoi frutti.”

Il Direttore Scanagatta evidenzia come, pur non avendo avuto una percentuale di prime elevate, nelle palle break la prima ha risposto presente cinque volte su sei, chiedendo a Musetti l’eventuale aspetto psicologico legato a queste situazioni: “Nei match precedenti ho chiuso due volte con una prima vincente. Oggi è andata così. È ovvio che anche lui sul 40 pari ha fatto due volte doppio fallo ed è il numero 1 al mondo. La vita e lo sport sono fatti di momenti. è difficile dire o meno le cose che succedono in campo. Sicuramente mi avrebbero aiutato due prime quello lo posso dire certamente, però esco dal campo sereno di aver letto lottato fino alla fine e che questo secondo me ecco il punto. Questo è quello che mi porta a casa per Barcellona, per Madrid e per tutti gli appuntamenti sul rosso.”

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