Wimbledon: Errani e Vinci si prendono la storia "Abbiamo realizzato un sogno, è incredibile quello che abbiamo fatto"

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Wimbledon: Errani e Vinci si prendono la storia “Abbiamo realizzato un sogno, è incredibile quello che abbiamo fatto”

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TENNIS WIMBLEDON CHAMPIONSHIP – Impeccabile prestazione delle azzurre, che travolgono anche Babos e Mladenovic e completano il Career Slam. 61 63 in 56 minuti a Babos e Mladenovic. Le dichiarazioni delle ragazze, tra ricordi del primo doppio, un’amicizia “stellare”, l’incredulità per la grande impresa.  

Sara Errani e Roberta Vinci hanno battuto per 61 63, in 57 minuti, l’ungherese Timea Babos e la francese Kristina Mladenovic nella finale di Wimbledon 2014. Dietro questa asettica affermazione c’è davvero una soddisfazione enorme per un’impresa che verrà ricordata a lungo e che è stata meritatissima da due ragazze, due amiche unite da un’amicizia “stellare” come la definisce Roberta Vinci, che forse hanno finito inconsapevolemente per sacrificare il singolare, ma che nel doppio sono – e senza discussioni – le più forti di tutte. Non è solo il prestigio del torneo più importante del mondo o il 5° slam in carriera o la soddisfazione di aver completato addirittura il Career Slam (solo 5 coppie prima di loro c’erano riuscite) che deve essere sottilineato, ma anche la serena pacatezza – viene da dire il distacco – con cui le due ragazze hanno portato a termine l’impresa. Distacco che ha permesso loro di raggiungere un invidiabile serenità che forse le ha aiutate nel momento più difficile del torneo, quando nel secondo turno si sono trovate a dover annullare addirittura 5 point a due misconosicute gemelle ucraine. Passato quello spavento, Sara Errani e Roberta Vinci sono diventate inavvicinabili. E quando hanno perso un altro set – nei quarti contro le australiane Barty e Dellacqua – si sono avventate sulle avversarie giocando il loro miglior tennis di sempre e laciandole a zero nel parziale decisivo. Tra la semifinale di ieri e la finale di oggi le nostre ragazze hanno lasciate per strada appena 9 games. E se durante la semifinale Sara aveva avuto qualche difficoltà a tenere il servizio, oggi, dopo un primo set in cui solo la Vinci c’era riuscita, anche lei è cresciuta nel secondo, fino a non perderlo più.
Ma l’incontro di oggi, al quale le ragazze sono arrivate tese (a dar retta ad una contentissima Sara che ha detto “io non riesco ancora a crederci, abbiamo fatto il grande Slam – qui si è lasciata un po’ prendere la mano –  non so se vi rendete conto; ci pensavo da stamattina”) nonostante la tensione è stato praticamente perfetto. Babos e Mladenovic tiravano delle terribili botte con la prima ma loro rispondevano sempre e Sara è via via cresciuta anche a rete. Roberta (che al contrario di Sara ha detto “io ho bisogno di tempo, realizzerò a fine carriera quello che abbiamo combinato”) non aveva avuto bisogno di crescere, perché ha giocato magnificamente dal primo all’ultimo punto, anche se pure lei ha confessato che nel momento di servire per il match, la tensione di Wimbledon e del Centre Court si è fatta sentire. Ma dopo essere state raggiunte sul 30 pari – “ho detto a Sara che ero nervosa, e pensavo che non avevo mai perso il servizo sta a vedere che lo perdo proprio ora” – , ci ha pensato un ace a scacciarla.

Poi la gioia, l’abbraccio sul sacro prato del “Centre Court” (“cosa ci siamo dette? e chi se lo ricorda adesso?”), il ricordo del primo match “era una partita di Federation Cup, giocammo a risultato acquisito” di quando decisero che si poteva provare a a fare sul serio “me lo ricordo bene, eravamo a Marbella e perdemmo la finale”.
Incontenibile la gioia finale della bolognese e della più permalosa  tarantina (“io mi arrabbio subito, ci resto male, ammetto che è un mio difetto; a lei passa tutto in fretta”), che mai – dicono – avrebbero pensato di poter fare tutto questo. Anche i numeri sono impressionanti. Le ragazze vantano 8 finali negli ultimi 11 slam giocati nell’arco di due anni e mezzo. Da Melbourne 2012 ad oggi hanno conquistato 5 titoli (Roland Garros e US Open nel 2012, Australian Open 2013 e 2014 e Wimbledon 2014) e giocato altre 3 finali (Australian Open 2012 e Roland Garros 2013 e 2014). In totale è il successo numero 23 nel circuito maggiore.

Sono giorni di festa, e con generosità le due hanno pensato di dividerli con tutti noi: “dedichiamo a tutti questa nostra vittoria; al nostro team, alle nostre famiglie a voi, a tutta l’Italia che immaginiamo facesse il tifo per noi”. Chapeau ragazze, ma sapete come va il mondo. Tra un po’ ci lamenteremo del singolo…

 

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