Rafael Nadal: "Se sarò scelto, sarò onorato di fare il portabandiera"

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Rafael Nadal: “Se sarò scelto, sarò onorato di fare il portabandiera”

Rafa Nadal, che sta rifinendo a Manacor la preparazione in vista della fondamentale stagione sulla terra battuta, ha parlato a Cadena Ser Baleares di Olimpiadi, Monte Carlo e di un Djokovic al momento irraggiungibile

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Da Manacor, dove si sta sottoponendo ad allenamenti massacranti in vista della fondamentale stagione sulla terra battuta, Rafa Nadal ha parlato all’emittente radiofonica Cadena Ser Baleares della possibilità di essere scelto come portabandiera ai prossimi Giochi di Rio de Janeiro. “Non decido io chi sarà il portabandiera, ma sono grato ad Alejandro Blanco per aver pensato a me e per quello che ha detto“. Blanco, che ricopre la carica di Presidente del Comitato Olimpico spagnolo dal 2005, nei giorni scorsi aveva espresso parole d’elogio e conforto nei confronti dell’attuale numero 5 del mondo, definendo “ingiusto” l’atteggiamento dell’opinione pubblica nei suoi confronti. “Ci sono molti sportivi spagnoli che meriterebbero un onore così grande” – ha aggiunto Rafa – “e se non sarò scelto farò comunque di tutto per competere al massimo delle mie possibilità. L’Olimpiade di Londra è stato l’evento che più mi è dispiaciuto saltare nella mia carriera, sono così felice di avere un’altra occasione“.

Nadal ha risposto anche ad alcune domande sullo strepitoso momento di forma di Novak Djokovic, dominatore assoluto di questo inizio di stagione: “Nole sta scavando un solco profondo tra sé e tutti gli altri; sta ottenendo risultati incredibili e non posso che complimentarmi con lui. Vince quasi tutti i tornei cui prende parte e questo significa che ha un grandissimo vantaggio rispetto al resto dei giocatori. Inoltre non ha avuto problemi fisici e quando un atleta così forte è disposto a lavorare duro per migliorare ancora e non ha infortuni è davvero difficile da contrastare“.

Il tennista maiorchino ha infine fatto qualche considerazione riguardo all’imminente stagione sul rosso europeo, mostrandosi fiducioso in vista di Monte Carlo, “un torneo dove ho sempre fatto molto bene, che apre un periodo dell’anno in cui ho ottenuto i miei migliori risultati. L’obiettivo è lo stesso di tutta la mia carriera: giocare bene ogni singola partita e pensare giorno per giorno“. E il Roland Garros? “Troppo lontano, prima ci sono quattro tornei importantissimi che devo giocare al meglio“.

Emmanuel Marian

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